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Presentato il libro “Gli Aquaro di Ottati” di Generoso Conforti e Oscar Zonzi

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Piovono libri anche in estate. È stato presentato a Ottati il libro Gli Aquaro di Ottatidi Generoso Conforti e Oscar Zonzi (Edizioni ARCI Postiglione).

Si tratta di un lavoro di ricerca sulla Famiglia Aquaro di Ottati con il quale gli Autori hanno inteso rendere omaggio alla “Rappresentanza di Ottatesi in America”, presenti nei giorni scorsi in paese per le manifestazioni organizzate per celebrare il “75° anniversario dell’Acquedotto Comunale”, considerato “il più grande evento della storia di Ottati”.

Fu realizzato grazie ad una raccolta fondi organizzata dai sodalizi americani “Nostra Signora del Cardoneto” e della “Società di Mutuo Soccorso” a dimostrazione dell’amore che gli emigrati ottatesi oltreoceano, come tanti emigrati meridionali, non avevano e non hanno dimenticato il paese di origine dal quale hanno ereditato la propria identità. Tutti i quartieri del paese furono dotati di fontanini pubblici all’aperto.

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il libro “Gli Aquaro di Ottati”

La “Società Nostra Signora del Cardoneto” è un’associazione senza scopo di lucro con sede a Williamsburg fondata nel 1888 da fedeli (uomini) della Madonna (quasi tutti presumibilmente originari di Ottati ed emigrati negli Stati Uniti).

Primo presidente fu Biagio Aquaro. Ogni 15 agosto i membri si riunivano per la celebrazione della messa e per un picnic con le loro famiglie. Nel 1939 anche le donne fondarono la loro società (la prima presidente fu Antonia Riccardi).

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Questo l’abstract della Cronaca della cerimonia d’inaugurazione dell’acquedotto comunale di Ottati presentata dal sig. Giuseppe Greco agli appartenenti alla “Società Maria Santissima del Cardoneto”, composta da Ottatesi emigrati e residenti a Brooklyn – New York – Stati Uniti d’America, di cui ne era il segretario: “Il 17 gennaio del 1948 la buona gente di Ottati si era radunata presso il fabbricato (detto: Taverna. ndr), dove il vecchio conduttore della diligenza postale soleva interrompere il viaggio per consegnare la posta per il comune di Ottati e passare la notte assieme ai passeggeri.

Gli Ottatesi di vecchia generazione ricorderanno bene il posto. Guardando la Rupe gli Ottatesi erano radunati avendo alla loro sinistra il maestoso Maschito che troneggia sulla roccia e davanti a loro proseguiva la tortuosa strada per Sant’Angelo a Fasanella.

La folla era stata radunata sulla strada provinciale tra la Taverna e il muro dell’uliveto Don Ettore. Uomini e donne, ricchi e poveri, giovani e vecchi: l’intero paese era lì.

Le autorità locali, civili e religiose, e i tutori della legge erano presenti così come una banda musicale. Un grande evento, il più grande nella storia di Ottati, stava per essere celebrato.

Era una bella giornata. Uno di quei miti giorni invernali che la maggior parte di noi ricordano e il sole si era delicatamente portato verso il golfo di Salerno”. Una targa ricorda l’evento DEL 1948: “Gli Ottatesi d’America donarono perché la purezza di stille disseti le fauci ardenti”.

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il libro “Gli Aquaro di Ottati”

Oltre al valore storico della ricerca il libro è anche un atto d’amore di Generoso Conforti nei confronti del proprio genitore, Donato Conforti, segretario comunale in servizio ad Ottati durante il sindacato del prof. Renato Bamonte, proprio nel periodo in cui fu progettata e realizzata l’importantissima opera pubblica. Per il sindaco in carica, Elio Guadagno, “l’anniversario andava degnamente ricordato.

Ci sono state diverse iniziative e una delle più importanti è proprio la brillante ricerca di Generoso Conforti ed Oscar Zonzi. Hanno saputo recuperare la memoria di un tempo che sembrava perduta e donarci la possibilità di conoscere le vicissitudini della famiglia Aquaro, i cui componenti hanno conseguito, nell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento, posizioni di rilievo sia nell’organizzazione della vita pubblica locale, sia nell’assunzione di cariche governative.

Soprattutto, è stato bello scoprire che malgrado si siano allontananti da Ottati da più di un secolo, nei momenti difficili hanno sempre voluto e saputo tenere saldo il legame con Ottati, fornendo anche un aiuto materiale.

Esiste e resiste un vincolo che lega gli Ottatesi alla loro Patria a prescindere dal luogo in cii effettivamente vivano. Un ringraziamento va agli Autori per avere scritto questo libro che tutti gli Ottatesi, vicini e lontani, dovrebbero leggere”.

Nel libro Generoso Conforti, editore e ricercatore di lungo corso della storia del territorio,ripercorre le varie vicende della Famiglia Aquaro e quelle di altri personaggi che hanno contribuito a scriverne la storia: il Prefetto Pasquale Aquaro; Melchiade Federico Aquaro; Giovanni Aquaro; Giuseppe Eugenio Aquaro, mentre Oscar Zonzi si è occupato della storia di Beniamino e Pasquale Aquaro Deodati.

A completare il volume una ricca appendice fotografica e documentaria della Famiglia Aquaro Deodati negli Stati Uniti ed un meticoloso Albero genealogico della famiglia.

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Situato ad una quota di 529 metri sul livello del mare, Ottati, sorge alle pendici del Monte Panormo (Monte Alburno), che domina la valle del Calore Salernitano.

È una Terra ricca di storia e di tradizioni, le cui radici affondano in epoche lontane.  Dalle notizie riportate da Vincenzo Fasano nelle sue “Memorie”, si apprende che Ottati esisteva nell’anno 1195, e iniziò ad essere abitato per essere un luogo riparato da venti.

Il suo territorio, circondato dalla Rupe, che lo sovrasta e lo protegge dal freddo invernale, e dalla valle di Fasanella, abbonda di boschi di faggio e macchia mediterranea. I suoi territori sono fertili di grano, vino, e ottimo olio.

Ottati ha dato origine a famiglie nobili e celebri, come nel caso dell’illustre Casato Aquaro, e a personaggi famosi, come Pasquale Aquaro, Prefetto di Campobasso, con incarichi governativi anche a Salerno, Nola, Benevento, Grosseto e Torino, e il prof. Federico Ricco, docente di Clinica Medica presso l’Università di Napoli e fon-datore dell’Ospedale “Vittorio Emanuele II” di Nocera Inferiore.

In tema di monumenti storici e artistici meritano una visita la chiesa parrocchiale di San Biagio, con il suo portale in pietra, opera firmata dello scultore Francesco da Sicignano, e la chiesa dell’Annunziata con l’annesso Convento Domenicano, di cui è ancora visibile il magnifico chiostro rinascimentale.  Verso la vicina Vallata del Fasanella, si può visitare il Santuario della Vergine del Cardoneto, con la statua murata della Vergine del Cardoneto, opera del XV secolo.

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