LA STORIA DI VALLO PIU‘ DI FINE D’ANNO, TUTTA DA VEDERE E ASCOLTARE: GUARDA IL VIDEO:

Di Antonio Sica

La storia di Vallo Più di fine d’anno è un pò una favola. Una “fiammata” di energia incredibile, tale da ispirare la realizzazione di una ventina di nuovi brani musicali in una settimana, notte e giorno, senza soluzione di continuità. Un tour de force creativo quasi impossibile, anche per un artista di grande talento ed esperienza: invece è proprio quanto accaduto ad Aldo D’Angiò*, pianista e compositore originario del Vallo di Diano (ma da tanti anni “trapiantato” a Roma), tornando nella “sua” Casalbuono, dalla quale mancava da tempo. “Sono andato nella casa dei miei nonni che sta nel centro del paese -racconta Aldo- dove da piccolo ho trascorso moltissimo tempo, e ho sentito una suggestione incredibile, che si è tradotta in una incontenibile ispirazione creativa. A quel punto ho capito che in questi luoghi, in questo paese, c’era il nucleo fondante non solo delle mie radici, ma anche della mia ispirazione musicale”.

Insomma, quando le radici chiamano è impossibile opporsi: e così Aldo D’Angiò ha deciso che il suo studio di registrazione e composizione, che aveva sempre immaginato a Roma, doveva essere invece realizzato nel Vallo di Diano. Ritornare, dunque, per ripartire verso nuovi lidi creativi: ed infatti in questi giorni, ultimato ormai l’allestimento del nuovo studio “casalbuonese”, Aldo è pronto ad immergersi nella produzione di un album che conterrà diversi brani inediti, molti dei quali composti proprio in quella settimana che ha cambiato la sua prospettiva, restituendogli la consapevolezza che il legame con il Vallo di Diano non può essere spezzato, ma va invece coltivato e approfondito.

La storia di Aldo D’Angiò è una di quelle storie belle da raccontare, ed è anche un segnale di speranza per il 2023. L’ultima puntata di quest’anno di Zona Franca è impreziosita ovviamente anche dalla musica: Aldo dedica a tutti i valdianesi alcuni splendidi brani musicali, suonati appositamente per Vallo Più.

Buon anno a tutti.

*Pianista e compositore originario di Casalbuono, Aldo D’Angiò vive e lavora a Roma. L’ ultimo progetto in ordine di tempo che lo ha visto applaudito protagonista un pò ovunque è stato “Piano Solo”, incentrato sui grandi temi della musica da film, della canzone d’autore italiana ed internazionale e del jazz, riletti al pianoforte in chiave improvvisativa. Un viaggio emotivo attraverso melodie di grande bellezza, da Gershwin a Morricone, da Nyman a Einaudi, da Paoli a Battisti. Una esplorazione artistica che prosegue da anni, con sempre nuovi approdi e nuove ripartenze. L’intento di fondo è però più ampio: dare voce in maniera essenziale al bisogno di rimettere al centro del sentire e del comunicare la bellezza, la poesia, la creatività artistica. E valorizzare forme di relazione umana come l’attenzione, l’ascolto, il dialogo e la ricerca. Per favorire un’autentica costruzione dialettica di senso condiviso, che cioè possa semplicemente fare stare bene insieme.