Search

A Polla la festa di San Sebastiano, protettore della Polizia Locale. Il Vescovo De Luca presiede la Celebrazione Eucaristica

Di Giuseppe Geppino D’Amico

È stata celebrata nella chiesa del Santuario Francescano di Sant’Antonio la festività di San Sebastiano Martire, patrono dei Vigili Urbani. All’iniziativa, organizzata dall’Assessore alla Sicurezza del Comune di Polla, Vincenzo Giuliano, erano presenti rappresentanti della Polizia locale di Polla e dei comuni di Sala Consilina, Teggiano, Sant’Arsenio e Caggiano. Presenti anche i sindaci di Polla, Massimo Loviso, e di Sala Consilina, Francesco Cavallone, gli assessori Vincenzo Giuliano, Federica Mignoli e Giuseppe Curcio ed il comandante della locale Stazione Carabinieri, Fabio D’Agostino. La solenne celebrazione eucaristica è stata presieduta dal Vescovo della Diocesi di Teggiano, P. Antonio De Luca, assistito da P. Emilio, P. Ippolito, P. Enzo, fra Marco, don Luigi Terranova e don Franco Maltempo.

Nato a Narbone (Francia) nel 256, San Sebastiano  è stato un militare romano, martire per aver sostenuto la fede cristiana. È venerato come santo sia dalla Chiesa cattolica che dalla Chiesa Cristiana Ortodossa. Divenuto alto ufficiale dell’esercito imperiale, fece presto carriera e divenne tribuno della prestigiosa prima corte pretoria, di stanza a Roma per la difesa dell’imperatore. In questo contesto, forte del suo ruolo, poté sostenere i cristiani incarcerati, provvedere alla sepoltura dei martiri e diffondere il cristianesimo tra i funzionari e i militari di corte. Quando Diocleziano, notoriamente ostile al cattolicesimo, scoprì che Sebastiano era cristiano, lo condannò a morte. Fu legato ad un palo in un sito del colle Palatino, denudato, e trafitto da numerose frecce in ogni parte del corpo. I soldati, al vederlo morente e perforato dai dardi, lo credettero morto e lo abbandonarono. Ma non lo era, e santa Irene di Roma, che andò a recuperarne il corpo per dargli sepoltura, resosi conto che Sebastiano era ancora vivo, lo trasportò nella sua dimora sul Palatino e prese a curarlo dalle molte ferite. Sebastiano, prodigiosamente guarito, nonostante i suoi amici gli consigliassero di lasciare la città, decise di proclamare la sua fede al cospetto dell’imperatore che gli aveva inflitto il supplizio. Raggiunse Diocleziano che presiedeva alle funzioni nel tempio eretto da Eliogabalo, in onore del Sole Invitto, poi dedicato a Ercole, e lo rimproverò per le persecuzioni contro i cristiani. Sorpreso alla vista del suo soldato ancora vivo, Diocleziano diede ordine che Sebastiano fosse flagellato a morte. La condanna eseguita nell’ippodromo del Palatino e il suo corpo fu gettato nella Cloaca Maxima. Nella corsa verso il Tevere il corpo si impigliò nei pressi della chiesa di San Giorgio al Velabro, fu raccolto dalla matrona Lucina che lo trasportò sino alle catacombe sulla via Appia dove fu seppellito. Correva l’anno 288.

Nel corso dell’omelia Mons. Antonio De Luca ha ricordato la vicenda di San Sebastiano, “ucciso per avere rifiutato la corruzione” ed ha poi affrontato un tema particolarmente caro alla Chiesa: il rispetto delle regole che troppo spesso vengono stravolte in virtù del falso principio “faccio quello che voglio”. Non è così “perché c’è il rischio di trasformare la libertà in arbitrio. Il mancato sviluppo del Sud è da attribuirsi anche al mancato rispetto delle regole fondamentali. C’è una notevole confusione antropologica: se abbiamo dei valori non dobbiamo stancarci di rispettarli”. Non è mancato un accenno alle problematiche ambientali, altro tema importante per la Chiesa. Rivolgendosi agli agenti presenti ha affermato: “È necessario rispettare l’ambiente perché la crisi non è lontana da noi per cui dobbiamo difenderlo per i nostri nipoti. È il compito nostro e vostro”.   

Il sindaco di Polla, Massimo Loviso, dopo avere ringraziato il Vescovo e i frati ha affermato che “l’attività della Polizia locale si estrinseca in diversi modi e ne abbiamo avuto dimostrazione proprio negli ultimi giorni in occasione dell’alluvione che non ha risparmiato nessun paese del Vallo di Diano. Anche in questa occasione la Polizia locale è stata notevolmente impegnata e si è dimostrata all’altezza del compito” per poi ricordare che la Polizia locale svolge un ruolo importante per creare unità nella comunità”.

L’ultimo intervento è stato quello del comandante della Polizia locale di Polla,  Andrea Santoro, il quale, dopo avere ringraziato i colleghi provenienti dagli altri centri del Vallo di Diano, ed avere evidenziato l’importanza del lavoro che a Polla viene svolto in sinergia con i Carabinieri, ha sostenuto che “oltre a rappresentare un momento religioso e una giornata di festa per gli operatori di Polizia Locale, la celebrazione di San Sebastiano è anche l’occasione per sottolineare l’importante ruolo che la Polizia Locale riveste per la comunità cittadina. Infatti, oltre ai compiti tradizionali e più conosciuti, la Polizia Locale ha assunto nel tempo ruoli in vari settori con un impegno quotidiano e ad ampio raggio finalizzato alla tutela della popolazione. Ne è esempio l’attività degli ultimi giorni legata al maltempo che ha visto impegnati i Vigili Urbani di tutti i comuni del Vallo di Diano. Non va dimenticato che la Polizia Locale è tra le Istituzioni più vicine alla popolazione. Ricordando la modalità con la quale fu ucciso San Sebastiano (trafitto con numerose frecce) il comandante Santoro ha invitato tutti gli operatori della Polizia locale a non reagire quando si è colpiti da qualche “frecciatina”, magari da chi si è visto notificare una contravvenzione. Il nostro è un lavoro che va svolto con passione e dobbiamo onorarlo al meglio”.

Condividi l'articolo:
Write a response

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close
Magazine quotidiano online
Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
Close