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Tribunale di Sala Consilina, la “fumata nera” non c’è. Dalla Commissione Speciale con i Parlamentari importanti novità sulla Circoscrizione

Di Antonio Sica

Nessuna “fumata nera” per l’ex Tribunale di Sala Consilina: è questa l’opinione condivisa dei parlamentari Salernitani che hanno preso parte alla riunione della Commissione Speciale e temporanea per la riapertura del Foro di Giustizia del Vallo di Diano, svoltasi venerdì scorso presso l’aula consiliare del comune salese.

La Commissione si è riunita in seduta pubblica, proprio per consentire la massima divulgazione delle attività in corso e dello stato dei fatti, in un momento molto delicato nel quale c’è necessità della massima collaborazione da parte di tutti per non compromettere l’obiettivo auspicato.

Da questo punto di vista sia il Senatore Antonio Iannone di Fratelli D’Italia, sia gli onorevoli Piero De Luca del Partito Democratico e Antonio D’Alessio di Azione hanno confermato la loro disponibilità a portare avanti le istanze territoriali per il ripristino del Tribunale di Sala Consilina, convenendo sul fatto che non c’è stata nessuna chiusura preventiva da parte del Ministro Nordio in merito. Opinione condivisa da tutti i presenti, tra i quali anche il Consigliere Regionale Corrado Matera.

Di certo c’è (ed è agli atti) l’opinione ribadita più volte dal Ministro Nordio, secondo il quale la Riforma della Geografia Giudiziaria non ha prodotto gli effetti sperati, sia nel contenimento della spesa che nella maggiore efficienza. E anche la sua apertura al ripristino di alcuni dei Tribunali soppressi, nell’ottica della Giustizia di Prossimità. Quali saranno questi Tribunali è davvero prematuro ipotizzarlo, ma di certo Sala Consilina in questa ottica è pienamente in gioco. Anche perché oltre all’iter Governativo, c’è anche un iter Parlamentare in corso: nove regioni -tra le quali la Regione Campania- hanno chiesto infatti al Parlamento di riaprire alcuni tribunali soppressi. Tra questi c’è ovviamente quello di Sala Consilina, per il quale la Regione Campania -attraverso la proposta di legge voluta da Corrado Matera e approvata all’unanimità- si è anche impegnata a farsi carico delle spese di gestione. La Commissione Giustizia del Senato ha “incardinato” le varie proposte di legge presentate dalle Regioni, raggruppandole tutte insieme e avviando i lavori e le audizioni del tavolo tecnico incaricato di redigere un unico provvedimento, che poi sarà sottoposto all’approvazione.

Tutti i lavori sono ancora in corso. Ecco perché era importante coinvolgere direttamente i Parlamentari salernitani. Non a caso, alla loro presenza e proprio per rafforzare le chance di riapertura dell’ex Tribunale, nel corso della riunione della Commissione è emerso un importante elemento nuovo: si sta lavorando per ampliare quella che potrebbe essere la nuova circoscrizione di competenza del Tribunale. A confermarlo è lo stesso sindaco di Sala Consilina, Francesco Cavallone: “Negli ultimi mesi non siamo rimasti inattivi in attesa e in balia degli eventi –sottolinea Cavallone– ma insieme al Consigliere Regionale Corrado Matera abbiamo individuato un percorso da seguire in base alle direttive governative. Si è capito che bisognava ampliare la circoscrizione del Tribunale di Sala Consilina, sia dal punto di vista della popolazione residente nell’ambito di competenza, sia dal punto di vista dell’estensione geografica. Stiamo lavorando in questa direzione facendo un lavoro molto meticoloso, e l’obiettivo è quello di comprendere una ventina di comuni e una quota pari o superiore a 130mila residenti.  Abbiamo definito il deliberato inviandolo ai sindaci contattati, e speriamo di avere le delibere di adesione dei Consigli Comunali nei prossimi dieci giorni. Molti dei comuni contattati ci hanno già confermato la loro disponibilità”.

Insomma, c’è consapevolezza che la battaglia per la riapertura del Tribunale di Sala Consilina è complessa e difficile, ma è pienamente in corso e questa volta sembra davvero che non si voglia lasciare nulla di intentato. Soprattutto è importante che la politica sia concreta e costruttiva: lo scetticismo della gente nei confronti della riapertura del Foro di Giustizia del Vallo di Diano deriva proprio dallo spettacolo indecoroso che la maggior parte di quella stessa politica ha messo in scena negli ultimi 10 anni. Nessuno è così ottuso da non capire cosa è stato perso con la chiusura del Tribunale, ma non interessano più a nessuno, ormai, gli attacchi per accollarsi reciprocamente responsabilità passate, o le fughe in avanti per attribuirsi meriti inesistenti. Sarà la storia a giudicare chi ha fatto cosa, e come l’ha fatta.

Da questo punto di vista chi ha assistito alla riunione della Commissione Speciale di venerdì scorso ha riscontrato da parte di tutti i presenti -nonostante ovviamente gli inevitabili distinguo che caratterizzano posizioni politiche e personali diverse- un clima positivo e trasversale, e la comune volontà di dare il proprio contributo per provare a riparare la gravissima ingiustizia subita da tutto un territorio. Speriamo che questo spirito costruttivo perduri.

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