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Auletta, sipario e applausi per “Bianco Tanagro”. Consegnato il “Carciofo D’Oro” a Franco Arminio (VIDEO)

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Cala il sipario sulla XII edizione di “Bianco Tanagro”, Festival del Carciofo Bianco organizzato dalla Pro Loco di Auletta. Momento clou dell’ultima giornata la prevista consegna del “Carciofo d’Oro” (giunto alla nona edizione) al poeta paesologo Franco Arminio. Presenti all’incontro, coordinato con la consueta professionalità dalla giornalista enogastronomica Antonella Petitti, il presidente della Pro Loco, Giuseppe Lupo, il sindaco Pietro Pessolano, la presidente della Fondazione Mida, Maria Rosaria Carfagna, e il Direttore della Fondazione Monte Pruno, Antonio Mastrandrea, in rappresentanza del presidente Michele Albanese. A tutti gli intervenuti la Pro Loco ha fatto dono un omaggio personalizzato. Il Premio si inserisce nella piena valorizzazione dei piccoli paesi attraverso la tradizione, la storia ed i prodotti tipici che rappresentano economia e futuro per il territorio.

Questa la motivazione del prestigioso riconoscimento conferito a Franco Arminio: “Per la sua voce delicata e meticolosa, per la sua straordinaria capacità di celebrare i nostri paesi con le loro anime erranti e le lunghe radici silenziose. Per essere diventato un ambasciatore indiscusso della vita vera e delle sue più piccole espressioni. Per aver dato voce e parole a chi non ce l’ha, riflessioni a chi non si sofferma”.

Aprendo i lavori Antonella Petitti ha evidenziato la crescita di Auletta grazie a Bianco Tanagro: “in queste dodici edizioni sono nati tanti progetti collaterali ed altri ancora ne verranno in futuro”. Ha poi recitato alcune poesie di Franco Arminio particolarmente gradite e applaudite dai presenti così come non sono mancati applausi al maestro Giuseppe Romano per i suoi intermezzi musicali con l’arpa.

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Giuseppe Lupo dopo avere ricordato che il premio è riservato a personalità che si occupano del territorio promuovendolo (lo scorso anno il riconoscimento è stato assegnato al giornalista lucano di Linea Verde RAI, Giuseppe Calabrese) ha affermato che “il carciofo bianco porta benefici non solo ad Auletta ed agli altri comuni in cui viene coltivato ma all’intero territorio.  Lo dimostrano le presenze di prodotti di altri paesi. È importante che alla coltivazione del carciofo si dedichino molti giovani”.

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Sull’importanza della manifestazione ha insistito il sindaco Pietro Pessolano: “il Festival è portatore di cultura e di valori importanti” ed ha espresso “particolare soddisfazione per come sono andate le cose. Anche quest’anno il pregiato ortaggio ha richiamato ogni sera miglia di persone provenienti da ogni parte della Campania e delle regioni vicine”. Di economia fondata sul turismo ha parlato Maria Rosaria Carfagna sostenendo che “le Grotte e il Museo del suolo possono contribuire alla crescita del territorio”.

Un invito ai giovani “a credere in questa terra” è venuto anche da Antonio Mastrandrea. Dopo avere ricordato che per promuovere i territori meno conosciuti la Banca Monte Pruno ha commissionato un docufilm che sarà presentato a Roma il 3 luglio prossimo, Mastrandrea ha aggiunto: “La partecipazione della Banca Monte Pruno rientra nel grande impegno dell’istituto di credito cooperativo nel promuovere le comunità di riferimento, le eccellenze locali e l’economia territoriale per generare valore condiviso e diffuso grazie ai tanti partner che, con straordinario impegno e passione, danno vita ad appuntamenti di qualità ed importanti”.

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Spopolamento, solitudine, gratitudine e turismo sono stati gli argomenti trattati da Franco Arminio (V. intervista audio-video). Rispondendo alle domande di Antonella Petitti il poeta irpino ha affermato: “Nei piccoli paesi abbiamo delle piccole luci che spesso si spengono per cui dobbiamo esprimere gratitudine a chi lavora (contadini in primis) ed è bello che oggi siamo qui non davanti ma dietro al carciofo, emblema di un viaggio che mette insieme il passato e il futuro”. Per quanto riguarda lo spopolamento Arminio ha affermato che “il problema non riguarda solo il Sud ma l’Italia intera. Alcuni esempi: i cittadini di Rofrano hanno un’età media di 56 anni; Orta di Atella 35 anni. San Giorgio a Cremano ha una popolazione di 12.000 abitanti per Kmq; Valle dell’Angelo 6 abitanti per Kmq. La situazione è drammatica perché mentre in passato i nostri emigranti tornavano nei paesi di origine, oggi emigra la parte più colta per una emigrazione senza ritorno. L’Italia soffre di miopia programmatica. Guardiamo alla Regione Campania: non riesce a veicolare verso altri territori le migliaia di turisti che quotidianamente sbarcano a Napoli. Certo, Capri è bellissima ma non mancano altre località che meritano attenzione”. Sul futuro Franco Arminio non ha dubbi: “Il futuro è nei paesi che sono una riserva di comunità ed una speranza per il futuro. Il mondo soffre di solitudine, un male collettivo per cui c’è bisogno dei paesi. Salvare i paesi significa salvare l’umanità e per farlo occorre un nuovo modello di umanesimo”.

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Al termine dell’incontro la consegna del premio insieme al volume “A tavola col Guerriero, La storia, le caratteristiche e le ricette del carciofo bianco”, curato da Antonella Petitti. Auletta assieme a Caggiano, Pertosa, Salvitelle rappresenta la storica area di produzione del carciofo bianco che ogni anno, grazie all’attività della Pro Loco, viene promosso nel Festival del Carciofo Bianco con “tabernae” gastronomiche, salotti culinari, cooking show, itinerari, musica popolare ed incontri culturali. L’ottima organizzazione è alla base di tutto, e così, alle taberne parlanti collocate lungo il corso principale del paese, oltre alla possibilità di degustare il Carciofo Bianco scegliendo tra ben venti ricette a base di carciofo, è stato possibile assistere a spettacoli di vario genere: burattini, concerti di musica folk, mostra mercato di artigianato e prodotti agricoli, cabaret, sfilata di macchine d’epoca e scooter Vespa.

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