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“Viaggio nel tempo col Tanagro” domenica a Polla: con Vitantonio Capozzi il racconto di “un fiume difficile”

Continuano a Polla gli incontri della terza edizione della Rassegna Culturale “Incontri in Biblioteca”, organizzata dal Comune con la collaborazione della locale Pro Loco, del Forum dei Giovani e delle associazioni Voltapagina e Sant’Antuniello che sono tra i sottoscrittori del Patto locale per la Lettura e del Progetto Città che legge. Il prossimo appuntamento è previsto per domenica 25 Giugno (ore 19,00 presso la biblioteca del Santuario di Sant’Antonio), con la presentazione del saggio monografico di Vitantonio Capozzi “Viaggio nel tempo col Tanagro”. Discuteranno con l’autore Alfonsina Medici e Geppino D’Amico.

Con le sue ricerche l’Autore analizza le vicende del Tanagro, “un fiume difficile”, e propone alcuni avvenimenti del principale corso d’acqua del Vallo di Diano. Dopo avere delineato nel precedente saggio, “Identità e Territorio”, l’epopea degli antichi popoli che scegliendo come seconda patria la nostra penisola contribuirono a formare la nostra identità, in questo secondo lavoro Vitantonio Capozzi focalizza la sua attenzione su un elemento paesaggistico tra i più connotativi del nostro comprensorio, il fiume Tanagro.  

“Il nostro Tanagro, -scrive Alfonsina Medici nella introduzione- che è quanto rimane dell’antico lago pleistocenico che colmava tutta la vallata, compendia in sé le due tipologie fluviali. Gli abitanti della zona hanno intessuto col fiume un legame di profonda gratitudine per il sostentamento offerto al territorio e per essere stato una barriera di protezione contro invasori e predoni. Purtroppo, però, non sono mancati continui momenti di conflittualità durante i quali gli abitanti hanno dovuto difendersi dalle pericolose inondazioni del periodo invernale che, tuttora, se pure in misura minore si verificano”.

Non a caso, nella nota introduttiva lo stesso autore scrive: “In questa ampia vallata il fiume è stato il vero protagonista di una storia molto antica e faticosa, in cui l’uomo è riuscito a controllare e a dominare le forze della natura, costruendo la pianura come un altopiano diluviale. Sin dai tempi remoti l’uomo ha tentato di modellare il proprio territorio e il proprio habitat attraverso interventi di bonifica degli stessi, con metodologia e mezzi che nel tempo sono andati via via modificandosi”. Esiste e resiste, quindi, il problema della bonifica, discusso e affrontato da secoli ma senza arrivare ad una soluzione ottimale.

Eppure si tratta di un problema atavico per il Vallo di Diano: ci hanno provato in tanti, a partire dai Romani, ma almeno finora il problema non è stato definitivamente risolto e il Tanagro continua ad essere “un fiume difficile”.

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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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