Search

Il Vallo di Diano che resiste, l’esempio di Enzo ed Enza: “Dispensa Casa Amaro Teggiano non tradisce sè stessa”

di Antonio Sica

Dopo tre anni infausti -tra pandemia e guerra- è ancora possibile resistere nel Vallo di Diano portando avanti una attività un po’ “di nicchia”, caratterizzata da un’idea di base più sofisticata rispetto alla media, e da una “identità” molto forte? Ebbene la risposta è SI, almeno per quello che riguarda la Dispensa Casa Amaro Teggiano. Siamo tornati nella sempre splendida Piazza San Cono a trovare Enzo Sorbo e Vincenza Carmen Tropiano, amici che nel corso di questi anni abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare per la passione che guida le loro attività, e per quello che sono riusciti a creare. Ad accoglierci la calda e accogliente atmosfera che si respira in Dispensa, in particolare in questo periodo dell’anno, nel quale ogni centimetro di spazio diventa vetrina di straordinari prodotti tipici locali.

GUARDA IL VIDEO CON L’INTERVISTA A ENZO ED ENZA:

Che Natale è? Quest’anno si respira una atmosfera diversa rispetto ai precedenti?

ENZA – Ognuno di noi vive questo Natale con più apprensione, per le situazioni globali che, come sappiamo, ci coinvolgono e non lasciano nessuno illeso. Quindi ci sentiamo pieni di speranza, ma nello stesso tempo consapevoli che dobbiamo essere attenti, cauti. Mi auguro è che ognuno di noi possa vedere il futuro in maniera serena: quest’anno la cosa migliore che possiamo augurarci è un po’ di tranquillità.

Uno su mille ce la fa: è un po’ il leitmotiv di questo periodo, nel quale tante attività alzano bandiera bianca. Ovviamente c’è chi resiste, e tra questi ci siete voi. Qual è il segreto di Dispensa Casa Amaro Teggiano?

ENZO – Siamo al nostro quarto anno di vita, è il nostro quarto Natale. Abbiamo superato due stagioni molto tristi di Covid e -facendo corna- stiamo superando anche questo terzo periodo avverso, caratterizzato dal caro energia. È difficile per tutti, però cerchiamo di resistere. La cosa che ci fa piacere è che stiamo resistendo mantenendo la nostra “idea” di lavoro, non improvvisando altro. Siamo nati come “enoteca e gastronomia”, e così vogliamo rimanere. Ci interessa solo la qualità, e quando qualcuno viene da noi deve stare bene. D’estate trascorrendo una serata particolarmente suggestiva in una atmosfera rilassante, e d’inverno -quando non facciamo gli apericena- deve avere la possibilità di trovare in Dispensa prodotti che non trova altrove. Infatti, la nostra passione è anche quella di andare in giro tra Campania, Basilicata e Calabria a cercare tutte le chicche possibili e immaginabili in circolazione in quel determinato momento.

ENZA – A dicembre ci sentiamo tutti avvolti da un’atmosfera “di amore” unica, che ci porta a regalare, a donare. Il dono non è un dovere, dev’essere sempre un piacere. Da noi in Dispensa ci sono pensieri che magari, trovandoci anche in un Natale economicamente molto particolare, partono da 5 euro per poi raggiungere le cifre che più si desiderano. Quello che sempre diciamo a tutti è «piccoli prezzi ma grande qualità». Grandi prodotti con pensieri sempre legati ad un unico e importante progetto che si chiama Territorio, che si chiama Vallo di Diano. A noi piace questo.

Dal vostro punto di vista a che punto è questo famigerato “turismo” sul quale dovrebbe basarsi lo sviluppo del Vallo di Diano?

ENZO – Si dovrebbe cominciare a parlare più approfonditamente di «turismo». Secondo noi la parola turismo a volte è un po’ azzardata qui nel Vallo di Diano. Per esempio, ci sarebbe da prendere spunto da chi lo fa meglio di noi, andando magari a visitare il centro Italia, che offre tante belle cose da vedere ma anche tante belle iniziative. Alcune si potrebbero imitare qui nel Vallo di Diano. Si potrebbe imparare molto sulle atmosfere, sulle tipologie di locali, sugli eventi. C’è ancora tanto da lavorare, sul turismo. Anche da parte nostra, ovviamente, e per questo appena possiamo cerchiamo di uscire dalla nostra area di riferimento e confrontarci con altre realtà. Anche noi ovviamente commettiamo i nostri errori però, nel nostro piccolo, cerchiamo di trarne insegnamento per migliorarci.

Visitare la Dispensa di Casa Amaro Teggiano è diventato ormai un appuntamento fisso per chi vuole regalarsi e regalare qualcosa di veramente molto caratteristico

ENZA – Ogni prodotto ha una storia, e a noi piace prima di tutto conoscerla e poi raccontarla. Per fare un esempio, quest’anno abbiamo trovato un piacevolissimo prodotto natalizio che si mangia nel periodo che va dall’Immacolata in poi, e ricorda addirittura l’abbondanza nel periodo etrusco. Si chiama «Folloviello», ed è un involtino simbolo di serenità, amore e abbondanza, ed infatti è ricco di uvetta cotta nel vino e di fichi. Una delizia da condivisione. Soltanto un esempio, tra tantissimi altri.

ENZO – Teggiano e il Vallo di Diano sono crocevia di territori, di culture. Siamo ai confini tra Basilicata, Campania e Calabria e quindi ci sembra giusto spaziare in questo trittico attraverso i loro prodotti, ovviamente con un occhio di riferimento al Vallo di Diano e al Cilento.

È il momento degli auguri…

Enzo – Ovviamente facciamo un grande augurio a tutti per un felice e sereno Natale, con la speranza che il 2023 non riservi altre sorprese, perché ne abbiamo veramente abbastanza. E un grazie forte a chi ci sostiene: davvero grazie, grazie, grazie!

Enza – Tanti auguri a tutti, ricchi di bollicine assolutamente locali. Viva le bollicine locali!

Condividi l'articolo:
Write a response

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close
Magazine quotidiano online
Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
Close