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Roma, Intervento del direttore generale della BCC Monte Pruno, Michele Albanese, agli Stati Generali della Sostenibilità

Di Giuseppe Geppino D’Amico

“Governare la Complessità. Appunti di sostenibilità dalla trincea del lavoro e dell’impresa”: questo il tema degli Stati Generali della Sostenibilità, due giornate di studio organizzate a Roma dalla Fondazione E-Novation: 70 interventi in due sessioni al giorno, 8 tavole rotonde tre location, nel segno della sostenibilità ed eccellenza. Partner di eccezione l’Osservatorio Nazionale Amianto e Assoimpredia Confindustria. Incontri particolarmente ricchi durante i quali si è discusso su temi importanti quali “Il futuro delle Città e la mobilità”, “il rapporto con le nuove tecnologie e in primis l’Intelligenza artificiale”, “il modello di Eccellenza e Sostenibilità del Made in Italy unico al mondo” e “il dialogo internazionale”. Temi sui quali si sono confrontati imprenditori e professionisti che hanno accolto l’appello di raccontarsi attraverso le buone pratiche lanciato da Massimo Lucidi  (Presidente della Fondazione E-Novation) e immediatamente fatto proprio da centinaia di aderenti tra i quali Anna Pasotti (Presidente di Sostenibilità d’impresa), Alberto Patruno (DG di Assoimpredia), Ezio Bonanni (Presidente di Osservatorio Nazionale Amianto), Renato Zelcher (AD Crocco Spa), Edoardo Antonio De Luca (DG Elettricità Futura), Roberto Bramati (Vice presidente di CNCC), Paolo Vimercati (Direttore territorio e rigenerazione di Lombardini 22), Michele Albanese (DG della Banca di Credito Cooperativo di Monte Pruno). E ancora l’imprenditore Marco Arturi, il consulente per l’energia rinnovabile e la finanza strutturata Marco Sturlese, Tommaso Marrocchesi Marzi (produttore e Vicepresidente della Fondazione Tutela Territorio Chianti Classico), Silvio Cocco (Presidente Fondazione Istituto Italiano per il Calcestruzzo), Ugo Biacchi (direttore generale di Towards the Sun), Oscar Coci (Sustainability Manager Meic Services Spa “Impresa di Pace”),Adriana Sartor (Presidente Elettrotec srl). Impossibile citarli tutti, ma la validità dell’iniziativa emerge in tutta la sua evidenza. Ben quattro gli ex ministri all’ambiente presenti (Edo Ronchi, Corrado Clini, Alfonso Pecoraro e Gianluca Galletti), e numerosi Sindaci e amministratori locali (Chioggia, Matera, Montevarchi, Val di Fassa)

Di particolare rilievo le relazioni dei professori Stefano Zamagni e Stefano Zecchi,la presenza di Maurizio Molinari (direttore di Repubblica) e i numeri evidenziati dal sociologo e volto televisivo Antonio Noto. Gli Italiani hanno paura del costo del passaggio al green, definito troppo caro dal 74% degli Italiani. Numeri su cui riflettere e riflessioni da condividere. I risultati degli incontri saranno utilissimi a tirare le fila di un documento finale che vuole dare incoraggiamento e suggerimenti alla Presidente Giorgia Meloni nell’azione di Governo e all’imprenditriceEmma Marcegaglia rispettivamente a capo del G7 come capo del Governo del Paese di turno e del B7 la comunità degli imprenditori dei 7 grandi Paesi al mondo.

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Nel dibattito, svoltosi presso la prestigiosa Sala Baldini di Palazzo della Santa Sede San Carlo ai Catinari, il direttore generale della Banca Monte Pruno si è soffermato sul ruolo delle Banche. Michele Albanese ha, tra l’altro, affermato: “Come protagonisti del settore finanziario, siamo chiamati a navigare in acque sempre più intricate, caratterizzate da un intreccio di sfide economiche, sociali e ambientali. La sostenibilità è diventata un tema cruciale per le imprese di ogni settore, compresa quella bancaria. Come intermediari finanziari, abbiamo la responsabilità di promuovere pratiche sostenibili sia all’interno delle nostre organizzazioni che nei servizi che offriamo ai nostri clienti. In primo luogo, è essenziale riconoscere che la sostenibilità non è più un optional, ma un imperativo per le istituzioni finanziarie.  La crisi climatica, la crescente disuguaglianza economica e le sfide sociali pongono nuove sfide e opportunità per il settore bancario.  È nostro dovere non solo adattarci a queste dinamiche, ma anche guidarle verso un futuro più sostenibile. La gestione della complessità richiede una visione olistica e integrata. Non possiamo più permetterci di considerare solo i profitti a breve termine senza valutare gli impatti a lungo termine sul pianeta e sulla società.  È necessario un approccio responsabile che tenga conto degli interessi degli stakeholder, inclusi i clienti, gli investitori, i dipendenti e le comunità in cui operiamo. A tal fine, le banche, devono adottare politiche e pratiche di sostenibilità che guidino le decisioni di investimento e di finanziamento. Inoltre, dobbiamo incoraggiare i nostri clienti a adottare comportamenti sostenibili, ad esempio attraverso l’offerta di prodotti finanziari legati a progetti di sostenibilità. Solo attraverso una cooperazione efficace possiamo sperare di ottenere progressi significativi verso una società più equa, prospera e sostenibile. La sostenibilità è un imperativo per il settore bancario, che deve adottare politiche e pratiche volte a creare valore non solo per l’azienda stessa, ma anche per i dipendenti, i clienti e la società nel suo complesso. In conclusione, la gestione della complessità economica richiede un impegno collettivo e un approccio olistico. Come direttore di una banca, -ha concluso Michele Albanese- sono fermamente convinto che la sostenibilità debba essere al centro della nostra strategia aziendale e delle nostre azioni quotidiane. Solo così possiamo contribuire a plasmare un futuro migliore per le generazioni presenti e future. L’integrazione dei fattori (Ambientali, Sociali e di Governance) può migliorare la relazione banca-cliente fornendo una maggiore trasparenza, fiducia e responsabilità reciproca. Le imprese, specialmente le Piccole e Medie Imprese dovrebbero adottare strategie di sostenibilità per migliorare la loro reputazione, accedere a nuovi mercati e investitori, ridurre i rischi operativi e migliorare l’efficienza operativa”. In margine al convegno va evidenziato il pensiero espresso da Mons. Vincenzo Paglia sull’argomento sostenibilità. Il prelato ha sottolineato “l’importanza del dialogo tra i territori, generazioni ed esperienze diverse, per costruire un modello di società più giusto, ascoltando il grido degli ultimi e il pensiero dei non appartenenti alle logiche di questo mondo. Solo riconoscendo i come “prossimi” sapremo essere più giusti, sia rispetto ai nostri giovani che ai nostri anziani”.

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