Non tradisce le attese la serata d’esordio del Villammare Film Festival. Sul lungomare cilentano, davanti al tutto esaurito cui la manifestazione cinefila ci ha abituato negli anni, sono stati proiettati i primi cortometraggi e lungometraggi in concorso.
Per gli short sono stati mostrati 3 corti all’insegna dell’internazionalità: Spagna, Regno Unito ed Italia la loro provenienza. Per la sezione lungometraggi sono state proiettate alcune scene de L’Albero dei Limoni, di Bruno Colella, le cui riprese hanno visto come location il Cilento ed in particolare il paese di Pattano.
La serata ha però visto come mattatore il regista Enrico Vanzina. Questi ha ripercorsa la storia del cinema italiano facendo riferimento al padre lui ed fratello i quali, in tutto, hanno prodotto circa 300 film, soprattutto commedie. Nel suo amarcord Vanzina ha saputo catturare a lungo l’attenzione dei presenti con una ricca aneddotica che riguarda leggende della commedia e cinematografia italica quali Alberto Sordi, Paolo Villaggio, Totò, Vittorio Sica. E strappare qualche lacrima riproponendo il dolore per la morte del fratello con cui tanti film ha girato, morte avvenuta l’8 luglio 2018, a 67 anni, per un melanoma.
Stasera si continua con le proiezioni dei corti e lunghi in concorso. Tra questi “Il Mancino Naturale” di Salvatore Allocca, con tra i protagonisti Katia Ricciarelli, ospite d’onore della serata.