di Maria Rosaria Pagnani

L’associazione Buccinesi nel Mondo ha dedicato tre giornate ad altrettante eccellenze dell’ager volceianus e non solo: Marcello Gigante, Piero Di Vona e Giuseppe Arduino.

La 19sima edizione della celebrazione dei cittadini di Buccino che si sono distinti nel mondo è iniziata dalla figura di Marcello Gigante, papirologo di fama mondiale.

Si sono registrati vari gli interventi per lo studioso buccinese: commoventi quelli dei figli in collegamento da Bruxelles, significativo quello della prof. Elisabeth Defeis, insigne giurista dal corposo curriculum, da NewYork.

La seconda giornata, è stata dedicata a Piero Di Vona, massimo conoscitore europeo di Barruch Spinoza, esponente del razionalismo del XVII sec. e precursore dell’Illuminismo.

Ad introdurre il convegno nell’accogliente sala Polifunzionale Volcei di Buccino, il giornalista scrittore Geppino D’Amico che, con il suo abituale garbo, ha guidato i relatori nei loro interventi.

A prendere per primo la parola Angelo Imbrenda, presidente dell’associazione Buccinesi nel mondo, che ha motivato la scelta di ricordare il prof. Piero Di Vona, da lui conosciuto, specie attraverso le numerose interviste, pubblicate su La Voce di Buccino.

A raccontare la figura del filosofo, la giornalista e scrittrice beneventana Lucia Gangale. Sinceramente commossa ed entusiasta della ricchezza storica di Buccino, ha ripercorso gli anni universitari che l’hanno vista allieva di Di Vona suo “Maestro di vita, di studi, di etica” e di Giovanni Fuccio suo maestro di giornalismo. Le due figure sono stati i pilastri su cui si è retta la sua formazione culturale e professionale. 

 I relatori, poi, insieme al giornalista D’Amico si sono soffermati, così come da locandina, sulla funzione della stampa locale per lo sviluppo del territorio e sono stati concordi, data la loro esperienza in merito, nell’evidenziare le difficoltà e i rischi che incontrano quotidianamente. Anche nell’individuare validi collaboratori di penna.

La seconda parte dell’incontro è stato dedicato alla consegna delle targhe a Buccinesi che si sono distinti in patria e all’estero nei più disparati campi lavorativi.

Varie le motivazioni che hanno visto sfilare sul palco i premiati, tra gli applausi sinceri del numeroso pubblico:

Antonio Vicente Amendola, ingegnere nucleare, startuper, esperto di turismo sostenibile, le cui strategie va a proporre in Europa, in Asia e in America. Domenico Elia che ha coraggiosamente realizzato il sogno del fratello scomparso Valentino, creando un importante ristorante albergo e una casa di produzione cinematografica.

Giovanni Salimbene, biologo, podista, che porta in vari convegni insegnamenti di un sano stile di vita, basato sull’amore e il rispetto per la natura.

Premiato anche Nicolas Donato Lisanti, emigrato in Australia che, dopo una vita di sacrifici, ha raggiunto grande successo nell’industria locale.

Una targa speciale per Salvo Iavarone, vicepresidente della CIM (Confederazione degli Italiani nel Mondo), sempre vicino all’associazione presieduta da Imbrenda ed amabile frequentatore dei convegni buccinesi, nei quali è solito ricordare che “gli emigrati e il turismo di ritorno, costituiscono un valore aggiunto per la nostra Patria”.

A tale proposito un plauso ad Angelo Imbrenda che da quasi trent’anni con La Voce di Buccino, tiene saldo il legame tra i migrati e la terra natale, raccontando quegli usi e quei costumi, quelle partenze e quegli arrivi, affinché chi vive lontano possa riappropriarsi della propria identità e delle proprie radici.

Ha concluso l’incontro Geppino D’Amico, che si è soffermato sul tema dell’emigrazione a lui caro “perché vissuto con drammaticità anche dalla sua gente del Vallo di Diano”.

La prossima giornata dei Buccinesi nel mondo con il ricordo di Peppino Arduino, la premiazione di un concorso letterario ed una interessante mostra di sculture in legno, sarà il 10 settembre.