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Cono Cimino premiato al Concorso Nazionale di Poesia di Postiglione per la silloge “Orizzonti”

L’estate dei borghi sa di musica, di sagre e di poesia, con eventi che si rincorrono da Nord a Sud, alla ricerca di sempre nuovi appassionati delle uscite all’insegna del divertimento e della buona cucina.

Anche Postiglione non è da meno degli altri paesi che si animano durante i mesi estivi, per dimenticare la solitudine dell’inverno.

Così il bellissimo paese alburnino, tra la “sagra dei lunghi e sottili” e una sfilata di moda, ha vissuto un pomeriggio dedicato alla poesia e alla musica, grazie all’impegno della Fondazione Pagnani-Pansa che, in collaborazione con le varie amministrazioni, opera da oltre quarant’anni.

Tra le più datate Fondazioni del territorio è presente sul territorio durante l’intero anno, alternando momenti ameni a quelli più impegnati. 

Nei giorni scorsi si è conclusa la seconda edizione del Concorso Nazionale di Poesia dedicato ad Alessandro Pansa, docente universitario, versatile scrittore, molto noto e apprezzato anche fuori dei nostri confini come “il poeta degli Alburni”.

Il tema del concorso “Borghi di-versi” era “Ambiente amico”, e la bellezza dei territori mista a ricordi e a nostalgie non ha lasciato indifferenti i nostri poeti.

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La sala conferenze della Fondazione, meglio conosciuta come “Oratorio”, perché si affianca ad una chiesetta innalzata nel 1982 per volere di Antonio Pagnani e Maria Pansa, si è riempita delle note del maestro Giangiacomo Buccella, re della fisarmonica, accompagnato dalla splendida voce di Gerarda, compagna di musica e di vita.

Mentre le note si diffondevano tra pini e abeti secolari, la sala accoglieva i poeti arrivati da tutta la regione.  Dopo una prima selezione -parola brutta, ma necessaria nei concorsi- la giuria ha premiato una decina di concorrenti tra autori di sillogi e di poesie singole.

La Presidente della Fondazione, Maria Rosaria Pagnani, succeduta a Vincenzo Cestaro impegnato nella Vicepresidenza, ha dato il via all’incontro, accompagnata nella conduzione da Valentina Tortora.

Sono seguiti i saluti del Sindaco, Carmine Cennamo, ben lieto di sponsorizzare l’evento della Fondazione, di cui fa parte di diritto come Amministratore.

Non sono mancate da parte del Sindaco parole di elogio per il lavoro della Fondazione, definita “una grande risorsa per il territorio” ed ha, quindi, invitato i suoi concittadini a proteggerla e sostenerla nelle sue iniziative.

Tra intervalli affidati al maestro Buccella e al suo ricco repertorio, sono stati premiati i poeti. In tutte le composizioni è venuto fuori amore incondizionato per il proprio borgo, amore misto a nostalgia, a ricordi, ad affetti familiari.

E in tutte è stata annotata la presenza del sentimento panico, riecheggiante D’Annunzio ed Ungaretti, anche in quelle dei concorrenti mai avvicinati allo studio della letteratura. Prova questa di quanto sia innato nell’essere umano l’amore per la natura, in cui spesso ama fondersi e confondersi.

Per le sillogi, sono stati premiati Alfonso Iaquinandi da Pomigliano D’Arco, Luciana Melchionda da Battipaglia ed Agnese Moccaldi da Serre. Primo premio a Cono Cimino da Teggiano per la silloge Orizzonti, composta da 6 poesie (il premio consiste in un pernottamento per due persone presso l’agriturismo la Tavernola di Sicignano, offerto dai proprietari).

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Cono Cimino premiato a Postiglione

Per le poesie singole si sono distinti: Alessandro Di Marco da Battipaglia, Giuseppe Figliolia da Castelcivita. Merita una particolare attenzione la seconda classificata, “Il giardino incantato di Giovanni” una poesia naif commovente nella sua ingenuità, composta in maniera corale da tutti gli ospiti della residenza per anziani Gianisa di Postiglione.

Primo premio per Pina Russo da Salerno (un pernottamento per due persone presso l’agriturismo Il Sorgituro di Postiglione, offerto dai proprietari).

Gli altri premi in prodotti locali, ceramiche e pubblicazioni su Postiglione sono stati offerti dall’Amministrazione, dalla Fondazione e da Generoso Conforti, storico e scrittore. Pergamene personalizzate per tutti i concorrenti.

Sarebbe troppo lungo riportare le motivazioni che hanno guidato la Giuria ad assegnare i premi. Tutti, comunque, meritati per la sincera ispirazione e per l’originalità e, non per ultimo, per aver concesso a tutti i presenti di sperare in una natura maggiormente salvaguardata nella sua preziosità.

La serata si è conclusa in grande allegria con un buffet offerto dall’ Amministrazione, condito da “pizziche” e tanghi sulle note del maestro Buccella, che a ben diritto merita il titolo di Re della Fisarmonica. 

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Cono Cimino premiato a Postiglione

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