Di Giuseppe Geppino D’Amico
“Il diritto di cronaca e i diritti della persona riconosciuti dalla Costituzioni”: questo il tema della conferenza tenuta dall’On.le Tino Iannuzzi ai soci del Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano. L’incontro si è svolto nella zona industriale di Polla, ospitato nell’accogliente sala conferenze dell’azienda Di Carlo. Introdotto dal presidente del Club, Pasquale Gentile, l’illustre relatore ha affrontato il tema sotto diversi punti di vista sostenendo che siamo di fronte a due temi che si incrociano ed entrambi hanno rilevanza costituzionale. Di particolare interesse l’articolo 21 della Costituzione (“Tutti hanno il diritto di esprimere il proprio pensiero”) evitando di esporre idee contrarie al buon costume. Non va dimenticato che quando la Costituzione è stata scritta non c’era la frontiera di oggi, un’epoca in cui i pericoli non mancano, a cominciare dal Cyberbullismo. E siamo già nell’era dell’Intelligenza Artificiale. Come superare le difficoltà di oggi? Favorendo un punto di equilibrio.
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Non poteva mancare un ampia analisi sulla libertà di stampa: una Democrazia ha bisogno di un’informazione libera ma la libertà non può essere assoluta perché la persona va tutelata e la stessa informazione va esercitata con ponderatezza. Occorre equilibrio e questo vale soprattutto per i personaggi pubblici la cui soglia di riservatezza si abbassa ma chi è pubblico deve offrire un esempio virtuoso agli altri. Il tema è senz’altro di grandissima attualità: nelle ultime ore ha fatto molto rumore su tutti i media la proposta presentata in Commissione Giustizia della Camera da un parlamentare di Fratelli d’Italia di comminare il carcere ai giornalisti (per il reato di diffamazione) con pene fino a 4 anni e mezzo. Per Iannuzzi è una proposta sbagliata.
Non a caso la polemica è esplosa immediatamente, con la protesta vibrata delle opposizioni, ma con presa di distanza della stessa maggioranza. Senza dimenticare le vibrate proteste dell’Ordine dei Giornalisti.
Tino Iannuzzi ha poi concluso ricordando una frase di Aldo Moro: “Questo Paese non si salverà se non nascerà il senso dei diritti e dei doveri”: la responsabilità è la stella polare, e diritti e doveri debbono camminare di pari passo”.
