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Salerno, il 10 aprile la presentazione del libro di Generoso Conforti “San Vito di M. Pugliano e la Cappella Omonima”

Sarà presentato mercoledì 10 aprile (ore 18:00) a Salerno, nell Cappella Palatina di San Pietro a Corte, il libro di Generoso Conforti  “San Vito di M. Pugliano e la Cappella omonima” (Arci Postiglione). Dopo l’introduzione di Vincenzo Aversano (Università di Salerno) presenterà il volume Alfonso Andria (Presidente del Centro Universitario Europeo Beni Culturali di Ravello).A seguire gli interventi di Giuseppe Acocella (Magnifico Rettore Univertsità G. Fortunato di Benevento); Giuseppe Cirillo (Università di Napoli) e Barbara Visentin (Università della Basilicata). Conclusioni di Alfonso Conte (Presidente Società Salernitana di Storia Patria). Coordinerà il dibattito il giornalista Antonio Manzo. Il volume traccia le complesse vicende costruttive-ricostruttive e socio-religiose della Cappella dalle origini ad oggi.

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Pubblichiamo di seguito un ampio sunto dell’intervento di Pasquale Martucci.

La struttura del libro è organizzata per capitoli, documenti, immagini. Dopo la presentazione di Alfonso Conte e l’introduzione di Vincenzo Aversano, i capitoli sono: Il territorio di San Vito nel tempo; La Cappella di San Vito; Il Culto di San Vito in provincia di Salerno (Giuseppe Barra); La Chiesa del Principe. San Vito di Montecorvino Pugliano tra controllo del territorio, spiritualità e arte (Barbara Visentin); Il giorno di San Vito (Geremia Paraggio); Appendice documentaria e fotografica; Storie e immagini di alcuni casati di San Vito (con la trattazione delle storie delle famiglie, alberi genealogici e foto); Appendice, con riscontri di famiglie dimoranti lungo tutto il novecento; Bibliografia, fonti, indici. Per offrire alcuni numeri al lettore, basta citare che tra bibliografia, fonti consultate, indici, si sviluppano ben 80 pagine. Ha voluto, l’autore, attivare alcuni processi che hanno contribuito a “formare” e al tempo stesso “conservare” una realtà territoriale, come afferma Alfonso Conte nella presentazione, e produrre un disegno di “storia totale” di un “micro territorio”, come con puntualità rileva Vincenzo Aversano nella prefazione. Il lavoro di Conforti è una poderosa ricerca negli archivi pubblici e privati per ricostruire vicende e uomini, attraverso minuziosi alberi genealogici, nel passaggio dall’arretratezza alla modernità, sogno di una comunità che si incammina verso il progresso. Nel volume c’è un ampio studio sui beni demaniali del territorio, traccia per una significativa ricostruzione storica.

Partendo da un’area paludosa con il passar del tempo si sono sviluppate molte masserie; poi è sorta una comunità che nella seconda metà del novecento è diventata produttiva e commerciale, consentendo alle famiglie residenti di migliorare la loro condizione. Gli studi di Conforti attestano come nei secoli alcuni nuclei familiari hanno cercato di progredire ed evolvere per acquisire un posto più elevato nella scala sociale, anche se nella zona di San Vito l’incremento della popolazione avvenne solo con l’opera di bonifica, avviata negli anni trenta e completata negli anni cinquanta del novecento: da quel momento ci fu la massiccia coltivazione delle terre e la residenza permanente delle prime famiglie. La Riforma Agraria ed i finanziamenti della Cassa del Mezzogiorno portarono all’intensificazione e alla specializzazione della produzione agricola: la gestione fu radicalmente modificata con la creazione di aree irrigue e la riduzione di prati e pascoli con conseguente mutamento del paesaggio agrario. Con il passar degli anni ci fu l’edificazione di fabbricati e cominciarono a sorgere i primi esercizi commerciali. Nell’immediato dopoguerra, il territorio di San Vito ebbe un notevole sviluppo urbanistico, con la costruzione di case rurali, sparse nel territorio; infine, negli ultimi decenni, si è avuta un’ulteriore espansione demografica, con la presenza sul territorio comunale di aree commerciali e produttive e con l’apertura, nel dicembre 2009, del nuovo svincolo autostradale. In conclusione, occorre rilevare l’interesse di un volume che coniuga storia e territorio, operando entro una complessa cornice di ricerca e di studio. Il lavoro di Conforti è infatti un contributo importante su cui concentrare l’attenzione, in quanto l’autore ha inteso offrire a tutti, come fa ormai da tempo, documenti storici rilevanti per la ricostruzione di una storia locale. E quella storia costituisce le tracce di un passato che si dipana fino all’oggi, alla quotidianità dei nostri giorni.

PASQUALE MARTUCCI

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