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Il 13 dicembre ricorrono 200 anni dalla morte di Padre Nicola Mansione: nato a Polla, fu religioso esemplare, vescovo e compositore

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Duecento anni fa, il 13 dicembre del 1823, si spegneva a Pagani il Padre Redentorista Nicola Mansione. Nato a Polla nel 1741, affiliato alla parrocchia di San Nicola dei Greci, dove esisteva anche una tomba di famiglia, nel 1757 nonostante la contrarietà dei familiari si presentò a Pagani per entrare nella Congregazione dei Redentoristi insieme ad un altro giovane pollese, Felice Canger, entrambi attratti dalla dottrina del Fondatore del Santissimo Redentore, S. Alfonso Maria de’ Liguori. Vescovo cattolico e compositore italiano, S. Alfonso ci ha lasciato numerose opere letterarie, teologiche e celebri melodie. Si spense a Nocera dei Pagani il 1º agosto 1787; fu beatificato nel 1816, proclamato santo da papa Gregorio XVI nel 1839 e dichiarato dottore della Chiesa (doctor zelantissimus) nel 1871 da papa Pio IX. Fu Lui ad accettare nella Congregazione il giovane Nicola Mansione. Va ricordato che, benché giovanissimo -egli narrava- a Polla serviva ogni giorno parecchie Messe e digiunava tre volte la settimana come costumava nella sua casa. A sedici anni, Nicola si sentì chiamato alla vita religiosa, il padre, la madre e le tre sorelle pretendevano assolutamente di non separarsi da lui.

Il portale della Chiesa di San Nicola dei Greci
con lo Stemma dei Mansione

Un bel giorno, profittando dell’assenza del padre per realizzare la sua aspirazione, dichiarò che egli sarebbe andato a Pagani per sollecitare la sua ammissione nell’ istituto. Apriti cielo! La madre lo afferrò per un braccio, le sorelle gli si attaccarono agli abiti con tanta violenza, che il giovane, inasprito e come fuori di sé, prese un coltello di sulla tavola e lo brandì in aria, come se avesse voluto colpire. Svincolatosi così dalle loro mani, fuggì; ma le sorelle lo seguirono per lungo tratto di strada singhiozzando e chiamandolo. Saltò sopra una vettura, ma il cocchiere, testimone di questa scena, lo supplicò a sua volta di tornarsene indietro per compassione della madre e delle sorelle. “Chi ama suo padre o sua madre più di me, non è degno di me”, – pensava il Mansione, e queste parole del divino Maestro sostennero il suo coraggio. Quando giunse a Pagani trovò ad attenderlo una nuova prova: S. Alfonso era a Napoli, e i consultori, dopo aver esaminato il giovane, dichiararono che, essendo unico figlio maschio e in considerazione della contrarietà della famiglia per la scelta fatta, non osavano di accettarlo. Pur nonostante lo consigliarono d’ aspettare il ritorno del Rettore Maggiore. S. Alfonso infatti tornò pochi giorni dopo; esaminò a sua volta il postulante, e gli disse: “Ti accetto: la Madonna ti vuole nella Congregazione”. Nicola Mansione entrò in noviziato il 29 giugno 1757 e, ultimati gli studi, fu ordinato sacerdote nella Cattedrale di Cava dei Tirreni, iniziando subito una proficua collaborazione con S. Alfonso dando vita a missioni in molte aree rurali. Fu rettore del collegio di Pagani, inaugurò il collegio dell’Uditore a Palermo ed espletò le funzioni di Maestro dei Novizi e quelle di Vicario Generale della Congregazione, ampliando la Congregazione nel Regno di Napoli, in Calabria, in Abbruzzo, in Puglia.

L’amicizia con il rettore della Parrocchia di San Nicola dei Greci di Polla, don Francesco Albo, e con il fratello Nicola Albo fece sì che tale legame si trasferisse anche con lo stesso Alfonso dei Liguori che sarebbe stato più volte ospitato a Polla, nel Palazzo Albirosa (oggi Palazzo Federico) durante le visite nella zona o di passaggio in occasione dei frequenti viaggi verso la Calabria e la Puglia. Padre Mansione fu rettore di Pagani nel 1787. Religioso esemplare, ebbe la consolazione di amministrare il Viatico al Santo Fondatore, Alfonso Maria de’ Liguori. Era rettore e maestro dei novizi a Ciorani, allorché il 26 settembre 1817, durante il VI Capitolo Generale, Padre Mansione fu elevato all’ altissima carica di Rettore Maggiore e Superiore Generale della Congregazione. Ebbe il vanto di arricchire di quattro nuove case la circoscrizione napoletana dell’Istituto. La prima fu fondata a Caserta nel 1818, e le altre durante il 1820 nelle città di Corigliano, Francavilla Fontana e L’Aquila.  Il 13 dicembre 1823, “ricevuti i santi sacramenti, soffocato da fiero catarro, il Rettore Maggiore Padre Nicola Mansione volò al cielo” all’età di 82 anni, dopo averne trascorsi 66 nella Congregazione del Santissimo Redentore.  

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