Search

Paestum, i “Sentieri Frassati” del Club Alpino Italiano all’Open Outdoor Experiences

La sezione Salerno del Club Alpino Italiano è presente alla fiera del turismo all’aria aperta in corso a Paestum. Oggetto della promozione è la fitta rete di sentieri “Frassati”, tra le più importanti dello Stivale.

Momento clou della 3 giorni sarà per il CAI domenica 16 aprile, dalle 12 nella Sala Ischia, quando a relazionare sarà Antonello Sica, già presidente del Cai Salerno, e coordinatore nazionale del progetto. Durante l’incontro sarà presentato il libro l’Italia dei Sentieri Frassati (ed. Club alpino italiano), che lo stesso Sica ha curato con Dante Colli e il supporto cartografico di Albano Marcarini.

I Sentieri Frassati non sono dei pellegrinaggi (benché più d’una volta incrociano o si sovrappongono a quegli itinerari della fede che fanno ancora oggi la storia viva della pietà delle nostre comunità) e nemmeno sono delle mere escursioni, intese come un puro e semplice camminare nella natura. Per la pregnanza dei valori naturalistici, storici e spirituali di cui si ha piena consapevolezza nel percorrerli e per quell’invito a ritrovare, in questo ambito, innanzi tutto se stessi, nel rapporto con gli altri e col Creato, i Sentieri Frassati sono dei cammini, del corpo e della mente, sulle tracce di chi ci ha preceduto nella storia dei luoghi… e verso l’Alto.

Club Alpino Salerno

I sentieri sono in rete ed il primo in Campania è nato proprio nel Vallo di Diano, a Sala Consilina nel 1996. “Il motto” riferisce Antonello SicaPer incontrare Dio nel creato, lanciava l’iniziativa di intitolare in ogni regione d’Italia un sentiero di particolare interesse naturalistico, storico e religioso al beato Pier Giorgio Frassati (1901-1925), il giovane torinese che “amava la montagna e la sentiva come una cosa grande, un mezzo di elevazione dello spirito, una
palestra dove si tempra l’anima e il corpo
“.

Il progetto Sentieri Frassati, come detto, è sviluppatosi in tutta Italia. E’ stato adottato dalle associazioni che ebbero Pier Giorgio come socio (il Cai, la Giovane montagna, l’Azione cattolica italiana, la Federazione universitaria cattolica italiana), e da quelle scoutistiche come Agesci. “Si tratta di un progetto educativo verso un approccio globale alla montagna come palestra che allena, scuola che educa, tempio che eleva“.

Condividi l'articolo:
Write a response

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close
Magazine quotidiano online
Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
Close