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Violenza sulle donne, una piaga troppo diffusa anche nel salernitano. Sportello Rosa e Fondazione Monte Pruno insieme per contrastarla

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Gli episodi di violenza sulle donne, purtroppo, non accennano a diminuire anche nella nostra provincia. I dati che emergono quotidianamente continuano a destare preoccupazioni al punto che nel dicembre scorso, nelle tre settimane esaminate, in provincia di Salerno, i carabinieri hanno eseguito 16 misure cautelari personaliemesse dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di altrettanti uomini autori di violenza contro le donne. Il dato è stato reso noto a Salerno dal comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Filippo Melchiorre, nel corso di un incontro sul tema della “violenza maschile contro le donne e gli strumenti di valutazione del rischio di recidiva della violenza”, organizzato dal Comando provinciale dell’Arma in collaborazione con l’Associazione Differenza Donna. Per l’alto ufficiale dell’Arma “siamo di fronte a un dato che deve far riflettere. Tutti i fatti tragici che si sono verificati in Italia negli ultimi mesi hanno, sicuramente, creato una specifica attenzione e una specifica sensibilità. L’aspetto della denuncia è fondamentale”.

Purtroppo, il fenomeno non risparmia il Vallo di Diano, dove oltre a casi di violenza sono stati registrati anche alcuni casi di femminicidio. Sono 580 le donne che dal 2017 ad oggi si sono rivolte per chiedere aiuto al Centro Antiviolenza Aretusa di Atena Lucana che opera sotto l’egida del Consorzio Sociale del Vallo di Diano. Non sempre per violenze fisiche ma spesso per chiedere assistenza in caso di divorzio o per altre problematiche che rendono impossibile il rapporto con il proprio marito e compagno. A preoccupare maggiormente il fatto che al Centro si rivolgono donne giovani e giovanissime che non sempre e decidono di rivolgersi alla magistratura perché vogliono evitare un calvario ancora più lungo. Il dato è emerso nel corso di un dibattito a Sala Consilina, in margine al dibattito sul film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, al termine della proiezione speciale organizzata da Differenza Donna e dalla Consulta delle donne amministratrici del Vallo di Diano. Che fare per sconfiggere un fenomeno che troppo spesso assume proporzioni drammatiche? Oltre alla tempestività della denuncia è necessario fare rete

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In tema di violenza sulle donne merita di essere evidenziata l’iniziativa dell’Associazione Sportello Rosa e della Fondazione Monte Pruno, che hanno presentato presso la sede della Provincia di Salerno, nel Salone Bottiglieri, un Vademecum per il contrasto alla violenza sulle donne, tradotto in sei lingue. L’iniziativa è stata resa possibile grazie al costante e proficuo lavoro svolto dal tavolo interistituzionale promosso dall’Associazione Sportello Rosa di Salerno, in primis dalla Presidente Maria Gabriella Marotta, a seguito del protocollo di intesa siglato con l’Ambasciata di Polonia in Italia, dalla Consigliera della Provincia di Salerno delegata alle Politiche Sociali, che ha visto coinvolto anche il Comune di Salerno e l’ASL di Salerno.

Il Vademecum si segnala anche per la particolarità di essere stato tradotto in sei lingue diverse, per favorire una maggiore conoscenza deli strumenti che possono aiutare a contrastare e a prevenire episodi di violenza su donne, sia italiane che straniere, che hanno difficoltà nel chiedere aiuto e sostegno quando subiscono maltrattamenti. Il Vademecum è stato stampato grazie al sostegno della Fondazione Monte Pruno, in collaborazione con la Banca Monte Pruno.

Presente alla presentazione del vademecum, accompagnato dalla Preposta della Filiale di Salerno Barbara Amorelli, anche il Vicedirettore Generale della Banca, Cono Federico che, nel ringraziare lo Sportello Rosa per aver invitato l’istituto di credito a questa importante iniziativa, ha ribadito “l’impegno messo in atto, concretamente, dalla Banca e dalla Fondazione a favore di iniziative di sensibilizzazione e contrasto alla violenza di genere, sia mediante la diffusione di una cultura di tolleranza e rispetto già a partire della scuole primarie, sia attraverso la messa a disposizione di una rete di sostegno alle vittime”.

Dopo avere confermato che “la Banca e la Fondazione sono fortemente impegnate nel contrasto alla violenza sulle donne”, Federico ha sottolineato il supporto concreto offerto attraverso iniziative di sensibilizzazione, coinvolgendo le scuole primarie e fornendo una rete di sostegno alle vittime. “La Banca, insieme alla Fondazione Monte Pruno -ha concluso- si impegna a garantire, anche per il futuro, una diffusione ampia e duratura del Vademecum presentato, contribuendo così alla prevenzione e al contrasto degli episodi di violenza di genere”.

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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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