Il Vallo di Diano è un territorio “cerniera” per le organizzazioni criminali. Lo aveva già scritto la Direzione Investigativa Antimafia nell’ultima relazione semestrale. E lo ha ribadito il procuratore distrettuale antimafia di Potenza, Francesco Curcio, al termine del convegno sociale “Crimini, danni e lotte ambientali: storie e voci dal Vallo di Diano” organizzato ieri a Sala Consilina dalla Rete Ecologia Salute Territorio Antimafia (R.E.S.T.A.).
“Il Vallo di Diano è un territorio ‘cerniera’ – ha spiegato Curcio – perché ha penetrazioni della camorra nella parte nord e della ‘ndrangheta nella zona sud: ci sono processi in corso che lo dimostrano. Le organizzazioni penetrano perché hanno ottime basi, ottime conoscenze, degli ottimi amici. Proprio a Sala Consilina – ha aggiunto Curcio – mi sembra che la famiglia Muto (cosca malavitosa di Cetraro, ndr) sia stata presente per un bel po’ di tempo”.