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Eccezionale intervento di chirurgia innovativa eseguito dal prof. Giovanni Cobellis: ricostruito l’esofago a una bambina di 11 mesi

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Ampio rilievo ha avuto sulla stampa nazionale (sia radio-televisiva che sulla carta stampata) un delicatissimo intervento di Chirurgia innovativa svoltosi all’Ospedale Salesi di Ancona, dove è stato ricostruito l’esofago a una bambina di 11 mesi.

Ad eseguire l’intervento il prof. Giovanni Cobellis, direttore della Chirurgia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche, originario di Vallo della Lucania.

La procedura chirurgica seguita ha notevole valenza in quanto viene effettuata solo in alcuni Ospedali italiani in cui è presente la Chirurgia Pediatrica.

L’iter è stato particolarmente complesso, per un totale di tre interventi: i primi due quando la bimba aveva due mesi per avvicinare e poi collegare i monconi dell’esofago e il terzo, dopo sei mesi, per correggere un importante problema di reflusso gastroesofageo a seguito dell’intervento ricostruttivo.

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Nata nell’ottobre del 2022 con una malformazione congenita, caratterizzata dalla mancata formazione di una parte dell’esofago ed una eccessiva distanza tra i due monconi esofagei, la bimba è stata sottoposta a tre interventi (i primi due quando aveva sessanta giorni), ora mangia e sta bene.

In considerazione delle sue condizioni già nella prima giornata di vita ha subito un intervento di posizionamento di una gastrostomia per consentirne l’alimentazione.

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Giovanni Cobellis

All’età di due mesi il prof. Cobellis, assistito dalla sua equipe, ha eseguito l’intervento di ricostruzione dell’esofago in due tempi, a distanza di una settimana l’uno dall’altro,utilizzando una tecnica innovativa in quanto eseguita con approccio interamente mininvasivo.

Nel primo intervento, attraverso tre piccole incisioni toraciche di 3 e 5 mm i due monconi esofagei asono stati avvicinati l’uno all’altro con punti di trazione.

Nel corso del secondo intervento, sempre con tecnica mininvasiva, i due tratti di esofago avvicinati sono stati posti definitivamente in collegamento attraverso un intervento di anastomosi esofagea toracoscopica. Dopo questo secondo intervento l’alimentazione per bocca della piccola è stata finalmente resa possibile.

Nel giugno scorso, infine, all’età di 8 mesi, la bimba ha subito un ulteriore intervento mininvasivo con il quale è stata ottenuta la correzione dell’importante reflusso gastro esofageo conseguenza della trazione del moncone esofageo inferiore effettuata nel corso dell’intervento ricostruttivo.

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Intervento di Giovanni Cobellis e la sua equipe

Raggiunto telefonicamente, il prof. Giovanni Cobellis ha espresso soddisfazione per la riuscita degli interventi ed ha aggiunto: “Abbiamo cominciato il trattamento toracoscopico dell’atresia esofagea nel 2016, dopo un periodo di apprendimento all’ospedale pediatrico SickKids di Toronto in Canada. Siamo tra i primi centri di Chirurgia Pediatrica in Italia ad applicare questo approccio mininvasivo per la correzione dell’atresia esofagea.

Il trattamento dell’atresia esofagea con gap lungo tra i due monconi effettuato con tecnica mininvasiva toracoscopica rappresenta un importante passo in avanti nella correzione di questa rara malformazione congenita, in quanto consente di evitare l’intervento di sostituzione esofagea con stomaco o intestino utilizzando tecniche mininvasive, quindi meno traumatiche per il paziente.

Il sospetto che la bimba avesse un’atresia dell’esofago era stato già posto con le indagini diagnostiche prenatali, ma la diagnosi definitiva è stata fatta alla nascita.

Si tratta di un importante risultato ottenuto grazie ad un grosso lavoro multidisciplinare che ha coinvolto oltre alla Chirurgia Pediatrica, l’Ostetricia, la Neonatologia e l’Anestesia e Rianimazione Pediatrica, a dimostrazione della grande valenza che il Salesi ha nell’assistenza pediatrica e più in generale materno-infantile”. Oggi, a undici mesi dalla nascita la bambina sta bene, si alimenta e cresce normalmente.

***

Il prof. Giovanni Cobellis è originario di Vallo della Lucania, ed appartiene ad una famiglia che ha scritto pagine importanti della sanità del Cilento e non solo. La storia della famiglia Cobellis viene da lontano.

Tutto inizia durante il Ventennio quando il professore Luigi Cobellis, classe 1901, giovane e brillante chirurgo, forgiatosi presso la Clinica Chirurgica dell’Università di Napoli, alla scuola dei maestri Giovanni Pascale e Luigi Torraca, nel 1928, vinse il concorso di assistente presso l’Ospedale dei Pellegrini di Napoli, ma non avendo mai voluto iscriversi al Partito Nazionale Fascista, non poté entrare in servizio.

Spirito libero ed indomito, decise di ritornare nella “sua” Vallo della Lucania, nel Cilento per realizzare un sogno: offrire alle popolazioni della parte meridionale della provincia, terra aspra e con pessimi collegamenti con i grossi Centri, la possibilità di ricevere cure mediche sempre più adeguate.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale inizia a costruire quella che, l’8 dicembre del 1948, diventa la “Casa di Salute” Prof. Dott. Luigi Cobellis, in località Badia di Pattano, nel Comune di Vallo della Lucania.

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LA CASA DI CURA COBELLIS A VALLO DELLA LUCANIA

L’opera del genitore viene però costantemente rafforzata e consolidata dall’ incessante lavoro dei figli, il Prof. Francesco Cobellis, chirurgo, classe 1930, allievo del Prof. Ettore Ruggieri, e dal Prof. Giovanni Cobellis, classe 1938, ginecologo, allievo del Prof. Giuseppe Tesauro.

Il primo, dopo la libera docenza in semeiotica chirurgica decide di dedicarsi completamente alla clinica di Vallo ed al primariato presso la clinica Malzoni di Agropoli; il secondo, il Prof. Giovanni, stabilitosi a Napoli, continua tra carriera Universitaria, Politica e professione, non abbandonando mai l’impegno anche per la clinica di famiglia.

L’operosità dei Cobellis si consolida sempre di più in ambito chirurgico, fino a quando la casa di cura, sempre al passo con i tempi, ha avuto la necessità di rafforzare quello che oggi l’ha portata ad essere oltre che una eccellenza sanitaria, una solida ed affidabile attività imprenditoriale.

Anche il figlio del prof. Francesco Cobellis, Luigi, ha seguito le orme paterne ed è responsabile della Chirurgia della Clinica a Vallo della Lucania mentre il fratello Massimo è responsabile amministrativo della medesima struttura.

Siamo di fronte ad un modello che, nato da una visione, ha saputo camminare al passo con i tempi con abnegazione e competenza: attualmente la casa di cura Cobellis conta oltre 250 operatori tra personale medico, infermieristico, tecnico ed ausiliario, e sviluppa attività chirurgiche di alta complessità con dotazioni tecnologiche all’avanguardia.

Con i sui centri satellite, è presente con attività ambulatoriali a Salerno, nell’area del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro.

Intervento di Giovanni Cobellis

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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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