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Sala Consilina, Premio “Lamberti Sorrentino” a Gabriella Simoni e Andrea Purgatori

Premio Lamberti Sorrentino 2023

Non ha deluso le attese la V edizione del “Premio Lamberti Sorrentino-Cronisti di guerra”, organizzato dal Club Lions di Sala Consilina-Vallo di Diano e dall’Osservatorio Europeo del Paesaggio per ricordare nel trentennale della scomparsa l’inviato di guerra, nato a Sala Consilina, che ha lasciato tracce importanti della sua attività di giornalista e di saggista.

Il primo appuntamento, venerdì pomeriggio, ha visto la presentazione, Presso il Mondadori Bookstore di Sala Consilina, la presentazione in anteprima assoluta del romanzo “Vera e gli schiavi del terzo millennio” di Carmen Lasorella che ha discusso con Angelo Paladino (presidente del premio) e con i giornalisti Geppino D’Amico e Lorenzo Peluso.

Anche la seconda serata della manifestazione, incentrata sul tema ”Al fronte in Europa-Il racconto-La responsabilità”, non ha tradito le attese considerata la caratura dei giornalisti intervenuti nel dibattito. Da segnalare, inoltre, gli interventi della presidente del Lions Club Sala Consilina-Vallo di Diano, Rosy Pepe; del presidente del Premio, Angelo Paladino; del Vice Direttore Generale della BCC Monte Pruno Cono Federico; del sindaco di Sala Consilina, Francesco Cavallone; dell’assessore provinciale Pasquale Sorrentino; dei consiglieri regionali Corrado Matera e Tommaso Pellegrino, e di Anna Rivellese, congiunta di Lamberti Sorrentino.

Sollecitati da Carmen Lasorella, già inviata di guerra della Rai, presidente della giuria e vincitrice dell’edizione dell’anno Duemila, hanno offerto un contributo notevole al dibattito i giornalisti inviati di guerra Alberto Negri, Gabriella Simoni, Marta Serafini e Giammarco Sicuro, (questi ultimi due appena rientrati dall’Ucraina) e Antonio Manzo, già inviato speciale de Il Mattino.

Al termine del confronto Carmen Lasorella ha comunicato i nomi dei due vincitori: Andrea Purgatori (per la carta stampata, assente per sopraggiunti impegni professionali.) e Marta Serafini (per il settore radio-televisivo) Premio “Cronisti di Guerra 2023”. Nelle precedenti edizioni (1995, 2000, 2004 e 2008) oltre a Carmen Lasorella il premio è andato a Monica Maggioni, Tony Capuozzo, Ettore Mo, Mimmo Candito e Tiziana Ferrario.

Dal convegno sono emerse alcune risultanze che inducono alla riflessione: le motivazioni della guerra non sono nate un anno fa ma sono conseguenza del cambiamento epocale iniziato nel 1989 con la caduta del muro di Berlino per continuare con gli avvenimenti del 2014. Prima che avvenisse l’invasione dell’Ucraina non c’è stato un negoziato adeguato e chi ha parlato della necessità di un negoziato di pace spesso è stato deriso e più passa il tempo più sarà difficile tentare una mediazione.

Un fatto è certo: questa guerra, vicino casa nostra, pur non avendo motivazioni recenti, ci ha trovato impreparati. Per quanto riguarda il ruolo svolto dalla stampa è innegabile che da quando è iniziata la guerra in Ucraina siamo stati invasi da una overdose di notizie ma questo non significa che, nonostante mezzi di comunicazione migliori rispetto al passato, abbiamo avuto una informazione migliore, anzi tutt’altro.

Ci è stato proposto un racconto che tiene conto delle vicende del popolo che è stato aggredito. Forse in altre occasioni, abbiamo avuto modo di sentire una parte e l’altra. Sulle risultanze del convegno e, in particolare, sul modo di fare informazione abbiamo chiesto al giornalista Antonio Manzo (al quale va il nostro grazie) un commento che pubblichiamo a parte.

***

Lamberti Sorrentino è stato un giornalistacritico letterario italiano. Dopo essere stato volontario durante la prima guerra mondiale partecipò alla presa della città di Fiume, come seguace di Gabriele D’Annunzio, con il quale più volte entrò in contrasto.

La sua carriera giornalistica iniziò come corrispondente per il quotidiano Roma, scrivendo articoli di critica letteraria. Nel 1923 si recò in Brasile, a San Paolo, dove si fece coinvolgere dall’ondata rivoluzionaria. Condannato a morte quando la rivoluzione venne repressa, riuscì a trovare rifugio in Argentina dove cominciò a scrivere per il quotidiano La Nacion, con articoli in cui raccontava la “grande avventura” delle pampas. Come raccontò Indro Montanelli, veniva chiamato “il pampero”.

Collaborò alla Patria degli Italiani e divenne poi redattore capo de Il Mattino d’Italia. Successivamente collaborò per come inviato speciale con grandi reportage in Italia e all’estero per i settimanali Tempo ed Epoca.

Al suo ritorno in Italia cominciò un’attività giornalistica assidua per il regime, come corrispondente durante le guerre di EtiopiaSpagna e Albania. In Africa Orientale fondò il Corriere Sudetiopico; dalla Spagna, quale responsabile dei servizi giornalistici italiani, oltre che per la carta stampata, firmò servizi anche per la radio. Dalla fine degli anni trenta scrisse per Il Telegrafo di Giovanni Ansaldoil Tempo e l’omonima rivista della Mondadori, diretta da Indro Montanelli che chiamava Sorrentino “il Pampero”.

Fu tra i primi giornalisti “a recarsi di persona nelle retrovie e sui campi di battaglia” durante le campagne d’Africa e Russia, nella seconda guerra mondiale, di cui previde la sconfitta dei tedeschi e i futuri cambiamenti dell’Urss. Proprio di ritorno dalla Russia fu catturato dalla Gestapo e trattenuto nel campo di concentramento di Mauthausen: fu liberato dagli Americani nel 1945. Fu molto amico del genero di Mussolini, il conte Galeazzo Ciano, che lo cita nei suoi Diari.

A Lamberti Sorrentino va il merito di aver creato il ”fototesto”, ovvero quel particolare spazio in cui ciò che l’articolo non dice viene narrato dalle immagini. Recitò come attore in Domani è un altro giorno, accanto ad Anna Maria Ferrero e Arnoldo Foà.

Successivamente dal 1960 al 1961 fu corrispondente Rai dal Canada. Si spense a Grottaferrata il 9 maggio 1993 e per suo volere venne sepolto nel cimitero cittadino di Sala Consilina.

Tra i suoi libri ricordiamo: Io, soldato d’Europa; Che Guevara è morto a Cuba; Sognare a Mauthausen; Isba e Steppa; Questa Spagna; L’America Latina è un continente povero; Pechino contro Mosca; Da Bel Ami a Lili Marlene.

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