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Ricordato a Polla il prof. Peppino Criscuolo nel 40° della scomparsa

Scoprimento Targa Criscuolo POLLA

L’Amministrazione Comunale di Polla ha ricordato questa mattina il professore Giuseppe (Peppino) Criscuolo nel 40esimo della scomparsa. La manifestazione si è svolta in due momenti: nell’atrio dell’Istituto Professionale di Stato per il Commercio e dei Servizi Sanitari che dal 2004 porta il suo nome è stata scoperta una targa commemorativa e sono stati presentati i lavori effettuati dagli alunni dell’Istituto dei Servizi Socio-Sanitari.

MASSIMO LOVISO, sindaco di Polla, scopre con FRANCO ALFIERI la targa commemorativa del prof. CRISCUOLO

A seguire, un incontro presso l’Auditorium della Scuola Media “Rocco Giuliano”. Dopo i saluti istituzionali della dirigente scolastica, Sabrina Rega e del sindaco di Polla, Massimo Loviso, sono intervenuti l’assessore comunale alla Scuola, Federica Mignoli, il presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Corleto, l’avvocato Angelo Paladino, già consigliere e assessore provinciale; il consigliere regionale Tommaso Pellegrino ed il presidente dell’Amministrazione Provinciale, Franco Alfieri, il quale ha dato notizia che l’Amministrazione provinciale ha già appaltato i lavori per 200.000 euro per rendere più sicuro l’istituto scolastico che porta il nome del prof. Criscuolo”.

FRANCO ALFIERI, presidente della Provincia di Salerno, intervistato da GIUSEPPE “GEPPINO” D’AMICO, direttore di ValloPiù

Ha coordinato i lavori il giornalista Giuseppe D’Amico, il quale ha letto anche i messaggi fatti pervenire dall’on.le Alfonso Andria e dal sen. Michele Pinto, impossibilitati ad essere presenti.

All’incontro erano presenti la consorte, Giovanna Paladino, i figli Ilaria e Raffaele, la sorella Maria insieme ad altri familiari e numerosi amici che lo avevano conosciuto e stimato. Presenti, tra gli altri, i sindaci di Sant’Arsenio e Pertosa, Donato Pica e Domenico Barba e diversi ex alunni.

A conclusione della manifestazione il figlio del docente scomparso, Raffaele Criscuolo, ha ringraziato l’Amministrazione comunale per l’iniziativa. Quindi, ha ricordato l’impegno profuso dal genitore in politica e nella scuola, “la sua missione più alta. Ispirato da Don Milani si dedicò a combattere l’inevitabile destino che avrebbe colpito chi, per mancanza di mezzi, sarebbe rimasto vittima di una situazione di subordinazione sociale e culturale. L’abbandono scolastico era allora come lo è oggi un problema enorme soprattutto al sud. Insieme al professore Vincenzo Curcio, del quale si sono appena ricordati i 15 anni dalla scomparsa, e insieme a Rosario Di Donato e Don Raffaele Baorto addirittura la fondarono. Oggi, quello che inizialmente fu il “Commerciale” porta il suo nome ed è per me e per la mia famiglia, per zia, fonte di orgoglio infinito. Questi 40 anni senza mio padre sono stati pieni di esperienza e di vita che hanno formato il mio carattere soprattutto lontano da Polla. Ma anche se lontano fisicamente non ho mai dimenticato “a chi appartengo” e da dove vengo. Resto un pollese “r’ n’copp a chiazza”, orgoglioso e fiero di essere il figlio del Professore Peppino Criscuolo…Per papà è stato sempre vivo il ricordo della famiglia nei suoi diari scritti nei momenti più bui della sua malattia. Mi riporta alla mente la lettera di Aldo Moro scritta alla moglie durante la sua prigionia“.

Al termine dell’incontro il sindaco Massimo Loviso ha fatto dono ai familiari del prof. Criscuolo di copia anastatica del suo atto di nascita.

MASSIMO LOVISO, sindaco di Polla, intervistato da GIUSEPPE “GEPPINO” D’AMICO, direttore di ValloPiù

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Peppino Criscuolo era nato a Polla il 30 gennaio del 1939.
Cresciuto in Piazza dei Parlamenti, nel cuore del centro storico del paese, conseguì prima la licenza magistrale e poi la Laurea in Lingua e Letteratura Inglese. Uomo impastato nelle tradizioni locali, stimava le funzioni della chiesa, i riti, le processioni, la liturgia come strumento antropologico di conoscenza del formarsi o dissociarsi della gente, di come il paese si teneva stretto nei legami parentali, di quanto le tradizioni avite riuscissero a produrre l’unità della storia dei vicinati, delle piazze e dei rioni. Fu uno dei primi docenti dell’Istituto Professionale per il Commercio che dal 2004 porta il suo nome. Di formazione cattolica aderì fin da giovane alla Democrazia Cristiana ricoprendo incarichi nell’ambito del partito. Nel 1980 fu eletto Consigliere Comunale ma, purtroppo, non riuscì a portare a termine il mandato a causa della malattia che ne provocò il decesso nel 1983.

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