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Investita da un’auto a Sala Consilina, si preoccupa per il giovane alla guida che si sente in colpa: Rosanna e il post che colpisce al cuore

Di Antonio Sica

Avete presente il risentimento, l’odio, la cattiveria che sembrano caratterizzare sempre più spesso le relazioni sociali in questo periodo post-Covid? In pratica è un po’ come se la pandemia avesse avuto anche l’effetto di moltiplicatore di alcuni brutti istinti, giustificando nella testa di molti i peggiori comportamenti. Sembra quasi che tanti attendano l’occasione o la scusa per sfogare la propria rabbia repressa, sui social ma anche nella vita reale. Come dire: “tanto certezze non ce ne sono” e allora… perchè sottostare a ingombranti considerazioni etiche? Meglio approfittare e trovare il modo per sfogarsi.

Per fortuna non vale sempre e non vale per tutti, e alcune dimostrazioni di segno decisamente opposto ci restituiscono un po’ di fiducia, oltre a dare un buon esempio. È il caso di Rosanna, una signora valdianese il cui post ci ha colpito proprio perché va in una direzione completamente diversa da tanti altri. Non si lamenta di nulla, Rosanna, non parla male di nessuno. Invece racconta un semplice episodio di vita reale risoltosi fortunatamente per il meglio, e nel quale ad emergere sono comprensione e tolleranza.

“Stasera – scrive Rosanna- mentre camminavo vicino a casa mia, un’auto mi stava investendo. Ho sentito il paraurti sfiorarmi la gamba, ma senza farmi nulla. Neanche il tempo di rendermi conto… e sento nel senso opposto qualcuno che rallenta e si ferma. Un ragazzo alla guida comincia a parlare, all’inizio non capivo cosa volesse… «Signora come state? Scusate non vi avevo visto…Posso accompagnarvi io?».

Non avete idea -continua Rosanna- della tenerezza che mi ha fatto, si è reso conto di quello che era successo ed è tornato indietro per scusarsi e sapere come stavo. Credo che ci siano valori profondi in ragazzi che dimostrano una tale sensibilità. L’ho rassicurato e ci siamo salutati con un bel sorriso, contenti entrambi per come era andata. Poi ho pensato: «Meno male che non mi ha fatto fuori, se no sto poveretto si sarebbe sentito in colpa per sempre… e non avrebbe mai saputo che lo avrei perdonato in ogni caso»”.

L’episodio si è verificato venerdì sera a Sala Consilina. Che dire, le parole di Rosanna colpiscono al cuore, perché diciamo la verità… se fosse capitato a molti di noi, come minimo ci sarebbe scappato un “vaffa”… se non qualcosa di peggio. Invece, leggere della preoccupazione di Rosanna per il giovane che aveva rischiato di investirla ci rende una prospettiva diversa, quasi paradossale. Un punto di vista che sarebbe bello fosse “normale”, ma purtroppo ad oggi il concetto di “perdono” non va molto di moda.

Inoltre, quanto accaduto dimostra che molti giovani potranno anche commettere errori, ma sanno anche assumersene le responsabilità. E anche questo è un segnale di speranza. Il giovane si è fermato, ha prestato soccorso. E, ci ha assicurato Rosanna, non correva al volante della sua auto: “è stato forse un attimo di distrazione, come purtroppo può capitare a chiunque… e forse anche per questo motivo il peggio è stato evitato”. Rosanna dice che in ogni caso lo avrebbe perdonato, e noi crediamo alle sue parole. Perché sono parole che ci danno speranza.

Ovviamente molto meglio così, nessuno si è fatto male e tutto è bene quel che finisce bene… anche perché quella di Sagnano a Sala Consilina -dove si è verificato l’episodio raccontato da Rosanna- è una zona molto pericolosa per i pedoni e per chiunque, dove molto spesso le auto viaggiano a velocità troppo elevata.

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