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Da sette secoli di sapienza l’idea di due giovani imprenditori valdianesi: presentato a Padula “Silentium, Antico elixir Certosino”

Di Geppino Giuseppe D’Amico

Passano i secoli ma la Certosa di San Lorenzo continua a far “sentire” l’importanza della propria storia. Il 1306 è l’anno di fondazione della Certosa di San Lorenzo a Padula. Oltre sette secoli dopo è un viaggio continuo attraverso la storia, l’arte e l’antica sapienza certosina dell’uso delle piante.

Partendo da questi presupposti storici è nata “1306 Antiche Lavorazioni”, una piccola realtà imprenditoriale sbocciata a Padula durante gli anni della pandemia dalle idee di Francesco Ferrigno e Nicola Cestari, due giovani che hanno deciso di investire ai margini dei ritmi frenetici del mondo contemporaneo, osservando il territorio da un’altra prospettiva e con l’intenzione di promuovere uno sviluppo sostenibile. Qui, dove per secoli i monaci hanno vissuto in un rapporto simbiotico con la natura dedicando la propria vita alla preghiera, alla ricerca dello studio sull’uso delle piante, “1306” recupera la filiera produttiva delle officine certosine. Dopo un approfondito lavoro di ricerca, i due giovani imprenditori hanno riportato in vita un elisir prodotto dai monaci certosini di Padula nei secoli scorsi.

I monaci certosini dedicavano gran parte del proprio tempo alla preghiera, al lavoro (“Ora et Labora) al silenzio e allo studio della natura ricavandone una vasta conoscenza che nei secoli hanno gelosamente custodito. Lo speziale doveva analizzare le caratteristiche di ogni essenza, dai cicli di fioritura ai tempi di raccolta fino ai metodi di conservazione: il processo variava a seconda della pianta e, per preservarne le proprietà terapeutiche, occorreva una certa dedizione.

Con queste premesse storiche è nato “Silentium, Antico elixir Certosino” che rappresenta la perfetta sintesi tra gli antichi elixir e l’evoluzione della liquoristica: legato alla storia certosina, i processi di estrazione rispettano meticolosamente le proprietà di ogni botanica, conferendo un grado di complessità che risponde perfettamente alle esigenze del mondo liquoristico.

La nuova iniziativa imprenditoriale è stata presentata nel corso di una affollata manifestazione che si è tenuta negli ambienti situati nella corte esterna della Certosa dove anticamente venivano custodite le derrate. Tra gli intervenuti alla cerimonia di presentazione della nuova iniziativa imprenditoriale la Sindaca di Padula, Michela Cimino, con altri amministratori comunali; l’assessore della Comunità Montana, Gaetano Spano, ed il Consigliere Regionale Tommaso Pellegrino.

Nel solco del recupero delle migliori e più interessanti tradizioni del Vallo di Diano anche la Banca Monte Pruno è stata presente alla presentazione di ‘Silentium’ e dell’intero “Progetto 1306” con il Vicedirettore Generale Cono Federico che ha testimoniato, concretamente, il supporto che l’istituto finanziario offre alle brillanti iniziative imprenditoriali dei giovani. Presenti anche il Responsabile della Filiale di Padula, Giuseppe Luzzi, il Responsabile AQR-Crediti Corporate, Alessandro Cataldi, ed il Presidente della Monte Pruno Giovani, Sebastiano Greco.

Il progetto è stato illustrato da Marco Sarandrea che fa parte di un’azienda leader nel settore, specializzata nello studio e nella trasformazione di prodotti provenienti dalle piante officinali.

Nel “Silentium” sono presenti oltre 70 tra erbe e spezie e il processo di lavorazione può durare fino a 6 mesi. Tra le botaniche si distinguono l’elicriso, pianta selvatica dall’aspetto raggiante e dai fiori d’oro (dal greco “elios” e “chrysós”, sole e oro), e lo zafferano, dal gusto intenso e penetrante che rilascia il colore che caratterizza l’Antico Elixir Certosino.

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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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