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Presso il Centro “Una Speranza” l’inclusione passa anche dalla raccolta delle olive

Nuova importante iniziativa del Centro “Una Speranza OdV”, di Sala Consilina (Sa) dove si sta vivendo uno dei momenti più attesi e gratificanti dell’anno: la raccolta delle olive e la successiva molitura per la produzione di olio extravergine d’oliva. Nei terreni che circondano il Centro diurno e residenziale per disabili in Via Cappuccini Sottano c’è un esteso uliveto con circa 200 piante che la scorsa annata hanno prodotto circa 900 litri di olio extravergine d’oliva. L’olio viene utilizzato nelle cucine e nei laboratori del Centro e quello che rimane viene messo in vendita direttamente nel negozietto di “Natura Solidale”, all’ingresso della sede di “Una Speranza”. La produzione dell’olio d’oliva extravergine è una delle principali attività del progetto “L’Officina dell’Inclusione”, finanziato da Fondazione Con il Sud, allo scopo di sviluppare una serie di iniziative tra loro integrate, per diffondere la cultura dell’inclusione, agendo concretamente sul coinvolgimento delle persone con disabilità.

“La raccolta delle olive è un momento di forte aggregazione tra amici volontari dell’associazione, persone disabili, stranieri e tutti coloro che sentono il bisogno di dare una mano”, dichiara Marianna De Vita, psicologa e psicoterapeuta, responsabile del progetto. L’idea progettuale è di coinvolgere persone con ritardo cognitivo e disabilità fisica in pericolo di emarginazione sociale ad esperienze di rieducazione funzionale e di lavoro che possa costituire un luogo per ristabilire nell’individuo equilibri individuali e sociali.

Il progetto “L’Officina dell’Inclusione partito a febbraio 2021 ha inteso ampliare le attività esistenti attraverso una Fattoria didattica ed un Laboratorio di cucina e trasformazione dalla materia prima a prodotto alimentare finito pronto per la vendita diretta. Il presidente dell’Associazione “Una Speranza”, don Vincenzo Federico,ha coinvolto come partners altre realtà associative del territorio potendo contare sull’anima e motore dell’Associazione,Gianfranco Santopaolo, padre di un ragazzo disabile e socio fondatore di Una Speranza.

Gianfranco Santopaolo

“Il nostro obiettivo- dice Gianfranco Santopaolo– è far sì che il tema dell’agricoltura sociale possa essere sempre più lo strumento di promozione della nostra realtà associativa”.

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La storia dell’Associazione “Una speranza” inizia negli anni ’90 grazie alla tenacia di Gianfranco Santopaolo. Calabrese, trapiantato nel Vallo di Diano e padre di un giovane disabile, Santopaolo grazie all’incontro con Don Vincenzo Federico, parroco della Chiesa di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori a Padula, getta le basi per costruire una rete familiare intorno al grande tema del “dopo di noi” e per fissare quale primo obiettivo la realizzazione a Sala Consilina di un luogo dove promuovere l’incontro e la cura.

La sede dell’Associazione “Una Speranza OdV

L’idea di dare vita prese corpo nel 1997 quando a Gianfranco Santopaolo si aggiunsero alcune famiglie di Sala Consilina che in presenza di un vissuto di disabilità, di figli, fratelli, sorelle, madri e padri, decisero di guardare oltre l’orizzonte del presente e dare vita ad un’associazione a cui affidare l’identità, i diritti e le speranze del domani. Nacque così l’Associazione “Una Speranza onlus” così chiamata per sottolineare ancora più forte la necessità di fare della Speranza il faro per poter intraprendere un cammino di welfare territoriale.

Nel 2001 l’Associazione Una Speranza, guidata proprio da Don Vincenzo Federico, avvia la gestione del Centro sociale polifunzionale “Michelina Garone” a Sala Consilina, servizio voluto dal Comune di Sala Consilina e nel 2004 integrato nell’ambito dei servizi socio-assistenziali dell’allora Piano Sociale di Zona S10. Il cammino è lungo. L’obiettivo delle famiglie era realizzare un centro diurno e residenziale che potesse divenire riferimento per l’intero territorio del Vallo di Diano. Nel 2005 l’Associazione acquista dei terreni sui quali viene autorizzata l’edificazione di un centro. Nel 2011 il tutto va ad incrementare il fondo costituito dall’Associazione presso la Fondazione della Comunità Salernitana. Da allora, il “Fondo Associazione Una Speranza Onlus” ha lo scopo di garantire nel tempo il benessere psicofisico delle persone con disabilità mediante la realizzazione di una struttura che possa costituire luogo di attenzione, cura, rispetto, affetto il più vicino possibile al contesto familiare. 

Il 1 giugno del 2012, grazie alla sinergia avviata con la Fondazione della Comunità Salernitana, in località Cappuccini Sottano a Sala Consilina avviene la posa della prima pietra. In pochi anni, mattone dopo mattone, nasce il Centro Una Speranza. Il colore azzurro delle sue facciate spicca tra l’architettura della cittadina valdianese. Il pianterreno luogo dove attualmente è ubicato il centro diurno viene ufficialmente inaugurato il 17 dicembre del 2016. Un momento storico, emozionante e commovente. Un momento importante e fondamentale per le famiglie e per la comunità. L’Associazione “Una Speranza” nel frattempo divenuta a novembre del 2020 ODV-Organizzazione di Volontariato- continua a raccogliere fondi per il completamento della struttura al fine di garantire cura sanitaria e sociale alle persone con disabilità, per poter un giorno rispondere con concretezza all’interrogativo del “dopo di noi” e per poter consegnare ai posteri un’opera frutto della solidarietà civile.

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