Ieri sera è andato in onda un ampio servizio, all’interno del programma televisivo “Le Iene” su Italia Uno, sulla straordinaria ricerca condotta dal professor Michele Maio, originario di Padula, attualmente ordinario di Oncologia dell’Università di Siena e direttore del Centro di Immuno-Oncologia presso l’ospedale Santa Maria alle Scotte.
Maio, insieme a tutta l’equipe, ha mostrato gli straordinari risultati raggiunti nella cura del cancro grazie all’immunoterapia. In particolare si è discusso di una nuova strategia che consiste nell’utilizzo dei farmaci epigenetici per fare in modo che il sistema immunitario riesca nuovamente a riconoscere ed attaccare il tumore.
Lo studio clinico in pazienti con melanoma metastatico è stato realizzato da Fondazione NIBIT con il contributo di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro. In questo studio i ricercatori guidati dal professor Michele Maio hanno dimostrato che la somministrazione successiva di guadecitabina e ipilimumab – il primo un agente ipometilante, il secondo un immunoterapico – migliora la risposta del sistema immunitario. Più precisamente, le cellule del sistema immunitario riconoscono e attaccano più efficacemente le cellule tumorali modificate nel loro DNA grazie al precedente trattamento con il farmaco epigenetico. Non solo, grazie a un’analisi multi-omica integrata, è stato anche possibile suddividere i pazienti in quattro differenti categorie, consentendo di prevedere meglio la risposta clinica e la sopravvivenza a cinque anni dal trattamento.
Attualmente, la sperimentazione è alla fase 2, e, per il momento, riguarda pazienti con tumore del polmone e melanoma. I risultati, però, sono attualmente incoraggianti: è, infatti, raddoppiato il numero di pazienti che, grazie a questa cura, è riuscito a guarire.
Le speranze, insomma, come spiegato nel corso del servizio di Luigi Pecoraro de Le Iene sui tumori (clicca qui per vedere il programma), ci sono e sono sempre più forti, grazie anche allo straordinario lavoro di Michele Maio che, oltre ad essere originario del piccolo comune del Vallo di Diano, qualche anno fa è diventato anche cittadino onorario di Padula.
