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Polla, è stato intitolato “Laudato Si’” l’auditorium presso la parrocchia di “Cristo Re e Sacro Cuore di Gesù”

Cerimonia di intitolazione dell’Auditorium “Laudato Si’” della parrocchia di “Cristo Re e Sacro Cuore di Gesù” a Polla. Un’occasione in cui essere grati e riconoscere quanto questo luogo possa essere un’opportunità per tutta la comunità non solo pollese, ma anche diocesana e di tutto il territorio. Non un evento fine a se stesso, ma l’inizio di un percorso, di un impegno a riflettere e agire sul tema sempre più urgente della crisi ambientale e climatica a cui bisogna rispondere con una conversione ecologica e allo stesso tempo del cuore. In apertura dei lavori, coordinati da Carmen Di Donato, presidente nazionale FUCI, sono intervenuti per i saluti istituzionali il sindaco di Polla Massimo Loviso, il consigliere regionale della Campania Tommaso Pellegrino. Nella sua introduzione il parroco, Don Antonio Calandriello, ha evidenziato gli scopi dell’incontro, “organizzato per favorire la crescita delle nostre comunità, piccole o grandi che siano, nel segno della ecologia integrale indicata da Papa Francesco”. La relazione ufficiale è stata tenuta da Cecilia Dall’Oglio, sorella di padre Paolo Dall'Oglio e Senior advisor e Responsabile Programmi italiani del Movimento Laudato Si’ e membro del Comitato Direttivo Ecumenico di Tempo del Creato. L’intervento della relatrice è stato ricco di spunti per i presenti, partendo dall’obiettivo che muove il Movimento Laudato si’, passando dalla proiezione di alcuni estratti del docufilm “La Lettera” e arrivando alle iniziative che il Movimento Laudato si’ porta avanti in Campania e a cui ci si può unire istituendo un circolo o meno: “Ascoltare il grido della terra e il grido dei poveri” perché “il contrario della creazione è la distruzione”. Le conclusioni sono state affidate al Vescovo, Mons. Padre Antonio De Luca. Riprendendo le parole di Dall’Oglio il Vescovo ha evidenziato il disordine in atto: la terra ci consegna roba per dodici mesi, ma noi abbiamo la bulimia, ci abbuffiamo al punto da consumare in sei mesi quello che dovremmo consumare in un anno. Planet people, pace e progresso sono parole alle quali dovremmo ispirarci. Papa Francesco ci ricorda che tutto è connesso, e nessuno può esimersi dalla responsabilità della custodia del Creato e delle nostre azioni: c'è in ballo il futuro della terra e ciò che lasceremo alle future generazioni”. Il Vescovo ha concluso annunciando un altro progetto da tenersi a Teggiano sul tema dell’Ecologia spirituale interiore. È stata un’iniziativa importante, perché davanti ai dati scientifici che ci presentano una situazione drammatica e urgente, per non cedere allo sconforto è necessario ascoltare anche storie edificanti, testimonianze – anche di fede – che aiutino a sentirsi coinvolti in prima persona a fare la propria parte per prendersi cura della nostra Casa Comune. “Tutto è connesso”, la pandemia ha insegnato in modo drammatico che nessuno può girarsi dall’altra parte senza che questo abbia un effetto. Siamo chiamati quindi, a scegliere come contribuire alla transizione ecologica, siamo chiamati a farci portavoce dei più fragili, poveri, giovani e inascoltati che pur non essendone i principali responsabili sono quelli che pagano sulla propria pelle il peso maggiore di questa crisi. Indubbiamente, l’incontro ha offerto un’importante occasione per una profonda riflessione sul grande ed urgente tema della crisi ambientale, dell'ecologia integrale e della conversione ecologica.

Cerimonia di intitolazione dell’Auditorium “Laudato Si’” della parrocchia di “Cristo Re e Sacro Cuore di Gesù” a Polla. Un’occasione in cui essere grati e riconoscere quanto questo luogo possa essere un’opportunità per tutta la comunità non solo pollese, ma anche diocesana e di tutto il territorio. Non un evento fine a se stesso, ma l’inizio di un percorso, di un impegno a riflettere e agire sul tema sempre più urgente della crisi ambientale e climatica a cui bisogna rispondere con una conversione ecologica e allo stesso tempo del cuore.

In apertura dei lavori, coordinati da Carmen Di Donato, presidente nazionale FUCI, sono intervenuti per i saluti istituzionali il sindaco di Polla Massimo Loviso, il consigliere Regionale della Campania Tommaso Pellegrino. Nella sua introduzione il parroco, don Antonio Calandriello, ha evidenziato gli scopi dell’incontro, “organizzato per favorire la crescita delle nostre comunità, piccole o grandi che siano, nel segno della ecologia integrale indicata da Papa Francesco”.

La relazione ufficiale è stata tenuta da Cecilia Dall’Oglio, sorella di padre Paolo Dall’Oglio e Senior advisor e Responsabile Programmi italiani del Movimento Laudato Si’ e membro del Comitato Direttivo Ecumenico di Tempo del Creato. L’intervento della relatrice è stato ricco di spunti per i presenti, partendo dall’obiettivo che muove il Movimento Laudato si’, passando dalla proiezione di alcuni estratti del docufilm “La Lettera” e arrivando alle iniziative che il Movimento Laudato si’ porta avanti in Campania e a cui ci si può unire istituendo un circolo o meno: “Ascoltare il grido della terra e il grido dei poveri” perché “il contrario della creazione è la distruzione”.

Le conclusioni sono state affidate al Vescovo, Mons. Padre Antonio De Luca. Riprendendo le parole di Dall’Oglio il Vescovo ha evidenziato il disordine in atto: “la terra ci consegna roba per dodici mesi, ma noi abbiamo la bulimia, ci abbuffiamo al punto da consumare in sei mesi quello che dovremmo consumare in un anno. Planet people, pace e progresso sono parole alle quali dovremmo ispirarci. Papa Francesco ci ricorda che tutto è connesso, e nessuno può esimersi dalla responsabilità della custodia del Creato e delle nostre azioni: c’è in ballo il futuro della terra e ciò che lasceremo alle future generazioni”. Il Vescovo ha concluso annunciando un altro progetto da tenersi a Teggiano sul tema dell’Ecologia spirituale interiore.

padre ANTONIO DE LUCA
vescovo della Diocesi di Teggiano e Policastro (SA)

È stata un’iniziativa importante, perché davanti ai dati scientifici che ci presentano una situazione drammatica e urgente, per non cedere allo sconforto è necessario ascoltare anche storie edificanti, testimonianze – anche di fede – che aiutino a sentirsi coinvolti in prima persona a fare la propria parte per prendersi cura della nostra Casa Comune.

“Tutto è connesso”, la pandemia ha insegnato in modo drammatico che nessuno può girarsi dall’altra parte senza che questo abbia un effetto. Siamo chiamati quindi, a scegliere come contribuire alla transizione ecologica, siamo chiamati a farci portavoce dei più fragili, poveri, giovani e inascoltati che pur non essendone i principali responsabili sono quelli che pagano sulla propria pelle il peso maggiore di questa crisi.

Indubbiamente, l’incontro ha offerto un’importante occasione per una profonda riflessione sul grande ed urgente tema della crisi ambientale, dell’ecologia integrale e della conversione ecologica.

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