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Alta Velocità, Roberto Zucchetti: “Nel 2030 si andrà con l’Alta Velocità fino a Praia a Mare”

Tante le domande, molte le proposte, ma anche qualche obiezione. È questo il bilancio del secondo incontro-dibattito sul tracciato valdianese dell’Alta Velocità, svoltosi nel pomeriggio di martedì presso la Sala Sanseverino della Certosa di Padula , dopo quello che si era tenuto in mattinata la “Sala Cultura” della Banca di Credito Cooperativo Monte Pruno. Il tema in discussione era il Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica della nuova linea Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria “Lotto 1b Romagnano – Buonabitacolo, comprensivo dell’interconnessione pari con la linea Battipaglia – Potenza, e lotto 1c Buonabitacolo – Praia della nuova linea Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria”.

“L’80 % del finanziamento è già pronto, e nel 2030/2032 si andrà con l’Alta Velocità fino a Praia a Mare”, ha precisato all’inizio del suo intervento il professor Roberto Zucchetti, Coordinatore dalla Commissione Nazionale Dibattito Pubblico.

Dopo i saluti della sindaca di Padula, Michela Cimino, la quale ha sottolineato l’importanza dell’opera in termini di sviluppo. Inoltre, ha specificato che l’Alta Velocità potrà incoraggiare i cittadini, soprattutto quelli più giovani, a restare nel Vallo di Diano, potendo contare sulla presenza di un’infrastruttura in grado di facilitare collegamenti moderni e veloci. Naturalmente, non sono mancati riferimenti alle ricadute che la stazione ferroviaria avrà in termini di sviluppo turistico. “Spero che l’opera possa contribuire significativamente alla maturazione del turismo come fenomeno economico e sociale e alla nascita di nuove attività legate al terzo settore e ai servizi. Mi riferisco a tutte quelle attività – ha spiegato Cimino – che normalmente si legano ad una stazione ferroviaria, a partire dalla mobilità, agli alberghi, bed-and-breakfast, affittacamere, ristoranti, edicole, negozi e tantissime altre attività. In questo modo – ha precisato – la stazione passa da mero luogo di transito, di arrivo e partenza dei viaggiatori a polo multi-servizi in grado di esprime valore culturale, sociale ed economico. Tutto questo da realizzare con il contributo di privati, pronti ad investire in questa opportunità territoriale”.

Dopo i saluti della sindaca di Padula, i responsabili del progetto hanno mostrato l’infrastruttura e spiegato le ragioni legate alle scelte effettuate nel corso dell’elaborazione tecnica.

Il tracciato dell’Alta Velocità nel Vallo di Diano sarà prevalentemente parallelo a quello autostradale e per buona parte costituito da viadotti, ad eccezione del territorio di Padula, in modo da superare le reti viarie esistenti e i corsi d’acqua.

Terminata la presentazione del progetto, si è aperto il dibattito pubblico. Tanti gli interventi, a cominciare da quello del sindaco di Buonabitacolo, Giancarlo Guercio, dell’assessore ai lavori pubblici del Comune di Sala Consilina, Luigi Giordano, della consigliera del Comune di Lagonegro Maria Di Lascio, dell’attuale sindaco di Lagonegro Salvatore Falabella e di tanti cittadini che hanno rivolto delle domande ai progettisti dell’opera.

Molte le richieste, da parte dei rappresentanti di territori limitrofi al Vallo di Diano presenti in sala, di collegare la stazione ferroviaria alle altre zone della provincia di Salerno, della vicina Basilicata e dell’alta Calabria.

On. Corrado Matera, Consigliere regionale della Campania

A sottolineare l’importanza dell’opera e la centralità che assumerà il Vallo di Diano grazie alla stazione ferroviaria è stato in particolare il consigliere regionale della Campania, Corrado Matera, che ha ricordato anche la tanta strada fatta per ottenere questo risultato: “Ho seguito passo passo tutto l’iter -ha spiegato- e bisogna ricordare che in un primo momento il progetto di RFI non prevedeva nessuna fermata nel Vallo di Diano. Il rischio era dunque quello di vedere soltanto passare i treni nel territorio valdianese, e sarebbe stata una beffa. Era un’occasione troppo importante per il territorio, un’opera strategica di primaria rilevanza: per questo ci siamo attivati anche con l’amico Angelo Raffaele Marmo, incontrando i vertici di RFI e il commissario Vera Fiorani e sottolienando la necessità di una Stazione del Vallo di Diano. Che oggi nel progetto finale è realtà: usciamo finalmente dall’isolamento, il territorio sarà collegato non solo con il nord Italia ma con l’Europa. Dopo il dibattito pubblico, dobbiamo lavorare tutti insieme, non solo per dimostrare l’unità del Vallo di Diano, ma per integrare anche altri territori. È questa una sfida seria di sviluppo per il sud della provincia di Salerno”.

Professor Roberto Zucchetti, Coordinatore dalla Commissione Nazionale Dibattito Pubblico

Soddisfatto della giornata il professor Roberto Zucchetti: “È stato un dibattito molto positivo. Le istituzioni locali sono capaci di rappresentare gli interessi dei cittadini con richieste, domande e obiezioni, ma modo concreto”.

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