Di Antonio Sica
“La Certosa di San Lorenzo, riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità insieme al Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e i siti archeologici di Paestum e Velia, è oggetto di un costante monitoraggio per il mantenimento del riconoscimento UNESCO, ed esige una particolare attenzione e livello di responsabilità, in ordine alla Sua valorizzazione che non può prescindere, prioritariamente, dalla Sua tutela”.
È questa, in sintesi, la motivazione alla base della richiesta di accesso agli atti relativi ai lavori in corso presso il Monumento Certosino effettuata da parte di Angelo Paladino, presidente dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio.
La richiesta, inviata al direttore della Direzione Generale dei Musei Campani Maria Ragozzino, nel dettaglio riguarda i “lavori sicurezza antincendio”, gli “interventi di restauro e di fruizione innovativa per la valorizzazione del sito UNESCO e per uno sviluppo sostenibile del territorio di riferimento” e il PON “Cultura e Sviluppo” FESR 2014-2020 Padula (SA): Certosa di San Lorenzo.
A preoccupare Paladino sarebbero state segnalazioni relative alla presenza quantomeno “discutibile” di mezzi motorizzati in alcune aree della Certosa, e l’installazione di strutture esterne di collegamento che, seppure rimovibili, sono considerate di esagerato impatto.
Dopo un sopralluogo effettuato in Certosa, che avrebbe confermato dubbi e perplessità, il presidente dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio non ha esitato a effettuare la richiesta di accesso agli atti, per verificare la qualità, il tenore e l’adeguatezza dei lavori appaltati e in corso di realizzazione, con particolare riguardo al rispetto dei principi dell’articolo nove della Costituzione e alla tutela del Paesaggio e dei Beni Culturali in generale.
