Di Margherita Siani
“L’America è grande perché tanti popoli hanno deciso di emigrare e per essa hanno lavorato. L’emigrazione è stata un dono”, sono queste le parole che l’ex sindaco di New York, Bill de Blasio ha pronunciato a Sacco durante la sua visita nel borgo cilentano per salutare la comunità a cui si sente profondamente legato.
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Non è originario di questo luogo, Bill De Blasio, ma del beneventano e del materano, eppure un forte legame di amicizia sente per Sacco, grazie alla sua amicizia con Mario Macchiarulo, il barbiere che per tantissimi anni è stato anche un suo confidente.
Un legame nato da un’amicizia
La storia di questa amicizia tra Bill e il barbiere Macchiarulo, che era un pregiatissimo poeta, cantore soprattutto della sua Sacco, rappresenta la radice vera di questo incontro. “Ho conosciuto Sacco e l’ho amata attraverso.le parole, i racconti e le poesie di Mario”, ha detto De Blasio.
Ed è per questo che l’allora sindaco promise al suo amico barbiere di andare a Sacco, promessa ribadita allo stesso sindaco di Sacco, Franco Latempa, da cui aveva ricevuto un invito ufficiale nel 2019 durante un viaggio fatto a New York.
La visita di Bill de Blasio a Sacco
Con lui c’erano l’assessore Angelo Polito e il delegato ai rapporti all’estero dei sacchesi, Raimondo Tedesco, per celebrare i 100 anni dalla fondazione del club dei sacchesi d’America.
E a Sacco hanno riservato una bellissima accoglienza all’ex sindaco, che esordisce dicendo di dare a tutti del “tu” quale segno di amicizia e vicinanza.
Dinanzi alla comunità, a sindaci ed amministratori che lo hanno salutato, un’aria di festa come per un vecchio amico che ritrovi.
De Blasio ha visitato la chiesa, il paese, alcuni angoli caratteristici, con la promessa di ritornare ancora per un nuovo abbraccio.
La comunità sacchese è molto presente a New York, come ha ricordato il sindaco, il forte legame è in tanti momenti condivisi con il paese di origine e nei continui contatti e ritorni.
Un legame che incontri come questo intendono consolidare anche con le nuove generazioni, per favorire il turismo di ritorno.
MARGHERITA SIANI
