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Teggiano, gli studenti del Pomponio Leto emozionati dai “Perchè?” e dalla “storia vera” della scrittrice Anna Agostiniani

Di Geppino Giuseppe D’Amico

Ha riscosso notevoli consensi e grande attenzione l’incontro-dibattito sul tema “Adozione: …da dove vengo?” che si è tenuto presso l’Istituto “Pomponio Leto” di Teggiano per iniziativa del Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano.

Dopo gli interventi introduttivi del vice preside Antonio La Maida, che ha portato il saluto della Dirigente Scolastica, Maria D’Alessio (assente per impegni istituzionali), e del Presidente del Rotary, Giuseppe La Maida, gli studenti delle classi quinte hanno incontrato la scrittrice Anna Agostiniani, la Dott.ssa Angela Rivellese, già Vice Presidente Vicario del Tribunale per i Minorenni di Roma e la giornalista Patrizia Cavallone. Nell’occasione è stato presentato il libro “Perché? Una storia vera”, che Anna Agostiniani (premiata al Salone internazionale del libro di Torino) ha scritto partendo dalla sua personale, dolorosa esperienza. Ascoltare le vicende vissute dalla sua viva voce, è stato particolarmente interessante ed emozionante soprattutto per gli studenti che hanno potuto interloquire con lei.

Anna Agostiniani, abbandonata alla nascita, adottata all’età di 4 anni, abusata e vessata per anni, haraccontato la sua storia “per dare voce a tanti bambini che subiscono violenze di ogni tipo e che hanno il diritto di conoscere le proprie origini. Le violenze subite sono un dolore che rimane dentro e quel dolore lo sento ancora oggi. Sono figlia di una ragazza che, rimasta orfana e per questo mandata a servizio presso una famiglia benestante, era stata violentata dal capofamiglia che avrebbe dovuto tutelarla. Rimasta incinta a 15 anni, fu fatta partorire in un ospedale di un’altra regione dove dovette abbandonarmi. Sono stata adottata a 4 anni e la vita è subito diventata un inferno perché ho dovuto subire le attenzioni di chi avrebbe dovuto proteggermi”.  All’età di 21 anni, diventata maggiorenne, ha potuto lasciare la casa degli orrori e vivere la sua vita. Ha lavorato e studiato fino ad entrare nel mondo della comunicazione curando l’immagine della squadra della Lazio Calcio e, in particolare, di alcuni calciatori tra i quali il capitano biancazzurro Ciro Immobile. Negli anni ’80 ha curato anche l’immagine di Diego Maradona del quale ricorda la grande generosità nei confronti di numerosi scugnizzi che aiutava in modo anonimo.

“Ho ritrovato la mia mamma quando avevo 70 anni ma, purtroppo, dopo un anno l’ho perduta di nuovo a causa del Covid”. Quindi, ha ricordato l’impegno profuso nella continua ricerca della madre e delle sue origini: “Non sono i bambini ad essere cattivi ma i grandi” e in quest’ottica “è molto importante il ruolo dei professori che, in quanto tali, essendo in continuo contatto con i ragazzi, possono coglierne le problematiche di cui i ragazzi fanno fatica a parlare”. Ha poi evidenziato l’importanza delle adozioni a patto che la decisione di chi è preposto a tanto sia presa dopo un’attenta disamina della situazione del neonato abbandonato e della famiglia che chiede l’adozione perché a volte “le coppie che adottano non sono brave ma hanno fatto qualcosa che serviva loro”.    

Su questo tema particolare attenzione ha suscitato l’intervento della dott.ssa Angela Rivellese che ha illustrato le leggi vigenti in materia di adozione, in particolare per quanto attiene alla legge vigente di accesso del figlio adottato e non riconosciuto alla nascita alle informazioni sulle proprie origini e sulla propria identità: “Il mio è stato un lavoro fatto con il codice e con il cuore –ha affermato la dott.ssa Rivellese- perché è questo il solo modo per farlo quando ci si trova di fronte dei giovani. Non dimentichiamo in passato il minore non aveva il diritto di conoscere la madre naturale. Nel 2013 è intervenuta la Corte Europea. Ho conosciuto Anna Agostiniani quando era impegnata nelle ricerche per ritrovare la madre. L’ha cercata per tutta la vita riuscendo a partecipare anche ad alcuni programmi televisivi a cominciare da “Dove sei” di Enzo Tortora”.

Nel corso dell’incontro è intervenuta anche la giornalista Patrizia Cavallone che ha anche letto alcune pagine del libro.  Al termine Anna Agostiniani e Angela Rivellese si sono intrattenute a lungo gli alunni e con i docenti assicurando la propria disponibilità a ritornare nel corso del prossimo anno scolastico per un nuovo incontro.

Indubbiamente quella di Anna Agostiniani è una storia che merita di essere conosciuta e che lei ha voluto raccontare per aiutare coloro che si trovano in situazioni difficili, alle prese con violenze di vario tipo.  È una storia vera, cruda all’inizio, che induce a una semplice riflessione: ma davvero l’uomo è capace di fare tanto male? La risposta inevitabile è un triste “sì”!  Fortunatamente lungo il suo cammino ha incrociato anche persone, molto diverse tra loro, che l’hanno aiutata inevitabilmente a migliorare una vita cominciata in modo brutale. La presentazione del libro ed il dibattito successivo sono un invito ai genitori e ai docenti affinché proteggano, rispettivamente, figli e alunni dalle potenziali fonti di dolore che possono nascondersi nelle immediate vicinanze delle loro case e perfino in famiglia. I proventi saranno interamente devoluti all’Associazione “Mango Onlus” da lei fondata per offrire una vita migliore ai bambini del Paraguay.

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