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Iniziativa ASL Salerno- Consorzio Sociale S10 Vallo di Diano Tanagro Alburni: aperto lo sportello informativo per il sostegno alla famiglia.

di Giuseppe Geppino D’Amico

Il Consorzio Sociale Vallo Di Diano-Tanagro-Alburni e Distretto sanitario 72-Sala Consilina–Polla della ASL Salerno, hanno promosso un’attività di sensibilizzazione mediante lo sportello informativo aperto all’interno del reparto di ginecologia dell’Ospedale Luigi Curto di Polla, finalizzato al sostegno della famiglia, con particolare attenzione rivolta alla diade madre-bambino.

Una iniziativa di notevole rilievo in quanto l’accompagnamento di bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità costituisce un ambito fondamentale del lavoro di cura e protezione dell’infanzia, inteso come l’insieme degli interventi che mirano a promuovere condizioni idonee alla crescita, a prevenire i rischi che possono ostacolare il percorso di sviluppo e a preservare e proteggere la salute e la sicurezza del bambino soprattutto nell’ambito delle nuove famiglie.

Entrato in funzione il 24 gennaio scorso all’interno del reparto di ginecologia dell’Ospedale “Luigi Curto” di Polla, il nuovo sportello è stato presentato nel corso di una conferenza stampa presso l’aula “Giosi Roccamonte” del presidio ospedaliero. Un servizio innovativo per il territorio, promosso dal Consorzio Sociale Vallo Di Diano Tanagro Alburni e dalla ASL Salerno, Distretto sanitario 72-Sala Consilina–Polla. Presentato a Polla, all’interno del reparto di ginecologia dell’Ospedale “Luigi Curto”, lo sportello informativo, finalizzato al sostegno alla famiglia, con particolare attenzione rivolta alla diade madre-bambino.

Un’azione proposta in modo condiviso dal Direttore del Distretto sanitario 72-Sala Consilina–Polla, Pasquale Vastola, e dalla presidenza del Consorzio Sociale, Vallo di Diano Tanagro Alburni, guidato da Vittorio Esposito.

Presso il reparto di ginecologia dell’Ospedale “Luigi Curto” di Polla opera già la dott.ssa Angela Tortorella, dipendente del Consorzio Sociale Vallo di Diano Tanagro Alburni con la qualifica di Educatore, che ha avviato le attività previste.

Lo sportello mira a rafforzare e promuovere l’integrazione delle politiche sociali con quelle sanitarie, scolastiche, formative, dello sviluppo locale, delle pari opportunità, integrando in modo organico e condiviso le procedure sanitarie e quelle sociali, con l’obiettivo fondamentale dell’inclusione e della prevenzione del disagio nelle famiglie di nuova formazione, in difficoltà, considerando emergenza elettiva quelle delle madri delle bambine e dei bambini a rischio sociale.

A presentare il nuovo servizio il direttore del Distretto sanitario 72-Sala Consilina–Polla, Pasquale Vastola ed il direttore del Consorzio Sociale S10, Antonio Florio, il quale ha ricordato che l’importante servizio era già stato avviato nel Vallo di Diano nel 2009 per favorire l’integrazione Ospedale-Territorio: ora riprende dopo la pausa causata dalla pandemia.

Presente alla conferenza stampa anche la dott.ssa Marianna Fiocco, responsabile finanziaria della ASL Salerno e responsabile delle politiche socio-sanitarie della ASL: “Intercettare i bisogni socio sanitari del territorio significa offrire servizi ai cittadini; questo è l’unico sportello di questo tipo sul territorio della ASL ed è un modello che proveremo ad implementare anche in altre realtà. Esporteremo l’iniziativa anche in altri territori di competenza della ASL Salerno”.

Interessante l’intervento del dottor Francesco De Laurentiis, dirigente del reparto di Ginecologia e Ostetricia, il quale ha sottolineato la collaborazione con il territorio già sperimentata con successo in passato ed ha evidenziato “il cambio di passo del reparto con la nascita, da inizio anno 2023, di 38 neonati all’Ospedale di Polla che fanno ben sperare per l’anno in corso. Con questa media si potrà superare al termine dell’anno quota 400 a fronte dei 370 nati nel corso dell’anno 2022”.

In margine all’incontro va registrata una dichiarazione del presidente del Consorzio Sociale Vallo di Diano Tanagro Alburni, Vittorio Esposito: “Il lavoro avviato dal direttore Florio è molto importante; l’accompagnamento di bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità costituisce un ambito fondamentale del lavoro di cura e protezione dell’infanzia, inteso come l’insieme degli interventi che mirano a promuovere condizioni idonee alla crescita, a prevenire i rischi che possono ostacolare il percorso di sviluppo e a preservare e proteggere la salute e la sicurezza del bambino soprattutto nell’ambito delle nuove famiglie.

Ecco perché” ha concluso Esposito “la collaborazione instaurata con la ASL Salerno ed il Distretto sanitario 72 risulta preziosa al fine di favorire l’integrazione delle politiche sociali con quelle sanitarie. Il nostro unico obiettivo è favorire l’inclusione e la prevenzione del disagio nelle famiglie di nuova formazione, integrando in modo organico e condiviso le procedure sanitarie e quelle sociali”.

Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto anche su altre attività ospedaliere. In particolare, il dirigente della Nefrologia e Dialisi, Francesco Buono, dopo avere ricordato che “il servizio di nefrologia e dialisi è stato attivo anche durante il periodo della pandemia”, ha presentato la nuova camera a pressione negativa, sistemata vicino alla sala dialisi, che consente di assicurare l’importante servizio di dialisi anche a pazienti positivi al Covid. Nel mese di gennaio sono già 10 le dialisi assicurate a pazienti positivi al Covid.

Il primario della Rianimazione, Luigi De Angelis, ha annunciato la riapertura della sala riservata ai parenti dei pazienti dei ricoverati in rianimazione per assicurare una maggiore umanizzazione nel rapporto familiari-pazienti-operatori sanitari. La sala era stata chiusa durante la pandemia per far fronte alla necessità di rinvenire nuovi spazi da utilizzare nel periodo di emergenza generata dal Covid.

Novità anche nel campo della riabilitazione, illustrate dalla dott.ssa Adele Paolino: “Sono stati istituiti due posti di day hospital in riabilitazione intensiva in quanto possiamo disporre di una equipe multidisciplinare alla quale si è aggiunta anche una logopedista. Assicuriamo un servizio importante se si considera che il centro più vicino dista circa 80 chilometri”.

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