Search

Preoccupa il Dossier Regionale sulla povertà. Mons. Antonio De Luca: “Necessario fare Comunità”

I dati del Report Annuale sulle Fragilità contenuti nel Dossier Regionale 2022 sulla povertà, curato da Ciro Grassini per la Caritas e presentato recentemente a Napoli, sono fonte di grande preoccupazione. Lo si comprende fin dalla lettura dell’introduzione, redatta in nome della Delegazione regionale Caritas da mons. P. Antonio De Luca, Vescovo di Teggiano.

Dopo avere ricordato i disastrosi avvenimenti degli ultimi anni (“Dalla pandemia alla guerra in Ucraina sono tante le sciagure che hanno sconvolto l’umanità a livello mondiale, e non solo per la drammaticità dei morti che hanno mietuto, ma anche per le gravi conseguenze socio-economiche generate e per una povertà che inevitabilmente è cresciuta”) ha reso noti alcuni dati sui quali riflettere a cominciare dal problema lavoro che continua a gravare fortemente sull’economia regionale: “Secondo i dati Eurostat si registra un tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni del 41,3 per cento a fronte di un tasso in Italia del 5 ed un tasso medio8,2 per cento ed un tasso medio per l’Ue a 27 stati membri del 68,4 per cento. Nel nostro Paese persistono inoltre giganteschi divari territoriali: basti pensare che la provincia di Bolzano registra un tasso di occupazione pari al 70,7 per cento, ovvero quasi trenta punti percentuali in più della Campani, regione in cui la condizione della donna è ancor più penalizzata”.

Sono soprattutto le donne a bussare alla Caritas perché “fanno da interfaccia tra famiglie e istituzioni” e nella maggior parte dei casi si tratta di casalinghe “non per scelta, ma per resa dinanzi alle difficoltà”. Rispetto al passato e alle altre regioni italiani, in particolare del Nord, sono i nostri connazionali a chiedere sostegno: il 76,3 %: “un dato scaturito da fenomeni iniziati con la pandemia e non terminati”. Una povertà soprattutto familiare, di padri e madri di famiglia, in quanto l’80% degli italiani che si rivolge alla Caritas lo fa per il proprio nucleo familiare.

Il Dossier sottolinea, inoltre, che la Campania non è terra stanziale per gli stranieri, ma di passaggio, con appena 252.437 presenze. Non meno grave la situazione economica se si considera che la Campania è la regione con il maggior numero di nuclei percettori del reddito e della pensione di Cittadinanza: a giugno 2022 il 22 per cento delle prestazioni in Italia sono state erogate nella nostra regione.

Un altro dato negativo riguarda la speranza di vita stimata alla nascita in Campania nel 2021, “che è stata pari al 78,3 anni per gli uomini ed a 82,9 anni per le donne, mentre il valore nazionale è di 80,1 anni per gli uomini e 84,7 per le donne. Rispetto al 2019 la Campania ha perso 1,2 anni”.

A questo si aggiunge il forte svuotamento del territorio: “si è passati dai 5.869.965 abitanti del 1° gennaio 2015 ai 5.590.681 del 1° gennaio 2022 per una differenza pari a 279.284 abitanti in 7 anni, cifra paragonabile all’intera popolazione della provincia di Benevento”. A partire sono soprattutto i giovani e la Campania è la regione del Sud che ha più migrazione di giovani verso il Nord e l’estero, soprattutto dalla provincia di Napoli. Si tratta di giovani qualificati, con laurea e master, che vanno a contribuire allo sviluppo del Nord.

Un capitolo del Dossier è dedicato al fenomeno migratorio nella diocesi di Teggiano-Policastro e, in particolare, le iniziative avviate e realizzate. A Sapri è stato realizzato un dormitorio, con mensa annessa, a disposizione di tutti i fratelli immigrati. “Ciò comporta l’evidente vantaggio per le persone che beneficiano del processo di integrazione, di poter usufruire di un alloggio sicuro e confortevole”. Di ancora maggior rilevanza l’istituzione di un centro di assistenza per richiedenti protezione internazionale a Postiglione: “Tale centro ha il fine di eliminare, o almeno ridurre, la gravità delle situazioni di quanti, per motivi politici, guerre, contrasti ideologici sono costretti a lasciare il proprio paese di origine”.

Nel periodo estivo è in funzione a Policastro Bussentino, un dormitorio per i numerosi venditori ambulanti che, percorrendo spiagge, sotto la vampa del sole, trascorrono intere giornate nel tentativo di vendere i propri oggetti artigianali: “In assenza di tale struttura sarebbero costretti ad affrontare spese di fitto alquanto elevate per due o tre mesi all’anno oppure a dormire sulle spiagge come avveniva in passato. A ciò si aggiunge l’apertura di due centri di ascolto, a Sapri ed a Sala Consilina, dove gli immigrati possono far confluire l’esposizione dei propri bisogni e delle proprie richieste”. Il capitolo del Dossier dedicato alla nostra Diocesi si sofferma sul Progetto “Apri”, una iniziativa socioassistenziale a favore dei migranti tramite forme dinamiche ed efficaci di collaborazione interdiocesana nella provincia di Salerno.

Dall’analisi, lucida e puntuale ma impietosa il Dossier all’auspicio che P. Antonio De Luca individua nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che mette a disposizione ingenti fondi economici destinati a rilanciarne l’economia dopo la pandemia di Covid-19, al fine di permettere lo sviluppo verde e digitale del Paese, ma anche di ridurre le diseguaglianze sociali endemiche del nostro Sud e della nostra regione.

Nel concludere i lavori del convegno, al quale ha partecipato anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il Vescovo P. Antonio De Luca ha affermato che “il Dossier è una visione reale, senza allarmismi, ma che presenta dati da analizzare con una prospettiva. Il Dossier ci mette di fronte alla sproporzione delle nostre risposte, se vogliamo approntarne di natura immediata dobbiamo metterci insieme. Bisogna fare comunità, come detto anche da Borgomeo. Soprattutto -ha concluso P. De Luca- bisogna farsi carico dell’emergenza educativa in quanto quella dell’istruzione è la dimensione da tenere presente e su cui investire”.

Condividi l'articolo:
Write a response

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close
Magazine quotidiano online
Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
Close