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I cittadini chiamano, le Istituzioni rispondono: in corso il monitoraggio dell’ARPAC nel Vallo di Diano

di Antonio Sica

Quando i cittadini “chiamano” e le istituzioni rispondono a vincere è tutto il territorio. Un esempio arriva dal Vallo di Diano, dove la richiesta dell’Associazione “Resta” al Consigliere Regionale Corrado Matera per l’attivazione di un monitoraggio nel territorio valdianese, ha trovato immediatamente terreno fertile.

Matera, infatti, si era già occupato di questo tema subito dopo le recenti inchieste su possibili reati in tema ambientale che hanno avuto come scenario proprio il Vallo di Diano. Segnali inquietanti, ai quali si associavano preoccupazioni per la presenza sempre più diffusa di alcune tipologie tumorali, che appaiono ingiustificate in un’area prettamente agricola e che proprio nella salubrità ambientale dovrebbe trovare uno dei suoi punti di forza. Tutte considerazioni che avevano portato Matera a presentare un tempestivo emendamento, approvato in Consiglio Regionale, che prevedeva azioni di verifica in tema ambientale nel Vallo di Diano.

Proprio quell’emendamento ha permesso ora la realizzazione di un progetto di monitoraggio a tappeto del territorio valdianese, per verificarne lo stato di salute ambientale e scoprire eventuali tracce di inquinamento di acque e terreni. I controlli sono stati affidati all’ARPAC, e riguardano in particolare campionamenti di acque superficiali, acque sotterranee e sedimenti fluviali. L’attività è partita proprio nei giorni scorsi con la raccolta dei primi campioni da analizzare, effettuata in diverse località alla presenza dei rappresentanti dell’Associazione Resta e dello stesso Consigliere Regionale originario di Teggiano. Nei prossimi giorni i tecnici dell’ARPAC continueranno i prelievi nella vasta area interessata dal progetto. In attesa di conoscere i risultati, intanto c’è da segnalare che l’attività di monitoraggio sta trovando nelle varie tappe la più totale approvazione dei cittadini residenti, che sono i primi a volerci vedere chiaro. Perché cittadini, Associazioni e Istituzioni sono d’accordo su questo: “La salute e la difesa del territorio vengono prima di tutto”.  

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