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Intervista a Teresa Romano dopo i successi al Deutsche Oper di Berlino: “Una gioia per l’entusiasmo che sento ogni sera”

Ancora un successo internazionale per la cantante lirica Teresa Romano di Casalbuono, impegnata nell’opera La Gioconda di Ponchielli al Deutsche Oper di Berlino.L’abbiamo raggiunta per farci raccontare questa esperienza e cosa significa nella sua prestigiosa carriera.

di Antonia Marmo

Sei tornata ad esibirti nella Capitale tedesca nel prestigioso Deutsche Oper Berlin: che cosa ha di speciale questo teatro e come è stata accolta La Gioconda dal pubblico berlinese?

“Il Deutsche Oper di Berlino è il principale teatro d’opera della città ed è uno dei più importanti a livello internazionale. È un teatro che ha numerosissime produzioni e ogni giorno dell’anno propone una notevole varietà di spettacoli d’opera da quelle contemporanee a quelle di repertorio tradizionale con allestimenti vari sia moderni che storici. Uno di questi ultimi è proprio la nostra Gioconda, nato addirittura negli anni Settanta ed è arrivato vivo e vitale fino ad oggi dopo innumerevoli riprese con eccellenti cast in questi cinquant’anni. Le recite sono quasi tutte sold out e gli applausi sono lunghi e calorosissimi ogni sera, segno del fatto che a Berlino amano profondamente l’opera e in particolare gli spettacoli ottimamente riusciti come questo e non per ultimo, amano ascoltare le belle voci all’italiana. Un entusiasmo palpabile che mi ha riempito di gioia!”.

Teresa Romano

Sempre impegnata in ruoli importanti, stavolta in questa opera sei Laura, ci dici qualcosa in più di questo personaggio e qual è stata stavolta la tua chiave interpretativa?

“Laura è un personaggio romantico e nobile d’animo. Nel panorama del repertorio mezzosopranile drammatico è un po’ un’eccezione perchè di solito sono antagoniste forti, appassionate come lei ma anche prepotenti, penso ad Amneris di Aida, la principessa di Eboli di Don Carlo e la Principessa di Bouillon di Adriana Lecouvreur. Laura è una donna sposata che non rinuncia a rischiare tutto per vivere il suo vero amore: affronta l’autorità di suo marito e sfida la furia della sua rivale in amore, che è appunto Gioconda. Questa volta ho voluto esaltare la determinazione e forza di questa donna e non solo il lato nobile e dolce.Ha una vocalità estesa e ampia, non facile ma di enorme soddisfazione”.

Che cosa vuol dire per te portare l’opera italiana e la tua arte in giro per il mondo e confrontarti con altri Paesi?

“Significa avere un grande onore! Nonostante il lavoro lungo e continuo non smetto mai di sentirmi fortunata e privilegiata. Perchè dò voce a capolavori musicali assoluti che hanno reso grande l’Italia e gli italiani. L’opera italiana è uno dei gioielli della nostro patrimonio che fa sì che l’Italia e la nostra lingua siano consciute in tutto il mondo. Infatti a dicemre finalmente è avvenuta la consacrazione istituzionale, l’opera italiana è diventata patrimonio immateriale dell’umanità. Ogni volta in cui canto, in cui studio nuovi ruoli e in cui mi esibisco in pubblico penso sempre a questo. E quando canto all’estero ne ho sempre la conferma. Esattamente come qui a Berlino in cui il pubblico ha espresso tutta la sua passione e stima per la nostra eccellenza, regalando a me e ai miei colleghi ovazioni e standing ovations ogni sera”.

Teatro di Berlino
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