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A Sala Consilina vince la solidarietà: al Teatro Scarpetta successo per il concerto MusicAccanto promosso dalla Banca Monte Pruno

By Giuseppe Geppino D’Amico

Un concerto variegato, ricco di generi musicali diversi, che ha coinvolto il folto pubblico del Teatro “Mario Scarpetta” di Sala Consilina. Si può sintetizzare così MusicAccanto, il progetto scelto per sostenere le persone affette da disabilità. Due le serate organizzate dalla Fondazione di Comunità Salernitana, con il supporto della Regione Campania, il patrocinio dei Comuni di Sicignano degli Alburni e di Sala Consilina, il contributo della BCC Monte Pruno di Fisciano, Roscigno e Laurino e di altre aziende del Vallo di Diano.

Il primo concerto si è tenuto a Sicignano degli Alburni e si è avvalso della collaborazione delle associazioni Alburnus, la Ginestra e LaCausa-Effetto mentre quello di Sala Consilina è stato organizzato insieme alla Fondazione Banca Monte Pruno, in collaborazione con Gli Amici di San Rocco.

Nel teatro “Mario Scarpetta” Peppe Servillo e i musicisti che lo hanno accompagnato, diretti dal maestro Matteo Saggese oppure esibitisi come solisti, hanno ripetutamente strappato applausi al folto pubblico presente. Hanno proposto con grande professionalità musica di vario genere, partendo da canzoni napoletane storiche per attraversare la musica etnica arrivando a brani dei cantautori contemporanei.

Matteo Saggese, noto musicista e compositore, è da alcuni anni direttore artistico di un format che mette insieme artisti di diversi linguaggi ed è sempre molto sensibile ai temi sociali. Ha collaborato con grandi nomi della musica italiani e stranieri quali Célin Dion, Giorgia, Zucchero, Mina, Celentano, Antonacci e Renato Zero. Con lui sono stati protagonisti Peppe Servillo alla voce, Mauro Durante, leader del Canzoniere Grecanico Salentino al violino, voce e tamburo (straordinario il suo assolo di tamburo), insieme ad Alessia Tondo, altra figura importante del Canzoniere, e il chitarrista Mauro Di Domenico (applauditissima l’esecuzione del brano di Ennio Morricone, colonna sonora del film Nuovo Cinema Paradiso). A completare la band Carlo Fimiani alla chitarra, Enzo Zirilli alla batteria, Domenico Andria al contrabbasso e Francesco Doto voce. A raccontare i vari momenti musicali, la giornalista Valeria Saggese. Proprio la varietà delle proposte musicali è alla base del successo. Il resto lo ha fatto Peppe Servillo, istrionico (nel senso migliore del termine) e padrone del palcoscenico che ha coinvolto il pubblico, invitato a seguirlo durante le canzoni che ha proposto. Canzoni magistralmente arrangiate rispetto alle versioni originarie.

Prima del concerto le motivazioni della benefica iniziativa sono state illustrate dalla psicoterapeuta Marianna De Vita, responsabile dell’Associazione “Una Speranza, onlus”, e dalla presidente della Fondazione di Comunità Salernitana, Antonia Autuori. Ad aprire la serata Claudio Abate Chechile, del gruppo teatrale “I Ragazzi di San Rocco” che ha proposto un monologo di Paolo Ruffini dedicato al teatro; un testo che analizza una particolare disabilità: la disabilità dei cosiddetti…abili. Ne proponiamo un breve passaggio: “Il disabile non è qualcuno che non si sente ABILE A, ma il disabile è qualcuno che incontra per strada qualcun altro, lo indica e gli dice tu non sei ABILE A, allora quante persone disabili al sorriso e alla leggerezza incontriamo ogni giorno? Ecco… siamo disabili se ci neghiamo alla meraviglia, se ci neghiamo alla felicità…siamo disabili quando non ci permettiamo la bellezza perché quando si accede al bello scopriamo che è nostro, che ci appartiene. Basaglia diceva che visti da vicino nessuno di noi è normale. Ecco…noi siamo opere e quando noi guardiamo un’opera vediamo riflessi noi stessi, ne diventiamo proprietari e ci rendiamo conto che la vita può essere feroce ma può essere ferocemente meravigliosa…abbiamo la grande opportunità di tenerci stretti unici, meravigliosi straordinari così come siamo…stretti… In un grande abbraccio e in una grande speranza…”. Se è vero che “il teatro è una esaltazione dello spreco di energia in nome della bellezza, la voglia di accedere…di appropriarsi della bellezza, della meraviglia” allora tocca a ciascuno di noi decidere come vivere la propria vita.

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