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Anche il Vallo di Diano e il Cilento a Roma (VIDEO E FOTO): sindaci in protesta per i fondi Sviluppo e Coesione bloccati e l’Autonomia Differenziata

Anche il Vallo di Diano e il Cilento a Roma, alla manifestazione di protesta del Sud in Piazza dei Santi Apostoli. Presenti all’appuntamento tanti sindaci e amministratori della Campania radunati dal governatore Vincenzo De Luca. Centinaia di amministratori, fascia tricolore al collo, tutti insieme a rivendicare lo sblocco dei fondi “Sviluppo e Coesione” destinati alla regione: quasi 7 miliardi congelati da 18 mesi.

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Altro motivo della protesta è gridare “NO” all’Autonomia differenziata in “salsa leghista”. Tra i presenti il sindaci di Sala Consilina Francesco Cavallone, di Monte San Giacomo Angela D’Alto, di Teggiano Michele Di Candia, di Sanza Vittorio Esposito, di Polla Massimo Loviso, di Padula Michela Cimino e il Consigliere Regionale Corrado Matera. IN AGGIORNAMENTO

“𝐀 𝐑𝐨𝐦𝐚 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐚𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐃𝐞 𝐋𝐮𝐜𝐚 𝐞 𝐚 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐢 𝐞 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐒𝐮𝐝 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐦𝐛𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐨𝐩𝐩𝐢𝐚 𝐛𝐚𝐭𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐢𝐯𝐢𝐥𝐭𝐚̀”: è questo il commento del consigliere Regionale Corrado Matera che, attraverso la sua pagina Facebook, spiega i motivi della protesta. “Per le regioni meridionali 𝐢 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐢 𝐝𝐢 𝐒𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐞 𝐂𝐨𝐞𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 sono vitali: la mancata erogazione dei finanziamenti causa ritardi significativi nei progetti infrastrutturali e di sviluppo, compromettendo la qualità della vita dei cittadini e causando gravi effetti sul tessuto economico e sociale. Sono quotidianamente in contatto con tanti amministratori che segnalano difficoltà a provvedere anche alle esigenze più semplici: 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐜𝐜𝐡𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐞𝐬𝐬𝐞, è assolutamente urgente che i fondi vengano immediatamente sbloccati. L’approvazione del disegno di legge del Governo sull’𝐀𝐮𝐭𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐚 𝐃𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐭𝐚 accentuerà 𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐮𝐠𝐮𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚𝐧𝐳𝐞 tra le regioni più ricche e quelle più povere, che resteranno ancora più indietro. 𝐈 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢 𝐦𝐞𝐫𝐢𝐝𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐜𝐨𝐫𝐫𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐯𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐫𝐨𝐦𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐢, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞 𝐞 𝐚𝐥𝐥’𝐈𝐬𝐭𝐫𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞. Le aree interne saranno ancora più penalizzate da questa 𝐀𝐮𝐭𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐚 𝐃𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐭𝐚 “𝐢𝐧 𝐬𝐚𝐥𝐬𝐚 𝐂𝐚𝐥𝐝𝐞𝐫𝐨𝐥𝐢”, che dimentica il principio di eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e ai diritti fondamentali. Quella di oggi a Roma è una tappa di una battaglia che va combattuta uniti, al di là delle bandiere politiche, per impedire che si aggravino ulteriormente le disparità esistenti tra Nord e Sud. Non ci arrenderemo, e continueremo a lottare con tutte le nostre forze nel nome dell’equità e della coesione sociale, cruciali per il mantenimento della solidarietà nazionale e dell’unità del paese”.

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