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Carmine Cardinale, luci e ombre sul Vallo (VIDEO): “Segnali di speranza per lo sviluppo, ma manca unità e c’è chi rema contro”

Di Antonio Sica

Carmine Cardinale

“Starei malissimo se un giorno dovessi dire a qualche dipendente «non c’è lavoro, vattene a casa». È una cosa proprio non mi appartiene: per questo tutti i guadagni li investo nell’azienda, che è una risorsa non solo per me, ma per tutti coloro i quali ci lavorano. Mi sento responsabile nei confronti di queste persone”.  Parola di Carmine Cardinale, l’imprenditore valdianese che in oltre 40 anni di attività ha reso la “Cardinale Group” tra le più importanti aziende del panorama italiano e internazionale operanti nei settori della termoidraulica e della ferramenta. Una vera e propria filosofia di vita che -i fatti e la storia lo dimostrano- da sempre traccia la strada da seguire in un percorso imprenditoriale di grandissimo successo.

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Le telecamere di Vallo Più sono tornate a Teggiano, nella sede della Cardinal Group, per continuare a raccontare una storia che rende orgogliosi tutti i valdianesi, tracciando il bilancio dell’anno appena trascorso e aggiornando sugli ultimi sviluppi. Ma soprattutto perché -in particolare di questi tempi- non è mai banale ascoltare il pensiero di Carmine Cardinale, che afferma tra le altre cose “Non sono i soldi a fare grande una persona, ma soprattutto la stima di chi ti circonda: è quella la cosa più importante”. Concetti dei quali bisognerebbe fare tesoro, in un momento nel quale si assiste a un generale imbarbarimento dei rapporti e delle modalità di dialogo tra le persone.

Ma gli spunti interessanti sono davvero tanti. Ad esempio, per Cardinale la stazione dell’Alta Velocità e gli investimenti di alcune multinazionali nel Vallo di Diano sono segnali incoraggianti per il prossimo futuro, invidie varie permettendo. Perchè “Se gira l’economia sicuramente si finisce per stare meglio tutti. Non deve spaventare l’idea del cambiamento e che gli altri crescano, perché è un arricchimento: ma purtroppo nel Vallo di Diano ci sono alcuni personaggi che remano sempre contro, e vorrebbero che le cose restassero immobili. Probabilmente per incapacità di adeguarsi preferiscono sfogare la loro invidia ostacolando la crescita degli altri: ma così non si va da nessuna parte”. E le Istituzioni e gli amministratori locali? “Potrebbero fare tanto, tanto di più: dovrebbero essere loro i primi a incentivare le iniziative delle imprese, perché portano ricchezza al territorio, mentre l’assistenzialismo non porta alcun beneficio”.

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