Search

Sport e inclusione, riparte “Il Sentiero Baskin”

Ritorna “Il Sentiero Baskin”, il progetto sportivo di inclusione sociale avviato dalla Cooperativa Sociale “Il Sentiero” in collaborazione con la Polisportiva Valdiano. Si tratta di un progetto nato nel Vallo di Diano nel 2021 e che vede il coinvolgimento dei giovani migranti del Progetto SAI MSNA di Padula (comprendente 11 Comunità) e alcuni ospiti della struttura La Bottega dell’Orefice di Sala Consilina.

“Il baskin è uno sport che si ispira al basket -dice il coach Annalia Cutolo– ed è uno sport per tutti per atleti con o senza disabilità. Grazie ad un lavoro di sensibilizzazione sul territorio, siamo riusciti a coinvolgere diverse famiglie con ragazzi disabili e continueremo anche per quest’anno a offrire la possibilità del baskin quale strumento di inclusione ed integrazione”. La presentazione della squadra si è svolta presso la Parrocchia Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Anche quest’anno Il Sentiero Baskin svolgerà gli allenamenti (giovedì dalle 16 alle 17 e sabato dalle 15 alle 17) presso la Palestra Comunale di Sant’Arsenio e nelle prossime settimane scenderà in campo per il Campionato Senior Campania promosso dall’EISI (Ente Italiano Sport Inclusivi) e riconosciuto dal CIP (Comitato italiano Paralimpico). “Il Sentiero Baskin -sottolinea Fiore Marotta, presidente della Cooperativa sociale Il Sentiero – è un tassello importante del nostro operato in cui confluisce la nostra attenzione sia sul tema dell’integrazione dei migranti sia sul tema delle disabilità. Facciamo gli auguri alla squadra per il Campionato augurandoci che possiamo coinvolgere sempre più persone in questa esperienza sportiva e sociale”.

Nell’auditorium “Mons. Bruno Schettino” a Padula,alla presenza di don Vincenzo Federico, si è svolta anche la consegna degli attestati ai 35 partecipanti del Corso ABA “Per Tecnici del Comportamento”. “Fino ad oggi -evidenzia Laura Monaco, vicepresidente della Cooperativa sociale Il Sentiero- circa 65 persone hanno frequentato e conseguito l’attestato ABA. Per noi è un traguardo importante, che ci pone davanti alla sfida di un impegno maggiore in termini di servizi socioeducativi a bambini e ragazzi con diagnosi di spettro autistico”. Il corso è stato tenuto da Franka Rajkovic, Analista del Comportamento BCaBA – International Behavior Analyst IBA. “Questo corso mira a formare le persone che, diventando tecnici del comportamento –spiega Rajkovic– potranno essere di grande aiuto nello sviluppo del bambino e nel percorso di integrazione sociale, non solo con persone con disabilità ma anche con migranti. Le strategie del corso ABA mirano non solo a ridurre i comportamenti disfunzionali, ma anche ad insegnare le abilità linguistiche, sociali, motorie e di autonomia”.                                              

Condividi l'articolo:
Write a response

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close
Magazine quotidiano online
Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
Close