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Bradisismo, ing Petroccelli: nessun allarme nel Vallo, piuttosto monitoriamo il patrimonio immobiliare

Pozzuoli Campi Flegrei Bradisismo

di GIANFRANCO STABILE

Desta preoccupazione anche nel Vallo di Diano il fenomeno del Bradisismo, che da settimane tormenta il sonno dei Napoletani. Al fine di fare chiarezza ne abbiamo parlato con Gabriele Petroccelli, ingegnere geotecnico di Sala Consilina, allievo dell’indimenticato geologo Franco Ortolani.

GABRIELE PETROCCELLI
ingegnere geotecnico di Sala Consilina (SA)

CHE COS’È IL BRADISISMO
È fenomeno che afferisce esclusivamente alla zona dei Campi Flegrei. In pratica ci sono lenti abbassamenti del suolo, detti subsidenza, oppure sollevamenti del suolo. Si ripetono ciclicamente negli anni. A volte si è avuto la subsidenza, mentre in altri casi, come dal 2005 ad oggi, il sollevamento. Ad oggi parliamo di un sollevamento di circa 1,10 metri del sottosuolo in particolare nella zona del porto di Pozzuoli.

PERICOLOSITÀ
Nel Vallo di Diano possiamo stare tranquilli. È un fenomeno molto localizzato con sismi di bassa intensità, percettibili sostanzialmente a Napoli e dintorni. La Caldera dei campi flegrei è per caratteristica formata da tanti micro vulcani, e la zona più attiva è quella di Pozzuoli. Le cause dei movimenti di terreno hanno due scuole di pensiero. Secondo alcuni scienziati c’è una camera magmatica che quando si riempie spinge il sottosuolo causando i sismi. Altri tramite delle sorte radiografie del sottosuolo hanno individuato come causa camere di gas che deformano il sottosuolo con ripercussioni anche nel suolo su cui camminiamo. La loro azione, ripeto, storicamente genera solo piccoli terremoti che interessano quasi esclusivamente l’area in cui sono presenti i vulcani.

Il PIANO DI EVACUAZIONE.
L’area è sotto monitoraggio continuo dell’Osservatorio Vesuviano che è una costala dell’Ingv. Questo ci consente di tenere costantemente monitorata l’area ed il fenomeno ai massimi livelli. So che ci sta già un piano dettagliato di evacuazione, del resto già negli anni ’60 è stato attivato.

CRITICITÀ EDILIZIA.
Purtroppo non solo nei Campi Flegrei ma in tutta Italia il patrimonio immobiliare è vetusto: risale principalmente agli anni 70. Questo comporta inevitabili carenze strutturali rispetto alle più moderne normative antisismiche. E comunque bisogna sempre ricordare che i sismi danneggiano i fabbricati. Lo scopo costruttivo è quello di consentire agli inquilini di uscire dai fabbricati in caso di terremoti ma non siamo certo in grado di costruire case indistruttibili. I fabbricati poi hanno memoria lunga, contrariamente agli umani. Questo vuol dire che i danni arrecati nel tempo da eventi sismici, vanno sempre valutati e riparati perché tendono a degenerare nel tempo. A tale scopo ritengo indispensabile implementare un piano di monitoraggio costante delle strutture: dobbiamo conoscere in tempo di pace lo stato dei fabbricati, anche in previsione di eventi futuri.

l’ingegner GABRIELE PETROCCELLI con il compianto FRANCO ORTOLANI
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