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La Peste Suina avanza, a Sant’Arsenio appello ai cacciatori: “Entro 72 ore monitorare tutta la zona rossa”

Altri otto casi di Peste suina africana nel salernitano. Altre otto carcasse di cinghiali sono state rinvenute ancora nell’area tra Sanza e Montesano sulla Marcellana, e un caso sospetto è stato segnalato in un’area del Comune di Castelcivita, ma non è stato confermato. Un cattivo indizio, tuttavia, che il virus (che colpisce cinghiali e suini ma non si trasmette all’uomo), stia risalendo verso Nord in altre aree boschive della Provincia.

I dati sono stati comunicati mercoledì pomeriggio nel corso della “riunione fiume” che si è tenuta all’Ospedale di Sant’Arsenio, dove l’Unità di Crisi Regionale per il Coordinamento delle Emergenze Veterinarie Epidemiche e non Epidemiche e per la Sicurezza Animale (UCREVSA) e la “Direzione Generale per le Politiche agricole, alimentari e forestali” hanno invitato tutte le associazioni provinciali venatorie, il Comando provinciale dei Carabinieri Forestali, presente con le relative stazioni interessate, gli Ambiti Territoriali di Caccia, la Federcaccia regionale e il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, presente con il Presidente e il Direttore.

Sono intervenuti inoltre i vertici veterinari dell’Asl Salerno, il Direttore del Centro di riferimento regionale per l’Igiene Urbana (CRIUV), Marina Pompameo, il Direttore del Centro di riferimento regionale per la Sanità Animale (CRESAN) Francescantonio D’Orilia.

L’appello dei vertici regionali è andato ai cacciatori, affinché con le loro squadre possano, entro 72 ore, monitorare tutto il territorio circostante quella che è la zona rossa e che per ora interessa 14 Comuni. Ai cacciatori è stato chiesto di verificare e segnalare altre carcasse di cinghiali in un perimetro di 15 chilometri, suddiviso per celle di un chilometro e distribuite in zone impervie, montuose e pianeggianti.

Nel corso della riunione, i rappresentanti dei cacciatori hanno dato la piena disponibilità alle attività di segnalazione, come piena disponibilità è arrivata dal Presidente e dal Direttore del Parco Nazionale. L’obiettivo è tracciare quanto prima la mappa di diffusione del virus e organizzare con precisione i confini dell’area rossa, in maniera da evitare che la Peste arrivi negli allevamenti suinicoli del salernitano e dell’intera Regione. Se così fosse, le linee guida imporrebbero l’abbattimento degli interi allevamenti. L’allerta è stata diramata anche nella Regione Basilicata, essendo l’area della Cerreta, dove sono state ritrovate le 13 carcasse, al confine con la Lucania. La presenza del virus impone inoltre anche una notevole restrizione delle attività di caccia nelle aree interessate.

Nel corso dei prossimi giorni, infine, saranno comunicate ai Comuni, le informazioni utili da diramare a tuti i cittadini, affinché non diventino essi stessi conduttori del virus. Gli stessi Comuni, con indicazioni regionali, dovranno adoperarsi per lo smaltimento e l’interramento delle carcasse infettate.

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