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Agorà S10 di Palomonte, presentati i risultati del Progetto ITIA: il 20% ha trovato lavoro ed è nato il Centro Famiglia

Rosa, Armando, Carina, sono le voci dei testimoni diretti del Progetto ITIA, sono coloro che hanno partecipato alle attività, quei destinatari che hanno portato all’iniziativa di presentazione del report finale, presso l’Azienda consortile Agorà di Palomonte, l’esperienza diretta.

Un report che ha evidenziato non solo i numeri, ma anche il valore che gli interventi hanno avuto per le persone, come hanno evidenziato le testimonianze. La loro voce ha racchiuso il senso di un programma lungo due anni e mezzo e composto di tre azioni specifiche.

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Sono stati 32 i nuclei familiari (Azione A) accolti dal Centro di inclusione territoriale – Itastia che è stato costituito con ITIA e che ha visto la presenza di una equipe qualificata di professioniste impegnante nel supporto a famiglie e minori; 105 sono coloro che hanno partecipato a 7 percorsi formativi (Azione B) e 20 tirocini lavorativi per altrettanti destinatari (Azione C) si sono tenuti presso aziende del territorio o Enti pubblici.

La sede dell’Azienda Consortile Agorà S10 a Palomonte

Numeri che racchiudono interventi dedicati a fasce svantaggiate, a chi vive in contesti di difficoltà e spesso di marginalità, realizzati dall’azienda consortile insieme ai partner, la coop Antea, Pbs, Europelife e Confcooperative. In totale sono 157 i destinatari, anche se chi ha proposto domanda è un numero superiore, 223, a dimostrazione dei bisogni espressi dal territorio.

Nelle parole del Direttore generale Gianni Russo, e del Presidente del Cda, Ernesto Cupo, c’è la dote che ha lasciato questo programma, come la nascita di nuovi servizi, quale il Centro Famiglia, gestito in forma diretta dall’Azienda, ed il consolidamento dell’Azienda speciale consortile nata poco più di tre anni fa. “Il progetto ha consentito di avere servizi importanti durante la fase di passaggio da Piano di zona ad azienda, la quale ha consolidato un gruppo di lavoro impegnato nella gestione delle attività”, ha detto Cupo. Un impegno che deve continuare anche perché l’area, come ha sottolineato il Direttore Russo, risente pesantemente dello spopolamento.

La presentazione è stata affidata al responsabile dell’Area Welfare di Agorà, Antonio Nuzzolo, che ha sottolineato il lungo iter, evidenziando quei numeri ma anche la sostenibilità di iniziative che stanno avendo continuità in altri servizi strutturati in Agorà. I referenti delle varie azioni hanno poi raccontato la dimensione dei servizi che sono stati erogati: Attilio Ariano, Presidente della Coop Antea e Maria Citro, Coordinatrice equipe Azione A si sono soffermati sulle attività dedicate alle famiglie; Giovanni Turturiello, Responsabile dell’Orientamento per PSB ha curato invece la parte della formazione; Domenico Cuozzo, Presidente Europelife si è occupato invece dei tirocini formativi.

E proprio le attività formative hanno determinato anche occupazione. Il 20% dei corsisti, infatti, ha trovato un impiego o stabile o stagionale, un corsista ha anche aperto un’attività autonoma, in tanti hanno avuto la possibilità di vedere aperte le porte del lavoro e tra tutti è rimasta una rete di relazione e di amicizie.

Maria Rosaria Soldi, Direttore Confcooperative Campania che ha affiancato gli altri partner nelle attività si è resa disponibile a metter a disposizione per il futuro la loro esperienza di cooperazione.

Nel pomeriggio, poi, si è tenuto un momento ludico con Falù animazione dedicato alle famiglie e ai bambini. Uno spazio di divertimento e socialità per coinvolgere sia chi ha partecipato agli interventi e sia alle comunità dei paesi dell’ambito territoriale.

ITIA è stato finanziato con l’Avviso pubblico “I.T.I.A. Intese territoriali di inclusione attiva Por Campania Fse 2014-2020, asse ii obiettivo specifico 6 (azione 9.1.2 e 9.1.3) obiettivo specifico 7 (azione 9.2.1, 9.2.2) 6 – ra 9.1 Riduzione della povertà, dell’esclusione sociale e promozione dell’innovazione sociale; 7 – ra 9.2 Incremento dell’occupabilità e della partecipazione al mercato del lavoro delle persone maggiormente vulnerabili dei soggetti presi in carico dai servizi sociali.

A cura di Margherita Siani

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