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Sant’Arsenio, nuovi riconoscimenti per Giuseppe Ippolito: Cittadino Benemerito e Socio Onorario dell’Associazione Culturale “Luigi Pica”

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Nuovi riconoscimenti per il prof. Giuseppe Ippolito, attuale Direttore Generale della Ricerca e dell’Innovazione in Sanità del Ministero della Salute. Sabato 25 febbraio (alle ore 17,30) presso il Teatro Comunale “Giuseppe Amabile” di Sant’Arsenio l’illustre medico riceverà la nomina a Cittadino Benemerito già deliberata dall’Amministrazione Comunale. Nella stessa occasione Ippolito sarà nominato Socio Onorario dell’Associazione Culturale “Luigi Pica”. Il programma prevede gli interventi di Aldo Rescinito, presidente dell’Associazione Culturale “Luigi Pica” e di Donato Pica, sindaco di Sant’Arsenio. Nel corso della manifestazione, coordinata dalla giornalista Simona D’Alessio, si esibiranno il Coro Polifonico “Amici della Musica”, diretto dal M° Viviana Palladino, e i giovani dell’Associazione Musicale “I due volti della luna”.

In passato il prof. Ippolito ha ricevuto altri prestigiosi riconoscimenti nel Vallo di Diano: nel settembre dello scorso anno gli è stata conferita la Cittadinanza Onoraria della Città di Sala Consilina. Nell’ottobre del 2015, il Club Rotary di Sala Consilina-Vallo di Diano, nel corso di un apposito Interclub presso l’Acteon di Atena Lucana con i Club di Sapri-Golfo di Policastro, Campagna-Valle del Sele, Eboli e Val d’Agri, gli conferì con decisione unanime la Paul Harris Fellow (massima onorificenza Rotariana) per il suo impegno nella lotta contro l’Ebola.

Nell’occasione tenne una conferenza sul tema “Ebola: dove nascono i virus, come si diffondono e come si spostano”. Fu un incontro particolarmente interessante anche perché consentì di approfondire le tematiche relative alle malattie infettive in generale e non soltanto dell’Ebola e di offrire alcuni importanti suggerimenti per la prevenzione delle patologie infettive principalmente nei bambini.

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Nato a Sant’Arsenio, il prof. Giuseppe Ippolito ha frequentato il Liceo Classico “Marco Tullio Cicerone” di Sala Consilina prima di trasferirsi a Roma per frequentare la Facoltà di Medicina e Chirurgia. E’ considerato uno tra i maggiori esperti internazionali nel campo delle malattie altamente contagiose; per la sua esperienza maturata anche sul campo è stato collaboratore per l’Organizzazione Mondiale della Sanità; membro presso il Ministero della Salute di Commissioni e Comitati per AIDS, Ebola, malattia di CJV, rischi da armi biologiche, chimiche e nucleari, SARS, Influenza A/H1N1; dal 2020 membro del CTS per l’emergenza COVID-19 presso il Dipartimento di Protezione civile; inoltre, Coordinatore dell’Area Ricerca Sanitaria della Conferenza delle Regioni e rappresentante degli IRCCS pubblici nel Comitato Sanitario del Ministero della Salute. Il Dottor Ippolito ha contribuito allo sviluppo delle politiche nazionali e internazionali ed al progresso dell’agenda di sanità pubblica sulla preparazione e la risposta delle malattie infettive con potenziale epidemico e pandemico.

Anche nel periodo del Covid, quale Direttore Scientifico dell’ospedale “Lazzaro Spallanzani” di Roma è stato in prima linea. Al termine di uno studio del Monitor Expert Track condotto da Noto Sondaggi e da My Pr. realizzato durante il Covid, Giuseppe Ippolito è risultato l’esperto scientifico che gli Italiani hanno giudicato più credibile durante la grande emergenza Covid-19. Subito dopo Ippolito la virologa Ilaria Capua e l’epidemiologo Giovanni Rezza. Ippolito è stato ritenuto molto o abbastanza credibile dal 78%degli intervistati (con un aumento di 2 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione di una settimana prima). Capua, direttrice dell’One Health Center of Excellence dell’Università della Florida, è al 77% (anche lei in crescita di 3 punti percentuali). Al terzo posto, invece (al 75%) ci sono Giovanni Rezza, epidemiologo dell’Iss, l’Istituto superiore della sanità (+5 punti percentuali) e il virologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti (+6 punti percentuali rispetto alla settimana precedente). Al quarto posto (al 73%) Roberto Burioni, virologo dell’Università Vita e Salute dell’Ospedale San Raffaele di Milano e Luigi Lopalco, epidemiologo dell’Università di Pisa.

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