GUARDA IL VIDEO CON LA NUOVA PUNTATA DI ZONA FRANCA
Di Antonio Sica
“A un certo punto della mia vita, dopo aver calcato palcoscenici importanti e tenuto concerti in Italia e all’estero, mi sono accorto che a livello interiore mi mancava qualcosa. Mi sentivo incompleto, volevo fare qualcosa in più, ma non per il tenore Daniele Lettieri: questo qualcosa aveva a che fare con la disponibilità verso gli altri”.
Ci sono parole che lasciano il segno, incontri che arricchiscono e allargano i propri orizzonti. Ho avuto questa sensazione nel tempo trascorso in compagnia di Daniele Lettieri, il tenore del Vallo di Diano di cui oggi Vallo Più racconta la storia, o almeno una parte sorprendente della sua storia. Il talento vocale di Sala Consilina, che negli ultimi anni ha raccolto applausi e consensi anche al Teatro San Carlo di Napoli, attraverso le sue riflessioni disegna un percorso ancora in divenire, ma che assume contorni definiti.
Con una carriera artistica ormai decollata, dopo i tanti sacrifici e gli studi necessari per fare del proprio talento vocale una professione -cosa non semplice soprattutto per un tenore- Daniele ha avviato una profonda riflessione interiore, per capire meglio sé stesso, avvicinandosi sempre di più a Dio. Fino ad entrare in Seminario.
Daniele racconta questa importante evoluzione interiore ma anche molto altro, a partire dal suo rapporto con il Vallo di Diano: “Credo che nascere nel Vallo di Diano -afferma- mi abbia dato una carta vincente che è quella dell’umiltà. Nel confronto tra coloro che vivono come me in un paesino, e coloro che vivono in città, chi vive in un paese piccolo ha una marcia in più perché ha una maggiore sensibilità per le cose semplici. E questo apre un sacco di porte”.
E poi ancora Valentina Mastrangelo, Josè Carreras e tanto altro in una puntata davvero imperdibile di Zona Franca, da ascoltare e da guardare, nella quale Daniele -in esclusiva per Vallo Più- si esibisce anche in alcuni straordinari brani del suo repertorio. E lancia un messaggio importante: “Nel Vallo si può vivere veramente bene, dipende da noi. Siamo noi il Vallo di Diano”.
