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La protesta dei Pendolari del Vallo di Diano: “Con il servizio di trasporto pubblico mobilità sempre più negata”

La storia si ripete, almeno secondo i pendolari del Vallo di Diano, che portano sotto i riflettori nuove criticità del servizio di trasporto pubblico per raggiungere Salerno. A denunciarle, alla vigilia dell’entrata in vigore del nuovo orario di Ferrovie Italia, è il coordinatore del Comitato dei Pendolari dal Vallo di Diano, Giuseppe Ferrigno, che in una nota scrive: “Mentre la domenica viene assicurato il servizio minimo da e verso il capoluogo di provincia, nei giorni festivi (Natale, Santo Stefano, Capodanno, Epifania, Pasqua, Lunedì dello angelo, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 15 agosto, 1 novembre, 8 dicembre domenica-festivi es. Natale 2022) non viene effettuata alcuna corsa sia da parte dei bus del servizio sostitutivo di Trenitalia, compreso il servizio domenicale “Certosa lynk” che consente ai turisti di raggiungere la Certosa di Padula. Solo una azienda locale assicura una (1) corsa nelle prime ore del mattino per Salerno e Napoli con rientro pomeridiano.  Tutto questo si chiama MOBILITA’ NEGATA. Si privano i cittadini di servizi essenziali per raggiungere propri cari, paesi, città   posti di lavoro, luoghi turistici. Ci si deve solo affidare ai mezzi privati per raggiungere le fermate più vicine e l’aeroporto di Napoli. È uno sconcio che deve finire”.

Ma c’è un’altra situazione sulla quale Giuseppe Ferrigno richiama l’attenzione delle forze politiche e sindacali: “Tutti i giorni feriali escluso il sabato il treno R5344, alla luce dell’alba, parte dalla stazione di Salerno e raggiunge Buccino, da dove riparte alle ore 7.06. Fermandosi in tutte le stazioni raggiunge Salerno e poi Napoli dando la possibilità a pendolari, studenti e utenti vari di arrivare velocemente ai vari luoghi di attività.  La cosa bella è che lo stesso treno riparte da Napoli e “muore” a Salerno. Quindi, non effettua il ritorno pomeridiano a Buccino, privando gli utenti di un utile, fondamentale ed essenziale opportunità di rientro ai propri paesi di residenza. Addirittura, la domenica e nei festivi non vi sono corse tali consentire la mobilità dei cittadini. Particolare ad es. incredibile che a Sicignano la domenica fermano solo Intercity. Con buona pace delle iniziative che dovrebbero evitare lo spopolamento delle zone interne”.

In conclusione, Giuseppe Ferrigno chiede a ciascuno portatore di interessi della comunità valdianese di porre in essere tutte le iniziative utili affinché le carenze evidenziate possano essere risolte.

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