Il centro storico di Monte San Giacomo sarà al centro della tavola rotonda promossa dal Comitato Sangiacomesi nel Mondo e dal Comune di Monte San Giacomo, che avrà luogo nel prestigioso Palazzo Marone domenica, 4 dicembre, alle ore 18.
Lo spunto di riflessione nasce dal restauro appena concluso, ad opera di Luigi Parascandolo, dello stemma baronale presente su un antico palazzo del paese, e attribuito al condottiero valdianese Leonetto Mazzacane, militare al servizio della corona spagnola.
Signore di San Giacomo, Lustra e Omignano , oltre che suffeudatario del principe salernitano Ferrante Sanseverino, cui fu legato fraternamente negli anni più difficili della storia rinascimentale, Mazzacane è stato al centro di numerosi studi, tra i quali quello dello storico sangiacomese Giovanni Lovito.
Lo stemma è una indubbia testimonianza del legame tra il Barone Mazzacane e la comunità sangiacomese.
“L’iscrizione, indizio ulteriore del prestigio culturale e del potere del committente, riporta: AUD. F. AIVV. (La fortuna aiuta gli audaci). Una frase ‘storica’, di machiavelliana memoria, che avrebbe dovuto ricordare nei secoli la stirpe cinquecentesca; un’espressione classica che, nel periodo in cui si consolidavano sempre più le ‘nuove’ autonomie cittadine (Universitates civium), assurgeva a segnacolo del vigore politico-militare di un barone italiano che, posto nelle file della cavalleria spagnola, visse in prima persona le vicende fondamentali della Storia d’Italia.”, ricorda lo stesso Lovito in una delle sue pubblicazioni.
Il restauro dello stemma sarà però l’occasione per legare, attraverso i simboli della storia, il passato al presente, immaginando una nuova prospettiva di sviluppo per il centro storico del borgo di Monte San Giacomo, che sappia tenere insieme tradizione e innovazione, storia e progresso.
A discuterne, insieme allo storico Lovito, il presidente del Comitato Sangiacomesi nel Mondo, Walter Nicodemo, il presidente della Pro Loco Giovanni Amato, l’assessore al turismo Aldo Manno, il Sindaco Angela D’Alto, Settimio Rienzo, e l’on Corrado Matera, consigliere regionale.
