di GIUSEPPE GEPPINNO D’AMICO

Oliviero Toscani, aldilà di alcune provocazioni studiate per colpire l’immaginario collettivo, è convinto che “le immagini non mentono: noi siano quello che dicono le nostre foto”.

A volte, però, possono anche trarre in inganno. Le foto che pubblichiamo sono state scattate a Sala Consilina durante la pausa di un convegno ritraggono il sindaco della città, Francesco Cavallone, e il capo dell’opposizione, Mimmo Cartolano. In passato, entrambi PD, per oltre dieci anni si erano tanto amati (politicamente, si intende), poi cinque anni fa le strade si sono divise ed entrambi si sono candidati a sindaco, Cavallone sempre in quota PD, Cartolano sostenuto da Italia Viva. Da allora dentro e fuori dell’aula consiliare la battaglia dialettica è sempre stata accesa.

L’ultimo scontro, particolarmente duro anche se a distanza, si è consumato qualche settimana fa durante le rispettive conferenze stampa indette per illustrare l’attività svolta nel 2023.

A guardare il “cipiglio” di entrambi (il copyright è del grande Totò) sembra che anche stavolta sia andata così. Invece, incredibile ma vero, sull’argomento oggetto della discussione erano d’accordo!!! Avendo assistito all’incontro e scattato le foto, possiamo assicurare che destinataria della loro veemenza dialettica era una terza persona.

Uno dei presenti, resosi conto che non stavano polemizzando tra loro, ha commentato: “Non vorrei essere nei panni della persona oggetto dei loro strali. Figuriamoci cosa succede quando non sono d’accordo!”. Probabilmente, lo sapremo in occasione delle prossime elezioni amministrative specialmente se, in caso di approvazione della legge sul terzo mandato dei sindaci dei comuni fino a 15.000 abitanti, anche Francesco Cavallone potrebbe ricandidarsi.

In attesa di conoscere la decisione ufficiale del sindaco uscente (continua a dire “Ci sto pensando”), Cartolano sta già affilando le armi (della dialettica). Non solo, ma in base a qualche notizia trapelata attraverso gli spifferi della casa comunale, certo di potersi prendere la rivincita, spera che Cavallone non rinunci alla candidatura e accetti la sfida. Sarà così? Agli elettori di Sala Consilina l’ardua sentenza.