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Sanza, al via il progetto culturale “Le forme del tempo”

Sanza, nella luce dello scatto che merita di Angelo Maria Loguercio.

La ricerca dei segni del tempo, attraverso la testimonianza di volti e vite capaci di stimolare riflessione e condivisione: è questa l’anima del progetto promosso dal Comune di Sanza ed affidato alla Pro Loco che prenderà il via il prossimo 18 settembre. Si parte con la riscoperta della tradizione della festa del Santo Patrono: San Sabino.

Una riscoperta di valori e di tradizioni che si fondono con i riti e la fede. Con il coinvolgimento del locale Comitato feste, l’amministrazione comunale ha inteso sostenere la festa padronale promuovendo i festeggiamenti di San Sabino con un concerto di musica popolare del pregiatissimo polistrumentista Cosimo Papandrea, tra i massimi interpreti delle canzoni popolari della tradizione meridionale.

Il progetto culturale “Le forme del tempo” si inserisce nel programma più ampio dell’iniziativa progettuale “Panta Rei” che vede coinvolti, oltre al Comune di Sanza, anche i comuni di Montesano sulla Marcellana; Buonabitacolo; Padula; Pisciotta e Casalbuono.

Il progetto si snoderà poi attraverso una serie di appuntamenti che restituiranno alla comunità locale i segni identitari della propria storia attraverso il patrimonio prezioso ed inestimabile delle nonne. Donne d’altri tempi, raccontate e ritratte, che saranno protagoniste di una mostra fotografica frutto di un’attenta ricerca dei segni del tempo.

Si parte dunque il 18 settembre con il concerto gratuito in piazza Falcone per la Festa padronale di San Sabino, all’insegna della tradizione popolare. “Un nuovo tassello nel percorso di ricerca e valorizzazione delle tradizioni locali – ha affermato il vicesindaco Antonio Lettieri – anche attraverso la musica popolare, soprattutto sostenendo e restando al fianco del Comitato feste padronali e la parrocchia di Sanza.

Questo è il primo appuntamento di un programma di iniziative che porteranno al centro dell’attenzione il valore inestimabile del tempo e dei suoi segni. Le nonne, le donne ultraottantenni della nostra comunità, saranno le protagoniste assolute di una mostra fotografica che le racconterà alla comunità.

Il progetto che sarà curato dalla Pro Loco, a cui vanno i nostri ringraziamenti per il grande impegno e la collaborazione -conclude Lettieri- è frutto di un lavoro certosino portato avanti dall’amministrazione comunale al fine di valorizzare il borgo, la storia, la cultura e le tradizioni della comunità” .

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1 comment

  1. Abitavamo al II piano. Mio padre, classe 1885,annunciava dalla strada il suo arrivo con un fischio particolare.
    Ero piccola allora, ma oggi ho appreso che nella terra natia di mio padre ogni famiglia aveva un fischio d’appartenenza. .

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