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Le “Radio Libere” e i “favolosi anni ’70”: omaggio a un periodo irripetibile anche nel Vallo di Diano! – Cono Cimino per Vallo Più

Di Cono Cimino

 “Amo la radio perché arriva dalla gente, 
entra nelle case e ci parla direttamente
e se una radio è libera, ma libera veramente,
mi piace ancor di più perché libera la mente".
(Eugenio Finardi)

***

Milano, 10 marzo del 1975: con la prima trasmissione di Radio Milano International (ora R 101), prendono il via le radio libere.  Tuttavia la prima in assoluto ad iniziare le trasmissioni è stata Radio Parma, fondata ufficialmente il primo gennaio 1975. Le frequenze sono monopolio dello Stato ed è per tale motivo che le prime radio fanno fatica a decollare anche perché spesso vengono sequestrate dall’apposito Ufficio della polizia postale. Nel 1976, con una storica sentenza della Corte Costituzionale, le radio sono libere di trasmettere e nel giro di pochi anni nascono più di 1000 radio distribuite su tutto il territorio nazionale.

La giovane intraprendente generazione del Vallo di Diano non si fa trovare impreparata e nel giro di poco tempo anche nel nostro comprensorio nascono e avviano le trasmissioni diverse emittenti in modulazione di frequenza e molti conduttori utilizzavano il termine chic “frequenza modulata”: Radio Libera Monte San Giacomo; Radio Sala Consilina; Teggiano 101 Radio Vallo; Radio Sala Centrale; Radio Padula; Radio Antenna 3; Stereo Sala; Radio Fantasy Sala; Punto Radio Polla; Radio Alice; Radio Studio 93; Radio Città Vallo; Monteradio Montesano S/M; Effetto Radio Sant’Arsenio; Radio Talpa. Senza dimenticare Radio Alfa che ancora oggi trasmette da Teggiano, non solo in Campania ma anche in Calabria e Basilicata. Da segnalare anche -ai giorni nostri- Radio Lasagne Verdi, originale iniziativa dell’Associazione “I Ragazzi di San Rocco” che vede protagonista sul Web un talentuoso gruppo di giovani.

Le radio libere iniziano a trasmettere da appartamenti, scantinati, o piccole stanze all’insegna dello stimolo creativo e libertà di espressione. In breve tempo diventano preziose sentinelle dei territori capaci di instaurare immediatamente il legame con la popolazione locale: un legame che si fonda sull’appartenenza ad uno stesso comprensorio e sull’informazione locale e con il mezzo radiofonico si rafforza anche l’esigenza di affermare questa appartenenza.

La stagione delle radio libere si presenta come del tutto originale ed importante, non solo per aver aperto nuovi spazi e canali di espressione a singoli individui, gruppi organizzati e spontanei, minoranze in genere, ma anche per aver contribuito, a rimodellare in profondità un paesaggio audiovisivo, rimasto fino a quel momento abbastanza statico e che non appariva in grado di rispondere alle esigenze di maggiore pluralismo e libertà di informazione che la società italiana richiedeva.

Eravamo giovani, spensierati, senza malizia. Un bellissimo gioco che è durato quello che doveva.

 Alla Radio e ai … “figli delle stelle”
 
Se ritorna quel mio spirito pirata
vorrei, con lui vagare, nella frequenza
come accadde un tempo spensierato
e da una radio libera andare in onda.
 
Navigare con parole senza rotta
le stesse cantate da Marco nel Teorema
per far breccia al cuore di una bionda,
che di Iglesias senza pari andava matta.
 
Sensazioni di una cotta, emozioni a pelle,
ragazzi tristi mai, solo “figli delle stelle!”
 
Tra le bande in modulazione di frequenza
cantavano Elton, Collins e poi Daniele
erano solari quegli anni di speranza,
deliziosi come il tempo delle mele.
 
Costruimmo una radio in onda media
la nostra voce, qualche disco già di mano
una consolle, un microfono e una sedia,
con l’entusiasmo che arrivava assai lontano.
 
Se ritorna quel mio spirito creativo
vorrei incontrare le parole dette allora
per spiegare che l’età è un concetto relativo
e la gioventù che ci sta dentro, quando vuole, affiora.
                   
Cono Cimino
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3 comments

  1. Dimenticate Radio Talpa, radio “antagonista e proletaria” fondata ed attiva a Sala Consilina tra il 1981 ed il 1983.
    Noi compagni la collocammo in un appartamento al nono piano del palazzo S. Antonio subito dopo il terremoto del 1980. Eravamo molto connotati politicamente e diciamo che ci collocavamo in quello che allora si chiamava il Movimento, ancora in clima post-77, l’anno di Autonomia Operaia, degli indiani metropolitani, di Radio Alice a Bologna. Alcuni dei fondatori avevano partecipato alla più famosa “Radio Sala Centrale”, altri come me , un pò più giovani allora, venivano dal centro sociale “Spazio Aperto”. Quancuno/a ci ricorda ?

  2. Dimenticate Radio Talpa, radio “antagonista e proletaria” fondata ed attiva a Sala Consilina tra il 1981 ed il 1983.
    Noi compagni la collocammo in un appartamento al nono piano del palazzo S. Antonio subito dopo il terremoto del 1980. Eravamo molto connotati politicamente e diciamo che ci collocavamo in quello che allora si chiamava il Movimento, ancora in clima post-77, l’anno di Autonomia Operaia, degli indiani metropolitani, di Radio Alice a Bologna. Alcuni dei fondatori avevano partecipato alla più famosa “Radio Sala Centrale”, altri come me , un pò più giovani allora, venivano dal centro sociale “Spazio Aperto”. Quancuno/a ci ricorda ?

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