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Con-Tatto – A 30 anni dalla scomparsa, il Presidente della Monte Pruno Michele Albanese ricordato a Roscigno con un auditorium e un libro

Di Giuseppe Geppino D’Amico

È stato inaugurato sabato pomeriggio a Roscigno l’Auditorium della sede storia della Banca Monte Pruno che porta il nome del Presidente Michele Albanese, scomparso 30 anni fa, nel marzo del 1994. Dopo il saluto del sindaco, Pino Palmieri, sono intervenuti la presidente della Banca, Anna Miscia, il figlio del presidente scomparso, Virginio, il giovane nipote Michele Albanese, il giornalista Elio Perillo, l’avvocato Gerardo Spira, e il Direttore Generale della Monte Pruno, Michele Albanese. Ha coordinato gli interventi il responsabile della Segreteria di Direzione della Banca, Antonio Mastrandrea.

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IL LIBRO

Il libro “Michele Albanese. Pioniere, forse sognatore, certamente lungimirante”, pubblicato in una seconda edizione fuori commercio, riveduta ed ampliata rispetto all’edizione di dieci anni fa, è stato presentato dal giornalista Raffaele Marmo. È un viaggio fotografico e documentario per ricordare il Presidente della Cassa Rurale di Roscigno, Michele Albanese, nel trentennale della scomparsa, avvenuta nel 1994. C’è un aspetto, importante, che non va sottovalutato: in un mondo in cui la riconoscenza è il sentimento della vigilia, il libro che oggi presentiamo è una testimonianza importantissima della riconoscenza che il Direttore Michele Albanese continua nutrire per il Presidente Albanese. Nell’era del digitale, e fra poco dell’intelligenza artificiale, un libro cartaceo è pur sempre un modo per entrare nella storia. Ai contributi presenti nella prima edizione del libro ne sono stati aggiunti altri che arricchiscono il volume: il primo è del Direttore Generale Michele Albanese, che ha raccolto il testimone dello zio, assicurando continuità e crescita alla Monte Pruno che per il terzo anno consecutivo occupa il primo posto tra le Banche della Campania nella consueta statistica stilata dalla prestigiosa rivista “Milano Finanza”. Oltre a ripercorrere il lavoro fatto dal Presidente, il Direttore Albanese traccia un bilancio dell’attività svolta dalla Banca negli ultimi dieci anni, quelli che hanno contrassegnato il tempo trascorso tra il ventennale ed il trentennale della sua dipartita.

Il secondo contributo è di Elio Perillo, il giornalista che meglio di altri ha conosciuto il Presidente Albanese. Attraverso il suo racconto, Perillo offre uno spaccato importante della personalità del Presidente scomparso, evidenziandone le doti umane, l’amore per la famiglia e l’impegno profuso per la crescita dell’allora Cassa Rurale ed Artigiana di Roscigno, oggi Banca di Credito Cooperativo Monte Pruno. Il Presidente Albanese aveva avviato con Elio Perillo un discorso per dare vita ad un giornale delle Banche di Credito con il coinvolgimento delle altre consorelle presenti in provincia.

La prima considerazione riguarda il significato della manifestazione di sabato in cui si fondono tre aspetti importanti: la religione del ricordo, il culto dell’Amicizia e l’impegno a percorrere anche in futuro la strada tracciata nel corso degli anni. Una strada lastricata da problemi e poi da continui successi, come dimostrano i riconoscimenti ottenuti dalla prestigiosa rivista “Milano Finanza” che per il terzo anno consecutivo ha classificato la Monte Pruno al primo posto tra le Banche della Campania.

La seconda considerazione riguarda il motivo per il quale in apertura del libro è stata inserita la poesia Ulysses, magistralmente interpretata da Enzo D’Arco.  Ulysses è stata scritta da Lord Alfred Tennyson nel lontano 1833 e rappresenta il viaggio emotivo di Ulisse e del poeta, alla ricerca di nuovi orizzonti per un futuro migliore. Ulisse e la sua Itaca rappresentano il mito dell’andare dell’uomo verso nuovi orizzonti.  “Combattere, cercare, trovare, non cedere” sono principi fondamentali ben presenti nel Dna della Monte Pruno; principi che hanno caratterizzato la vita e l’attività di coloro che l’hanno guidata: capacità, onestà, etica, solidarietà, umiltà e ricerca del bene comune, accoppiati alla fierezza tipica di chi è legato al proprio territorio ed ai suoi abitanti rispettandone i valori.

La terza considerazione attiene a Etica e solidarietà: sono valori importanti che non si predicano, bensì si praticano.  Nel difficile tentativo, riuscito, di salvare la banca da un imminente incorporamento, proprio l’etica fu la bussola che guidò il Presidente Albanese, convinto com’era che senza etica non potessero nascere e consolidarsi amicizie vere. Senza etica potevano nascere convergenze e vicinanze, ma niente altro. Non meno importante è il concetto di solidarietà, alla base della nascita della Cassa Rurale e Artigiana. “Offrire solidarietà -mi ripeteva spesso l’amico e filosofo Aniello Montano – non significa fare carità, bensì creare un rapporto con gli altri all’insegna dell’equità. E l’equità è l’utile condiviso, l’utile pareggiato, offrire solidarietà significa fare qualcosa per gli altri i quali, a loro volta, fanno qualcosa per tutti quanti gli altri. La solidarietà non è una carità che dall’alto di un potere o di una ricchezza si fa a chi sta in basso, fuori dal cerchio del potere e fuori dal godimento di quella ricchezza. È, invece, un rapporto tra pari; è un’equa forma di collaborazione per il bene comune: ognuno dà all’altro e riceve dall’altro qualcosa che è finalizzata al bene comune”.  Non a caso Sofocle, vissuto nel V° secolo avanti Cristo, sosteneva che la cosa più onorevole che possa accadere ad un essere umano è aiutare i propri simili con i mezzi che ha a disposizione. Ed è quello che la Monte Pruno ha fatto e continuerà a fare in futuro.

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