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Dai cronisti sportivi un premio per ricordare Jiuliano. L’amico Bruscolotti: Antonio unico e inimitabile, da calciatore e da dirigente.

di GIANFRANCO STABILE

Il “Premio Ussi – C’è solo un Capitano” è istituito dall’Unione della Stampa Sportiva Italiana, gruppo “Felice Scandone” della Campania. Si vuole così ricordare la figura di Antonio “Totonno” Juliano, calciatore simbolo del Napoli dal 62 al 78, ed in seguito dirigente di successo.

Il riconoscimento, in omaggio al ruolo svolto da Juliano durante tutta la sua carriera, intende premiare i capitani eccellenti del calcio di ogni categoria che simboleggino la qualità e la personalità dell’indimenticabile Totonno.

direttivo USSI CAMPANIA

Cinque le sezioni del premio: al giocatore simbolo del Napoli coi valori del Capitano; al calciatore più vicino al glorioso Capitano; al dirigente o tecnico che ha avuto particolare ruolo nella carriera di Juliano; a un capitano di squadra di calcio ritenuto calciatore bandiera (di ogni categoria); a chi ha narrato la storia calcistica ed umana di Antonio Juliano.

L’istituzione del premio è l’occasione per parlare di Juliano con chi lo ha conosciuto da vicino e vi ha intrattenuto rapporti anche dopo aver appeso gli scarpini al chiodo: Peppe Bruscolotti. Il roccioso stopper, originario di Sassano, lo conobbe nel 72, quando arrivò a Napoli, condividendo 6 stagioni sul campo ed ereditandone la fascia da capitano. “Ebbi modo di apprezzare la sua umanità ed il suo carisma già il primo giorno di ritiro al Ciocco. Nei giri di riscaldamento lui guidava il gruppetto ed io gli chiesi di poter guidare il gruppetto perché mi piaceva stare avanti. Lui accettò di buon grado ed anzi, mi disse che apprezzava i giovani intraprendenti”.

da sinistra
GIOVANNI IMPROTA e PEPPE BRUSCOLOTTI

Inutile chiedere a Bruscolotti di trovare calciatori che oggi possano ricordargli l’amico recentemente scomparso. “Juliano è inimitabile. Il suo modo di essere e la sua personalità… aveva una disponibilità incredibile”. Gli chiediamo come avrebbe gestito da dirigente l’attuale crisi del Napoli. “Difficile dirlo, i tempi sono cambiati molto. Certo Antonio affrontava le situazioni di petto, ed anche i recenti dissidi avvenuti tra procuratori e calciatori li avrebbe risolti nello spogliatoio, senza clamori. Non era uno che concedeva tanto: c’erano per tutti pari diritti e doveri”.

Il rapporto tra i due è durato una vita. “Uscivamo spesso insieme. Quando stetti male a causa dell’epatite, fu il primo a venire in ospedale, suggerendomi anche il medico che mi prese in cura. Era inimitabile in tutto. Da dirigente voglio solo ricordare che fu l’artefice dell’arrivo di Maradona e Kroll. L’unico errore che forse commise fu non accettare la collaborazione di Italo Allodi. Glie lo dissi che sarebbe stata una buona idea ma le cose andarono diversamente”.

PEPPE BRUSCOLOTTI, primo da destra, con GIOVANNI IMPROTA alla sua sinistra all’inaugurazione dell’opera DIEGRO ILLUMINANDO presso il C.S. Club Napoli di Sala C.na. L’autore, con la sciarpa verde, è ALEJANDRO MARMO

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L’Unione Stampa Sportiva Italiana è un’associazione di giornalisti italiani che si occupano di sport. È una delle più antiche associazioni di categoria della Federazione Nazionale Stampa Italiana. Opera per il massimo riconoscimento e per la crescita del giornalismo sportivo e per la migliore tutela di tutti i giornalisti sportivi.

L’idea nasce dalla grande commozione che la fine di Juliano, bandiera del Napoli per tanti anni, ha suscitato in città” riferisce Mario Zaccaria, presidente dell’USSI Campania. “Juliano era il capitano di un Napoli che per la prima volta si era avvicinato allo scudetto, un Napoletano di Napoli, e per questo il rapporto con la città era viscerale. Con questo premio interpretiamo i sentimenti della gente, contribuendo a mantenerne vivo il ricordo”. Con la stampa il rapporto non era dei migliori “aveva un carattere schivo, spesso polemizzava con noi. Andava però d’accordo col collega Mimmo Carratelli, con lui ha sempre avuto un rapporto amabile. Una volta dismessi gli abiti di dirigente sportivo diventò pure opinionista e le cose migliorarono sensibilmente”.

MARIO ZACCARIA
giornalista, presidente U.S.S.I. Campania
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