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Anche nel Vallo di Diano cordoglio per la scomparsa del giornalista Andrea Purgatori

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Profondo cordoglio ha suscitato anche nel Vallo di Diano ha suscitato la scomparsa del giornalista Andrea Purgatori, stroncato in poco tempo da una malattia incurabile.

A ricordarne la figura è l’avv. Angelo Paladino, presidente del Premio Giornalistico Cronisti di Guerra “Lamberti Sorrentino” che ha diffuso la seguente nota: “Apprendo con profonda tristezza la notizia della scomparsa di Andrea Purgatoti, noto giornalista e autore televisivo.

Poco più di un mese fa lo stesso è stato protagonista della V edizione del Premio, tenutosi a Sala Consilina.

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In quell’occasione la Giuria, presieduta da Carmen Lasorella, ha assegnato allo stesso Andrea Purgatori il premio destinati ai giornalisti delle testate radio-tv. In tale circostanza ho avuto modo di sperimentare, aldilà delle Sue indiscusse capacità professionali, la serietà, la disponibilità ed il garbo di una persona dotata di grandi qualità umane.

Alla famiglia, ai Suoi collaboratori, alla redazione della tv Ka/ il più sincero cordoglio, mio e di tutti gli organizzatori del premio”. Numerose le inchieste che lo hanno visto impegnato per anni tra le quali vanno ricordate quelle sulla scomparsa di Manuela Orlandi e quella su Ustica.

Questo il ricordo di Aldo Grasso pubblicato sul Corriere della Sera di oggi:

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***

“Da qualche anno, Andrea Purgatori era un volto famigliare de La7, il padrone di casa di Atlantide, un contenitore di cronaca che non riusciva a contenere i suoi interessi, la sua curiosità, il suo indomito spirito di cronista.

Da sempre, coltivava la sua passione per l’inchiesta televisiva, per la fiction (ha scritto più di venti sceneggiature, da Vite blindate del 1988 a The Bad Guy del 2022), persino per l’intrattenimento.

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Il primo ricordo che viene in mente è Uno di notte (Rai1, 1998): Purgatori raccontava storie di immigrazione, dentro una palestra di boxe romana. Intervistava alcuni pugili un po’ suonati, un po’ rassegnati, che tiravano a campare facendo i punching-ball umani.

Ha realizzato servizi anche per le reti Rai. È stato autore e sceneggiatore di film e fiction: Il muro di gomma (alla strage di Ustica ha dedicato anni e anni della sua vita), Fortapàsc e Il giudice ragazzino (dedicato alla carriera e alle vicende del giovane magistrato Rosario Livatino).

Accanto all’impegno, al rigore, al bruciante desiderio di capire, Andrea riservava una parte di sé all’ironia. Difficile trovare nella storia della tv italiana un giornalista e un autore così versatile e profondo”.

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